Autocertificazione Fase 2. Ecco il nuovo modulo. E rispetto ai precedenti oltre alle tre motivazioni che consentono, oggi, gli spostamenti (comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute) se ne aggiungerà una quarta. L’incontro con i congiunti.
Il nuovo decreto prevede che ci si possa spostare all’interno della regione quindi per quattro motivi: “Comprovate esigenze lavorative; situazione di necessità; motivi di salute; visite ai congiunti”. Per spostarsi fuori regione è necessario uno dei primi tre motivi.
Entrano dunque nella definizione “parenti e affini“: si intendono suoceri, nuore, generi, con cui il legame viene meno in caso di scioglimento del matrimonio.
Nuovo modulo Fase 2
Una circolare del Viminale ha chiarito i dubbi legati agli spostamenti consentiti e alle modalità di compilazione dell’autocertificazione. La direttiva è in vigore dal 4 maggio.
Il modulo attualmente valido che si deve consegnare al momento del controllo, elenca tra i motivi che giustificano l’uscita da casa la “situazione di necessità” e soprattutto prevede già che si possa uscire per “assoluta urgenza” anche ai congiunti. Nella circolare ai prefetti sarà chiarito che per motivi di privacy i cittadini non devono scrivere le generalità del congiunto e le forze dell’ordine non potranno chiederlo. E dunque non appare necessario stampare una nuova certificazione.
Autocertificazione fase 2 dal 4 maggio
Fino al 4 maggio, data di entrata in vigore delle nuove disposizioni, il modulo di autocertificazione resterà quindi quello attualmente a disposizione del ministero dell’Interno che si può scaricare, stampare oppure compilare direttamente cliccando qui sotto.
Dal 4 maggio, e per almeno altre due settimane, l’autocertificazione servirà ancora. E si amplieranno le motivazioni accettate per giustificare il movimento fuori dalla propria abitazione. Resta valido il consiglio di portare con sé l’autocertificazione in caso di spostamenti necessari. Se non si ha la possibilità di stamparla, in caso di controlli bisogna rendere una dichiarazione spontanea alle forze dell’ordine, che verrà poi trascritta.
Chi viola i divieti può avere pesanti conseguenze.