Ecco la soluzione per tutti quegli utenti Twitter che stanno pensando di lasciare il social dopo l’ entrata in campo di Elon Musk. Con l’ annuncio dell’ acquisizione di Twitter da parte di Elon Musk e dei suoi possibili cambiamenti nelle attuali regole di gestione del servizio, sono cominciati parecchi “abbandoni” e la conseguente nascita di servizi alternativi che mirano ad attrarre proprio i fuoriusciti da Twitter.
Tra questi troviamo Mastodon, descritto sul sito ufficiale come “la più grande rete di microblogging libera, open-source e decentralizzata del mondo” ovvero “un Twitter autogestito dagli stessi utenti”.
Mastodon: come funziona
Come funziona questa proposta alternativa ai classici social e alle storiche community come quella di Facebook, Instagram o TikTok? Si tratta di un universo federato: il Fediverso.
Innanzitutto bisogna comprendere il concetto di fediverso, che indica un “universo federato”, un insieme di migliaia di siti connessi tra loro (circa 9000) all’ interno dei quali gli utenti possono interagire liberamente tra loro anche se su provider differenti, un po’ come le email che possono essere scambiate dalle caselle di posta di qualsiasi fornitore, che sia Gmail, Outlook o Apple mail.
Cosa questa non praticabile tra i social più comuni quali Facebook, Instagram, Twitter o TikTok, i cui iscritti non hanno la possibilitá di interagire direttamente tra loro.
Che cos’è il fediverso
Ma elenchiamo anche le altre fondamentali differenze tra i siti del fediverso e i classici del mondo social:
- Nessuna pubblicità, vista la totale assenza di una logica di profitto
- Zero algoritmi che possano dare vita a contenuti imposti
- Frenano la diffusione del bullismo online
- Mirano a proteggere efficacemente i dati personali
Mastodon permette a migliaia di siti indipendenti tra loro di comunicare per mezzo di una rete decentralizzata basata sul protocollo ActivityPub, senza che ci debba essere il supporto di alcuna società o singolo proprietario. I finanziamenti avvengono via crowdfunding, garantendo la massima autonomia.
Mastodon: i tweet si chiamano toot
Mastodon si definisce come una grande rete di microblogging libera e open source, che si pone l’obiettivo di fornire un’esperienza social molto simile a quella di Twitter ( con i retweet chiamati boost, i favoriti e i trend del giorno nella sezione Esplora ), ma con il massimo grado di autogestione da parte degli utenti.
I suoi post hanno limiti diversi rispetto a quelli di Twitter potendo raggiungere i 500 caratteri e compaiono sulla timeline (del server o quella federata con gli altri siti) sempre in ordine cronologico.
Anche l’ animaletto-simbolo differenzia i due antagonisti, infatti al posto dell’ ormai famoso uccellino troviamo un piccolo elefante e come ovvia conseguenza i “tweet” si trasformano in “toot”.
Mastodon: livelli di protezione molto alti
Come già accennato Mastodon garantisce massimi livelli di protezione dei dati personali, dando la possibilità di scegliere differenti gradi di privacy, da quello pubblico, a quello pubblica ma non visibile sulla timeline, a quello libero verso tutti i followers.
Sono quasi 3000 gli amministratori indipendenti che gestiscono i tanti server ai quali Mastodon si appoggia, un progetto open-source nato ormai nel 2016 e con oltre 4 milioni di utenti attivi.
L’uso può sembrare inizialmente più macchinoso rispetto ai social più famosi, dal momento che una volta creato l’account occorre scegliere un’istanza, ossia un server su cui poggiare il proprio profilo, ma ciò non rappresenta assolutamente un limite in quanto ciascuno può seguire ogni altro account presente su altre istanze e viceversa.
A quale istanza iscriversi?
Tra le tante istanze possibili (e tutte assolutamente gratuite) a cui iscriversi, Mastodon Uno è la più popolare tra quelle italiane e la potete trovare a questo link https://mastodon.uno/about
Una volta scelto la vostra istanza sarà sufficiente scegliere il proprio nome utente, indicare un indirizzo mail e una password e accettare le regole del server e i termini del servizio e sarete già pronti per seguire gli utenti, pubblicare post, foto o video.
Concludiamo segnalando qualche altro sito appartenente al fediverso, come PeerTube dedicato ai video, PixelFed per la condivisione foto e Feddit che ha un funzionamento simile a quello di Reddit.