La corsa è uno degli sport più praticati al mondo, una disciplina che è davvero alla portata di tutti e che in ogni parte del mondo conta milioni di appassionati, runners amatoriali o semiprofessionisti, che partecipano anche alle principali maratone internazionali.
Per i runners ogni strada può diventare una pista da corsa, basta avere con sé le calzature giuste. Ovviamente le scarpe da corsa sono diverse da tutte le altre sneakers presenti in commercio. Per trovare quelle più adatte alle proprie esigenze, però, bisogna rivolgersi a un sito di scarpe da running specializzato, che metta a disposizione diversi modelli, in grado di adattarsi alla forma del piede e supportarlo in ogni fase della corsa, dalla falcata al passo, fino all’appoggio.
Crossfit e corsa, binomio perfetto
C’è però uno sport che, seppur all’apparenza diverso, risulta essere invece il complemento perfetto per chi pratica la corsa. Parliamo del crossfit, una disciplina ugualmente molto amata e praticata, che coinvolge ogni parte del corpo.
Perché il crossfit può rappresentare un aiuto per i runners? È presto detto. Questo particolare sport allena ogni gruppo muscolare del corpo, nello stesso momento, in più migliora nel contempo la resistenza cardiovascolare e quella respiratoria. Praticare crossfit aiuterà inoltre a incrementare la forza, la resistenza, la velocità, la potenza e la flessibilità, andando a influire anche sull’equilibrio, l’agilità e la coordinazione.
Rafforzamento e coordinazione
In realtà, il crossfit, proprio per le sue caratteristiche peculiari e per i risultati che si ottengono nel praticarlo, potrebbe essere definito più precisamente un’attività di rafforzamento. Proprio per questo, dunque, risulta propedeutico per la corsa, perché rafforza tutti quei gruppi muscolari che vengono sollecitati durante la pratica del running, andando poi a potenziare anche le funzionalità di altre zone del corpo.
Alla base del crossfit, seguendo quello che è il significato letterale del nome, c’è proprio la “varietà degli stimoli” che il fisico riceve durante la pratica. Questa disciplina, infatti, comprende diverse attività motorie, come i pesi, gli esercizi di potenziamento e quelli a corpo libero.
I crossifitter, proprio in virtù di questo allenamento così completo a adrenalinico, sono capaci di praticare anche un altro sport di resistenza, che è tra i più amati, ma anche tra i più estremi, l’ironman, la versione strong del thriatlon.
Ironman e triathlon
Le differenze tra queste due discipline sono legate essenzialmente alle distanze che gli atleti devono percorrere. Il thriatlon, infatti, è anche una disciplina olimpica e contempla un percorso differente rispetto al suo omologo. Praticato in ottemperanza alle regole previste per le competizioni olimpiche, una gara di thriatlon prevede infatti 1,5 km di nuoto, 40 km di bici più 10 km di corsa.
Tutt’altra storia per l’ironman. Bisogna essere, letteralmente “di ferro” per praticare questa disciplina, che è senza dubbio una delle più appaganti e adrenaliniche, ma anche una delle più dure, che richiede una preparazione particolare e molto lunga.
L’ironman, infatti, prevede 3,8 km di nuoto, 180 km in bici e 42,095 km di corsa. Uno sforzo fisico non da poco, che non tutti possono portare a termine. Chi sceglie di praticare questo sport, infatti, alla fine non mira tanto a vincere una competizione, quanto a portarla a termine. Il risultato importante è solo quello, per molti.
Ma il file rouge che lega queste tre discipline è uno solo, la corsa. I runners che si allenano con costanza e che soprattutto non hanno alcuna fretta di raggiungere velocemente il risultato, approdano “naturalmente” al crossfit, che poi arriva a non bastare più e quindi passano all’ironman.