William Henry Gates III nasce a Seattle, il 28 ottobre 1955. Lo chiamiamo tutti Bill Gates. Suo padre, William H. Gates II, fu un noto avvocato, mentre la madre Mary Maxwell occupava un ruolo dirigenziale nella First Interstate BancSystem oltre ad essere insegnante dell’Università di Washington. Famiglia ricca ed importante quella di Bill, che gli permise di frequentare la prestigiosa scuola privata Lakeside, dove Bill conobbe Paul Allen (ed altri brillanti menti) e prese per la prima volta confidenza con un computer (DEC PDP – 11, per la precisione). (il blog di Bill Gates)
Bill Gates decide successivamente di iscriversi all’Università di Harvard, fonda diverse società ed in contemporanea lavora come informatico prima di dare vita (insieme ad Allen, nell’aprile del 75) alla Microsoft Corporation. Tra i tanti innovativi prodotti sfornati dalla sua società, figurano i famosissimi sistemi operativi, applicazioni da ufficio (Microsoft Office), console videoludiche (Microsoft Xbox e successive) e persino smartphone (a seguito dell’acquisizione di Nokia).
Bill Gates e la sua filosofia di vita
Bill Gates è stato l’uomo più ricco del mondo (dal 1996 al 2009), con un patrimonio stimato intorno ai 79 milioni di dollari. Principale diffusore dei personal computer nell’era moderna, ma anche uomo di pace, impegnato nel sociale (in particolare nella lotta contro l’AIDS ed altre malattie) con la sua “Fondazione Bill & Melinda Gates”. (la sua bio su Wikipedia)
Le 10 regole di Bill Gates
Come ogni uomo riuscito a realizzarsi, anch’esso ha una sua personale filosofia di vita e delle nozioni da tenere sempre a mente per eccellere nella società, scopriamo insieme le dieci regole d’oro di Bill Gates:
- Regola 1: La vita è ingiusta: abituatevi!
- Regola 2: Il mondo se ne frega della vostra autostima. Il mondo si aspetta che combinate qualcosa prima di poterne gioirne voi stessi.
- Regola 3: Non si guadagnano $60.000 all’anno una volta finita la scuola. Non avrete telefono e auto aziendale prima di averlo meritato. Dovrete guadagnarvi questi privilegi.
- Regola 4: Se pensate che la vostra insegnante sia dura con voi, aspettate di avere un capo.
- Regola 5: Lavorare in una friggitoria non significa “abbassarsi”. I vostri nonni la chiamavano “opportunità”.
- Regola 6: Se fate un pasticcio, NON E ‘COLPA DEI VOSTRI GENITORI, smettetela di piagnucolare e imparate dai vostri errori.
- Regola 7: Prima della vostra nascita, i vostri genitori non erano così noiosi come lo sono ora! Sono diventati in questo modo: per pagare le vostra bollette, per pulire i vostri vestiti, a furia di ripetere all’infinito quanto siete bravi e intelligenti. Quindi, prima di salvare le foreste pluviali dai parassiti della generazione dei vostri genitori, iniziare a pulire la vostra stanza e mettete in ordine tutto ciò trovate.
- Regola 8 : in certe scuole sono stati aboliti i voti e i giudizi e vi sono state date delle opportunità per essere promossi: non è così nella vita reale!
- Regola 9: La vita non è divisa in semestri. L’estate non è un periodo di ferie. E sono molto pochi i datori di lavoro disposti ad aiutarvi a farvi assumere, è vostra responsabilità.
- Regola 10: La televisione non è “vita reale”. Nella vita reale, le persone lasciano il caffè sul tavolo e vanno a lavorare.
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