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Wilt Chamberlain: l’uomo dei 100 punti in una partita

Wilt Chamberlain
Impossibile dimenticare Wilt Chamberlain: è stato uno dei più grandi giocatori di basket di sempre. In una partita segnò 100 punti. Ecco come andò.

Maradona sta al calcio come Wilt Chamberlain sta al basket, ma perché? Il cestista professionista originario di Filadelfia è considerato una leggenda di questo straordinario sport dopo aver registrato il record assoluto di 100 punti siglati in una sola partita: stiamo parlando di Philadelphia Warriors-New York Knicks del 2 marzo 1962, sfida di NBA caratterizzata fin da subito dalle prodigiose gesta del campione che, a segno con un 28/32 dalla lunetta nonostante la scarsa trazione sui tiri liberi, capace di chiudere all’intervallo con 41 punti, portarsi a quota 69 nel terzo quarto e “distruggere” infine i propri avversari con altri 31 canestri, contribuisce largamente alla vittoria della squadra situata nella sua città natale (169 a 147 il finale). Nel corso della stessa “magica” stagione, Wilt è in grado di stabilire inoltre ulteriori primati: la sua media è infatti di 50.4 punti e 25.7 rimbalzi, supera la soglia dei 4000 punti stagionali, è capace di prendere oltre 2000 rimbalzi ed è protagonista sul campo per ben 3882 minuti su 3890 complessivi dei Warriors, ma solo perché espulso a causa di due tecnici in una partita. (Wikipedia)

Wilt Chamberlain: che era l’uomo dei 100 punti

Wilton Norman Chamberlain, alto 2.16 metri e noto come Golia, Wilt the Stilt o The Big Dipper, nasce il 21 agosto del 1936 a Filadelfia, in Pennsylvania. Figlio della casalinga Olivia Ruth Johnson e del saldatore William Chamberlain, cresce insieme ai suoi otto fratelli e pratica atletica leggera prima di imparare a giocare a basket nella Philadelphia Overbrook High School (con la maglia dei Panthers) e trasferirsi ai Kansas Jayhawks durante gli anni del college. Nel 1958, diviene stella degli Harlem Globettrotters per l’esorbitante somma di 50.000 dollari: gli stessi Harlem, durante l’anno successivo, giocano al Lenin Central Stadium con Nikita Khrushchev tra gli spettatori. Il 24 ottobre del 1959, Chamberlain debutta in NBA con la maglia dei Philadelphia Warriors e diviene il giocatore più pagato della lega. Dopo cinque stagioni fra olimpo e discesa Wilt passa ai Philadelphia 76ers, i vecchi Syracuse Nationals.

Dal 1968 al 1973, Chamberlain scende in campo per i Los Angeles Lakers con un contratto di 250.000 dollari netti a fianco degli “Hall of Fame” Elgin Baylor, Keith Ericson, Tom Hawkins e Johnny Egan. Conclude la propria carriera in finale di NBA contro i Knicks di Willis Reed e, ad un solo secondo dal termine di Gara 5, effettua una schiacciata. Complessivamente, vince per quattro volte il premio di miglior giocatore della lega (MVP), undici volte la classifica del miglior rimbalzista, sette quella della miglior percentuale di tiro, sette (consecutivamente) quella del miglior marcatore, oltre ad un’annata con il più alto numero di assist; Wilt Chamberlain non raggiunge mai il limite dei sei falli, nonostante il suo essere pilastro della difesa della propria squadra. Mette a segno 31.419 punti in carriera con una media punti per gara di 30,07 (seconda nella storia solo a Michael Jordan).

Dopo aver abbandonato la propria carriera di sportivo, prende parte (nel ruolo di Bombaata) alle riprese di “Conan il Distruttore”, film del 1984. Nella propria autobiografia, pubblicata nel 1991, dichiara di aver fatto sesso con oltre 20.000 donne diverse. Muore di infarto il 12 ottobre del 1999 nella sua casa di Bel Air: aveva solo 63 anni.

[Photo free by Pixabay]

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