MINI e lo stilista inglese Paul Smith hanno annunciato la loro seconda collaborazione dal 1999. Paul Smith con MINI non condivide solo le origini britanniche e la lunga tradizione, ma anche l’impegno sul fronte della sostenibilità, creando prodotti responsabili per un futuro migliore. I due marchi sono da sempre attenti ad un utilizzo consapevole delle risorse a disposizione. In questa nuova fase della loro collaborazione i due marchi instaureranno un dialogo creativo, lavorando insieme per sviluppare soluzioni di design innovative.
Paul Smith con MINI, mentalità 100% sostenibile
L’idea centrale della prima MINI era già basata su un principio di sostenibilità. Concepita nel mezzo della crisi petrolifera, era un’auto familiare che offriva il massimo dello spazio e del divertimento di guida, riducendo al minimo il consumo di materiali e risorse. La MINI Classica ha dimostrato quanto si possa fare di più con meno – prima ancora che qualcuno parlasse di sostenibilità. A quei tempi, la riduzione degli sprechi era un aspetto fondamentale ed è quindi diventata parte integrante della mentalità MINI fin dagli esordi del marchio.
“Portiamo il concetto di sostenibilità della prima MINI nel futuro attraverso la MINI Vision Urbanaut – la nostra interpretazione per un modello MINI spazioso e multifunzionale“, afferma Oliver Heilmer, Head of MINI Design. “Anch’essa offre il massimo spazio nonostante le dimensioni ridotte. Ed è più versatile che mai. Inoltre, per gli interni sono stati utilizzati materiali completamente riciclati, evitando la pelle e le cromature“.
“La chiave di molti design iconici è la semplicità“, aggiunge Sir Paul Smith. “In altre parole, si tratta di ciò che si tralascia, non di ciò che si aggiunge”. Nella moda il concetto è simile. Per Paul Smith, come per MINI, la sostenibilità è sempre stata un modo naturale per affrontare le cose, anche prima che la parola sostenibilità fosse sulla bocca di tutti. “Abbiamo sempre seguito un approccio responsabile nell’utilizzo dei materiali e nei processi produttivi. L’utilizzo di imballaggi riciclati, la riduzione dello spreco dei tessuti e l’alimentazione dei nostri negozi attraverso fonti di energia rinnovabile sono solo alcune delle misure che abbiamo adottato e siamo costantemente alla ricerca di modi per fare di più“.
Per Oliver Heilmer, la collaborazione è il prossimo passo logico: “Siamo attratti l’uno dall’altro, dalle nostre somiglianze, e poi ci ispiriamo e ci arricchiamo a vicenda attraverso le differenze tra il mondo della moda e l’industria automobilistica. Perché non c’è futuro senza sostenibilità“.