Palma di Maiorca, strade ampie, curve morbide e un’auto che si muove senza far rumore. La nuova Opel Mokka Electric si presenta con un design essenziale, una tecnologia ben calibrata e un carattere che non ha bisogno di eccessi per farsi notare. L’abbiamo provata su strada per capire se oltre all’estetica c’è sostanza. La risposta è chiara.
Design: essenzialità che lascia il segno
Opel ha scelto la via dell’ordine e della pulizia formale. Il Vizor, l’elemento distintivo che caratterizza il frontale, non è un semplice dettaglio estetico, ma una dichiarazione d’intenti: il superfluo non serve. Tutto è geometrico, perfettamente allineato, con superfici che si incontrano senza frizioni.
Le proporzioni sono studiate con precisione. Il cofano è orizzontale, il posteriore compatto, i gruppi ottici sottili e ben integrati. Un design che non si piega alle mode del momento, ma costruisce un’identità chiara. Opel sta ridefinendo il proprio linguaggio estetico, e la Mokka Electric ne è l’esempio più concreto.
All’interno, la filosofia rimane coerente. Materiali riciclati, superfici ridotte all’essenziale e un cockpit digitale che comunica in modo chiaro. Il doppio schermo, leggermente orientato verso il guidatore, elimina le distrazioni senza rinunciare alla tecnologia. Nessuna esagerazione, nessuna complicazione inutile.
Guida: la leggerezza del silenzio
L’accensione è quasi un rituale impercettibile. Nessun rumore, nessuna vibrazione. Basta premere il pedale e la Mokka Electric si muove con una naturalezza che sorprende. Il motore da 156 CV garantisce uno spunto immediato, perfetto per la guida urbana, ma anche per affrontare strade più aperte senza esitazioni.
Il baricentro basso – merito della batteria integrata nel pianale – offre stabilità, mentre lo sterzo si dimostra preciso senza risultare artificiale. La risposta in curva è solida, con un rollio contenuto che trasmette sicurezza. L’assetto è bilanciato: né troppo rigido, né eccessivamente morbido. La Mokka Electric non è un’auto sportiva, ma il piacere di guida non manca.
Sui lunghi tratti, il silenzio diventa parte dell’esperienza. Nessuna vibrazione, nessun motore da gestire. Solo la strada e una fluidità che rende ogni spostamento meno faticoso. Anche le sospensioni assorbono bene le asperità, confermando un’impostazione orientata al comfort.
Tecnologia e autonomia: il giusto compromesso
L’elettrico pone sempre la stessa domanda: quanta autonomia offre? Opel Mokka Electric promette fino a 400 km WLTP, un valore che nella realtà varia in base allo stile di guida e alle condizioni stradali. Il sistema di recupero dell’energia aiuta a massimizzare l’efficienza, soprattutto nei tratti urbani.
La ricarica rapida consente di passare dal 20 all’80% in circa 30 minuti, rendendo più semplice la gestione quotidiana. L’infotainment è intuitivo, con supporto per Apple CarPlay e Android Auto, e integra un sistema di assistenza vocale che semplifica le operazioni senza distogliere l’attenzione dalla guida.
Conclusioni: carattere senza eccessi
Opel Mokka Electric non è un’auto che cerca di stupire con effetti speciali. Il suo carattere emerge nei dettagli, nel design pulito, nella guida fluida e nella cura dell’esperienza a bordo. Non urla per farsi notare, ma lascia il segno in chi la guida.
Per chi cerca un SUV compatto, elettrico e ben progettato, la Mokka Electric è una scelta sensata. Un’auto che non insegue le tendenze, ma costruisce la propria identità con coerenza e attenzione. E forse, nel panorama attuale, è proprio questo a renderla interessante.