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BMW Art car, la 3.0 CLS di Alxander Calder riprende vita a Berlino dopo quasi 50 anni

BMW Art Car 3.0 CLS

Quasi mezzo secolo di arte e cultura BMW racchiusi nella realizzazione dello scultore americano Alxander Calder. Lui che nel 1975 portò a termine la prima BMW Art Car con una 3.0 CLS, auto della casa bavarese sviluppata all’inizio degli anni 70′ come diretta competitor delle Porsche.

E a dare vita alla “prova d’artista”, oggi, ci ha pensato la fondazione a lui intitolata insieme con il reparto Classic della BMW. La vettura verrà svelata all’apertura della mostra “Minimal/Maximal” dedicata ad Alexander Calder alla Neue Nationalgalerie di Berlino.

Come si presenterà la riproduzione della 3.0 CLS

BMW 3.0 CLS Art Car profilo

La “nuova” Calder Bmw Art Car (ribattezzata “Artist’s Proof”, ovvero “Prova d’Artista”) non è né una replica o un clone, né una copia o tantomeno una riproduzione “in scala 1:1” di quella concepita nel 1975.

Si tratta di un’identica realizzazione a cui lo scultore newyorkese di adozione aveva diritto, e che non è mai stata prodotta fino ad ora. Costruita con la massima attenzione filologica da Bmw Classics specificamente per la Calder Foundation partendo da una Bmw 3.0 CSL originale, ne porta impresso il medesimo numero di identificazione, cui è stato aggiunto un suffisso “AP” (227592/AP).

Questa 3.0 CSL, di fatto diede inizio a una lunga tradizione di BMW Art Car. Dopo Calder, infatti, hanno partecipato a progetti analoghi firmati BMW artisti del calibro di Roy Lichtenstein, Andy Warhol e Jeff Koons, solo per citarne alcuni.  In totale sono 19, le BMW Art Car realizzate sino ad oggi. E sono visibili tutte tramite un app gratuita, Acute Art, scaricabile da App Store e Google Play.

BMW Art Car, quel sogno mai realizzato da Calder

BMW 3.0 CLS Art Car anteriore

Alexander Calder, artista statunitense (celebre per le sue sculture che inneggiavano all’arte cinetica) morì poche settimane prima di esaudire il proprio desiderio. Quello, cioè, di veder eseguita una 3.0 CSL tutta per se, come ricorda il nipote dell’artista, Alexander S. C. Rower, che è anche presidente della Calder Foundation.

“Vidi la Bmw Art Car, per la prima volta, che ero un bambino. Fu in occasione del vernissage di una grande retrospettiva dedicata a mio nonno che si tenne al Whitney Museum nel 1976. Ricordo che gli chiesi di ascoltare il ‘ruggito’ del suo motore M49, lui sorrise e mi disse che aveva intenzione di realizzarne una per se. Purtroppo, morì dopo poche settimane“.

Così prima dell’esecuzione del progetto, la stessa Calder Foundation si è consultata con Bmw Classics e le persone-chiave della “squadra di lavoro” del 1975, fra i quali il banditore d’asta e gentleman driver francese Hervé Poulain, oltre a Walter Maurer, che realizzò lo schema di verniciatura Calder BMW Art Car nel 1975, e Jochen Neerpasch, ex pilota e all’epoca direttore sportivo BMW, che fu uno dei principali sostenitori della serie Bmw Art Car fin dall’inizio.

Ora dopo Berlino, la “prova d’artista” della prima Art Car sarà presentata al The Bridge di Bridgehampton (New York), il 18 settembre 2021, e successivamente verrà prestata dalla Calder Foundation a mostre in tutto il mondo.

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