Farrokh Bulsara, in arte Freddie Mercury, nasce il 5 settembre 1946 a Zanzibar, più precisamente al Government Hospital di Stone Town. Africano e figlio di Bomi e Jer Bulsara (di etnia parsi e religione zoroastriana) cresce insieme alla sorella Kashmira e frequenta la St. Peter’s Boys School di Mumbai (India), a partire dal febbraio del 1954. Amante dello sport, oltre a talento artistico e musicale, viene notato per la prima volta dal preside del St. Peter College, che invita i genitori ad iscrivere il figlio a diverse lezioni di musica. Prima di diventare cantante, Freddie Mercury impara a suonare il pianoforte e forma con i compagni di scuola una band, incentrata principalmente sullo stile di Cliff e Little Richard e denominata “The Hectics”.
Poco più che diciottenne, nel 1964 Freddie Mercury si trasferisce la famiglia in Inghilterra, per via dell’incombente rivoluzione dello Zanzibar. Farrokh prosegue i suoi studi al politecnico di Isleworth e contemporaneamente lavora in un servizio di catering (nei pressi dell’Aereoporto di Heathrow) e in un magazzino del suo quartiere. Nel 1966, supera con il massimo dei voti l’esame di arte e viene successivamente ammesso all’Ealing Art College di Londra. Nella capitale britannica oltre a studiare arte e design grafico, dedica il suo tempo alla creazione di una sua personale linea di abbigliamento e collabora inoltre con alcuni periodici londinesi. (10 cose che non sai di lui)
Freddie scopre il rock
Durante la sua permanenza al college, Freddie Mercury stringe amicizia con Tim Staffel, cantante leader degli Smile: una band rock composta al tempo anche da Roger Taylor e Brian May, rispettivamente futuro batterista e chitarrista dei Queen. Affascinato dal genere musicale, cerca inizialmente di convincere Staffell ad inserirlo nel gruppo come secondo cantante. In seguito al rifiuto del frontman, Freddie ripiega sugli “Ibex” di Liverpool e si esibisce con loro a Bolton, nell’estate del 1969. Gli Ibex (rinominati Wreckage) non lasciano il segno e sempre meno locali li invitano a suonare, ma per Frieddie è invece arrivata l’ora della verità: con la sua gran voce conquista i Sour Milk Sea, ma i componenti si separano dopo poco tempo. Fallisce anche il progetto musicale degli Smile e da questa “rottura” May, Taylor e Bulsara danno vita ad uno dei gruppi rock più amati del pianeta, i Queen.
Il grande successo di Freddie Mercury
Mike Grose si unisce alla band, che si esibisce per la prima volta con un Farrokh Bulsara che inizia a farsi chiamare ufficialmente “Frieddie Mercury”. Nel 1971, John Deacon completa il “puzzle” e l’anno seguente esce l’omonimo “Queen”. Mercury comprende per la prima volta il proprio orientamento sessuale e lo dichiara pubblicamente nel corso di un’intervista del dicembre 1974. Hanno inizio le “stravaganti” esibizioni dei componenti, complici di una sorta di spettacolo sul palco. Nel 1975, è la volta de “A Night at the Opera”, capolavoro che consacra la band con il singolo “Bohemian Rhapsody”. Con l’avvento degli anni 80, Mercury “cambia” e con lui, anche i Queen: crescono i suoi baffi, si accorciano i capelli, ed in seguito all’uscita di “Hot Space” la band si separa per un breve periodo. Bulsara si dedica nel frattempo ad un progetto solista, ma nel 1983, i Queen tornano insieme. (3 ricordi da Il Fatto Quotidiano)
La malattia e il declino di un mito
Nella primavera dell’87 arriva la notizia sconvolgente: Freddie Mercury scopre di aver contratto il virus dell’HIV. Mantiene il riserbo e continua comunque il proprio lavoro: il grande segreto rimane nascosto fino al 1989, anno in cui decide di sottoporsi ad accertamenti clinici avanzati. In seguito al peggioramento della malattia (culminata in sindrome dell’AIDS) informa per la prima volta i suoi compagni ed amici più stretti, abbandonando ufficialmente il palco. La sua ultima apparizione prima della morte risale al 18 febbraio 1990, in occasione della consegna di un premio durante i BRIT Awards.
Freddie Mercury muore il 24 novembre 1991. Ancora oggi i suoi fan (e non solo) lo ricordano come uno dei più grandi miti della musica mondiale. A Montreux in Svizzera c’è una statua costruita in suo onore dalla scultrice ceca Irena Sedlecká. Venne inaugurata il 25 novembre 1996.
Una volta Mercury disse: “Non diventerò una stella, diventerò una leggenda! Voglio essere il Rudolf Nureyev del rock n’roll”. Così è stato. (qui alcune sue frasi celebri)
[Photo composite by Stylology.it]