Mazda compie 100 anni. Nata nel 1920. Anno in cui Mazda Motor Corporation si chiamava Toyo Cork Kogyo Company e produceva sughero per guarnizioni, materiali isolanti e imbottiture. Fondata da Jujiro Matsuda. Che tornò nella nativa Hiroshima dopo una carriera di successo ad Osaka come progettista meccanico. Il primo logo Mazda, semplice ma efficace dell’azienda, presentava un cerchio rosso con piccole linee rosse orizzontali e venne descritto da Matsuda come rappresentazione del desiderio di Toyo Kogyo di contribuire al mondo attraverso l’ingegneria e l’impegno costante verso il futuro.
E durante i 100 anni del viaggio da produttore di parti industriali in sughero ad azienda automobilistica indipendente mondiale, il logo Mazda si è evoluto con il cambiamento dell’attività. Attualmente, le versioni 100th Anniversary Edition della gamma Mazda esibiscono un emblema esclusivo che sovrappone all’attuale simbolo Mazda il logo rotondo originale della Toyo Kogyo Company.
Il nome Mazda comparve per la prima volta nel 1934, quando iniziò la produzione dei furgoni a tre ruote e l’Azienda aveva bisogno di un marchio specifico per allontanarsi dagli strumenti e macchinari pesanti. Il nome Mazda venne scelto pensando a Ahura Mazda, il dio dell’armonia, dell’intelligenza e della saggezza. Inoltre, fu d’aiuto il fatto che la pronuncia di Matsuda, il nome della famiglia del fondatore, fosse molto simile a “Mazda”. Il logo era una semplice versione stilizzata del nome Mazda, ed era presente sui serbatoi laterali del Mazda-Go e rimase sulla crescente gamma dei tre ruote della Casa giapponese fino al 1954.
Dal 1936 Mazda ebbe anche un nuovo logo ispirato al simbolo della città di Hiroshima. L’emblema della città natale dell’Azienda presenta tre linee bianche ondulate su sfondo verde che rappresentano i tre rami del delta del fiume Ota a Hiroshima. L’emblema Mazda raddrizzava le linee e inseriva una M piatta al centro di ciascuna di esse. Le tre M stavano per Mazda Motor Corporation, mentre le lunghe estensioni laterali rappresentavano le ali per l’agilità, la velocità e la capacità di raggiungere nuove vette. Questo simbolo di aspetto aeronautico si può vedere sul frontale di molte delle versioni successive del Mazda-Go e in effetti vi è rimasto anche nel dopoguerra fino al 1959.
In concomitanza con il simbolo alato, Mazda aveva bisogno di un marchio da utilizzare quando nel 1949 iniziò a esportare i tre ruote. Il semplice logo sopra è stato registrato per la prima volta a Taiwan nel 1954, in sostituzione della precedente scritta Mazda in stile più calligrafico introdotta nel 1934 e, nel 1959, è stato depositato in 21 Paesi di tutto il mondo.
Tuttavia, nel 1959 Mazda si preparava a presentare la sua prima autovettura, che meritava un logo adatto a una casa automobilistica e che potesse orgogliosamente comparire sul cofano della Mazda R360. Lanciata nel 1960, la prima auto Mazda venne realizzata secondo le norme per le piccole “Kei car” giapponesi, ma ciò non impedì agli ingegneri Mazda di creare un veicolo che aveva la stessa attenzione all’estetica, all’affidabilità e al comfort che ci si aspetta da un un’auto più grande, e che esibiva con fierezza sul cofano il nuovo elegante emblema.
Sulla Mazda 360 il simbolo era un semplice cerchio con al centro una M cromata e allungata ai lati in alto e in basso sino ad incontrare la circonferenza esterna. Nonostante fosse lunga meno di tre metri, la Mazda R360 Coupé poteva ospitare quattro adulti e ha alzato il livello delle microcar in Giappone con stile accattivante, leggerezza strutturale e intelligente tecnologia del motore.
Tanto conveniente quanto piacevole da guidare, ha dominato il segmento sin dal momento del lancio, vendendo 4.500 auto nel suo primo giorno di commercializzazione nel maggio 1960, per poi arrivare quell’anno a conquistare il 15% del mercato giapponese, aiutando Mazda e il suo nuovo simbolo a essere noti in tutto il Giappone. Il nuovo emblema apparve sulla Mazda P360 Carol, che ottenne un successo commerciale ancora maggiore e questo ormai famoso logo Mazda rimase sulle auto della Casa fino al 1975.
Quando Mazda iniziò a esportare in tutto il mondo i suoi veicoli, questa straordinaria M chiusa nel suo cerchio figurava su tutte le auto del Marchio. Presentato nel 1964, il prototipo Cosmo esibiva la stessa M di Mazda ma racchiusa in un triangolo di Reuleaux, a richiamo della forma dei rotori nell’esclusivo motore rotativo della vettura. Smaltato in un rosso intenso che contrastava con la vernice metallizzata verde chiaro, non lasciava dubbi sull’origine di quello straordinario prototipo di auto sportiva.
Quando nel 1967 ne iniziò la produzione, la Cosmo Sport sfoggiava lo stesso emblema, ma stavolta era la combinazione di sfondo blu e grafica cromata a stagliarsi sulla bianca carrozzeria della Cosmo. Presente sul muso, sui coprimozzo e sul volante della Cosmo, la versione “rotore” di questo emblema si ritrova sui successivi modelli rotativi come la R130 Luce, RX-2 e RX-3. Le auto con motore non rotativo fino al 1975 ne presentavano la versione arrotondata, il che lo ha reso uno dei simboli più noti nella storia di Mazda.
Logo Mazda il cambio negli anni ’70 e ’80
Tuttavia, come di tendenza negli anni ‘70 e ‘80, Mazda ha poi rinunciato a questo tipo di simbolo, e in un periodo che ha visto il lancio di pietre miliari come RX-7, 323 e 626, l’Azienda giapponese ha utilizzato un logo frontale molto semplice del tipo a blocco focalizzato sulla Z al centro. La scritta fu adottata da auto, camion e furgoni in un periodo di grande crescita per Mazda, e questo semplice emblema figurava su carrozzeria, ruote e abitacolo di un gran numero di Mazda e appariva in tutte le pubblicità, gli stabili, la rete di vendita e l’identità aziendale della Casa. Utilizzato fino al 1997, è ancora immediatamente riconoscibile e appare molto simile al marchio Mazda utilizzato oggi.
Si cambia con il diamante negli anni ’90
Il desiderio di un logo tornò all’inizio degli anni ‘90 e nel 1991 Mazda introdusse una forma a diamante incastonata in un cerchio, che era stata concepita per richiamare figurativamente ali e sole in un cerchio di luce. Tuttavia, il logo è stato cambiato solo un anno dopo smussando i bordi del diamante per differenziarlo da quello similare di Renault, ed è questo il logo che diventerà familiare a molti clienti Mazda, soprattutto perché adornava le ultime versioni della MX-5 di prima generazione.
Nel 1997 sono stati aggiornati sia il marchio sia il simbolo, ed è salito alla ribalta il logo che conosciamo oggi. La scritta Mazda introdotta negli anni ‘70 è diventata blu per rappresentare il nuovo colore dell’Azienda, mentre l’inedito emblema presentava ali a forma di V per indicare “crescita” e “miglioramento” sostituendo la forma a diamante del simbolo precedente. La foggia del paio di ali a forma di lettera M è stata concepita per rappresentare la spinta di Mazda nel perseguire miglioramenti e crescita continua con flessibilità di pensiero, creatività e resilienza.
L’inizio del 21° secolo con il simbolo celebre di Mazda
Un viaggio attraverso la storia dei simboli e dell’identità aziendale di Mazda evidenzia un secolo di innovazioni, design d’avanguardia e successo tecnologico che ha visto Mazda crescere da produttore di sughero di Hiroshima a costruttore automobilistico mondiale indipendente e famoso per la straordinarietà di design, tecnologia e attenzione al cliente. Nel corso dei cento anni di attività, questi sono gli emblemi che hanno adornato le auto Mazda che hanno sfidato le convenzioni, vinto premi, affascinato i clienti e incarnato la vivace storia di Mazda.
L’odierno logo Mazda è riconosciuto in tutto il mondo ed è presente sulla sua moderna gamma, compresa la prima auto 100% elettrica della Casa di Hiroshima, la nuovissima Mazda MX-30.