Vincent van Gogh è stato un pittore geniale, esponente dell’arte del XIX secolo. Nato in Olanda il 30 marzo 1853 (a Zundert nei Paesi Bassi), è morto a soli a 37 anni (il 29 luglio 1890 ad Auvers-sur-Oise in Francia) per una ferita da arma da fuoco, forse un suicidio. Ha influenzato l’arte del XX secolo, ma i suoi lavori sono stati apprezzati soprattutto dopo la sua morte.
Vincent van Gogh: una produzione immensa
È autore di oltre novecento dipinti e più di mille disegni, oltre a schizzi e appunti, destinati probabilmente a imitare disegni di provenienza giapponese. Van Gogh ha sofferto, in vita, di parecchi disturbi mentali, che non gli hanno impedito di portare al massimo livello il suo modo di disegnare. I soggetti preferiti: campi di grano e girasoli, cipressi, nature morte di fiori, autoritratti e paesaggi.
Tra le opere principali, ricordiamo I mangiatori di patate, Autoritratto, Oliveto con nuvola bianca, I girasoli, Notte stellata e Campo di grano con volo di corvi.
Intensi anche i rapporti epistolari dell’artista olandese. Da cui si possono estrapolare parecchie frasi famose.
Vincent van Gogh: le sue 7 frasi celebri:
- Non soffocare la tua ispirazione e la tua immaginazione, non diventare schiavo del tuo modello.
- La tristezza durerà per sempre.
- Prima sogno i miei dipinti, poi disegno i miei sogni.
- Io penso di vedere qualcosa di più profondo, più infinito, più eterno dell’oceano nell’espressione degli occhi di un bambino piccolo quando si sveglia alla mattina e mormora o ride perché vede il sole splendere sulla sua culla.
- Se non hai un cane – almeno uno – non c’è necessariamente qualcosa di sbagliato in te, ma ci può essere qualcosa di sbagliato nella tua vita.
- Non possono cambiare il fatto che i miei quadri non vendono. Ma verrà il giorno in cui la gente riconoscerà che valgono più del valore dei colori usati nel quadro.
- Volevo uccidermi, ma ho fatto cilecca. Nel caso dovessi sopravvivere ci riproverò.
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