Abarth 1000 SP, un nome che fa ancora battere il cuore agli appassionati della casa dello Scorpione. Progettata nel 1966 dall’ingegnere milanese Mario Colucci, l’Abarth 1000 Sport Prototipo fu una spider leggera e potente, costruita in pochi esemplari, che fece incetta di vittorie in tutta Europa contribuendo a diffondere la fama del marchio.
Frutto di una collaborazione nata nella seconda metà degli anni ’50 tra Alfa Romeo e Abarth questa coupé compatta era spinta da un motore realizzato a partire dal quattro cilindri della Giulietta Sprint Veloce, ma ridotto nella cilindrata e caratterizzata dal telaio a traliccio di tubi. La vettura, “vestita” da una carrozzeria realizzata da Bertone su disegno di Franco Scaglione, resta ancora oggi un esemplare unico.
Nasce l’Abarth 1000 SP del 2021
Nel 2021, a 55 anni esatti dal debutto dello storico modello, il progetto viene rielaborato e perfezionato. Abarth 1000 SP rinasce sotto forma di una one-off dalle linee audaci ma coerenti con l’antesignana.
Nell’Abarth 1000 SP vengono rispettati tre principi di design fondamentali già nella vettura degli anni Sessanta. Innanzitutto la leggerezza, nelle forme, nei volumi e ovviamente anche nel peso. Il secondo principio è quello dell’aerodinamica.
Le moderne tecnologie di progettazione hanno permesso di coniugare le iconiche linee della 1000 SP con un coefficiente aerodinamico all’altezza di una sportiva dei tempi moderni.
Infine l’ergonomia, finalizzata a migliorare l’esperienza d’uso, assicurando l’ottimizzazione del controllo del mezzo e un’agile guidabilità.
Su Abarth 1000 SP del 2021 riecheggiano linee ed elementi estetici che caratterizzavano la sua progenitrice. Il corpo vettura sinuoso, con le superfici morbide dei parafanghi che evidenziano la posizione delle ruote, riprende lo schema della spider a motore centrale.
La vetratura del cockpit è caratterizzata da deflettori laterali sagomati, con il profilo ribassato verso il roll-bar, quest’ultimo rigorosamente “a vista” per sottolineare ulteriormente che siamo davanti a una spider “senza compromessi”.
Le geometrie del posteriore della Abarth 1000 SP sottolineano un’armonia perfetta tra i gruppi ottici e gli scarichi. La livrea è rigorosamente rossa e su tutto il corpo vettura compaiono le caratteristiche prese d’aria, dal cofano anteriore fino agli slot di raffreddamento su quello posteriore.
Anche la fanaleria rispetta lo schema minimalista della 1000 SP storica, con proiettori puntiformi sul muso e una sola coppia di fanali rotondi a sottolineare la notevole larghezza dell’auto dalla vista posteriore. Mantiene quindi un’identità del tutto simile all’antesignana. Merito dell’attento lavoro di attualizzazione della Abarth 1000 SP storica che non ha lasciato spazio a compromessi.
Un motore evoluto con 240 CV
Sotto la “pelle”, invece, il telaio tubolare della storica Sport Prototipo lascia il posto a un telaio ibrido, con la cellula centrale in fibra di carbonio e l’avantreno in alluminio. L’ Abarth 1000 SP dispone di un potente motore centrale 4 cilindri sovralimentato in alluminio, da 1742 cc, capace di erogare fino a 240 CV di potenza. La raffinata meccanica della concept vanta sospensioni a triangoli sovrapposti all’anteriore, mentre al posteriore sono presenti sospensioni con schema Macpherson evoluto.
A 55 anni esatti dal debutto della sua progenitrice, l’Abarth 1000 SP, attualmente prodotta in un unico esemplare, è pronta a mettersi di nuovo in mostra e, in autunno, prenderà parte a importanti manifestazioni dedicate alle auto storiche.