Gli appassionati di corse di una certa età la ricorderanno battagliare con Mercedes, BMW e Alfa Romeo alla metà degli anni ’90 in quello che allora era il più importante campionato del mondo in classe turismo, il tedesco DTM, nel 1996 confluito brevemente nell’ITC. Ma nella sua versione stradale la Opel Calibra è stata soprattutto una coupé dall’ottimo successo commerciale per la casa di Rüsselsheim. Univa alla classica sostanza e praticità di ogni Opel, un design molto raffinato e prestazioni di alto livello. La sua vita produttiva si estende dal 1989 al 1997. Compie dunque 30 anni.
I 30 anni della Opel Calibra
Le origini della Opel Calibra risalgono ai primi anni ’80, quando si cominciò a studiare una sostituta per l’indimenticabile Manta. A metà decennio, dato il suo definitivo declino commerciale, la necessità si faceva consistente, quindi si accelerò il progetto.
La nuova coupé doveva essere non solo di alto livello prestazionale (sempre nei limiti di prezzo adatti ad un prodotto generalista), ma soprattutto moderna e gradevole nell’aspetto. Il design venne affidato a Wayne Cherry, autore anche della berlina Vectra, con cui la nuova coupé condivideva struttura e meccanica.
La linea doveva essere il più possibile filante, obiettivo centrato in pieno dato l’incredibile Cx (coefficiente di penetrazione aerodinamica) pari a 0,26. Anche dal punto di vista dei motori si puntava in alto, sebbene inizialmente si decise di montare solo un quattro cilindri 2.0 aspirato in due versioni: monoalbero a due valvole per cilindro con 116 cavalli e bialbero a quattro valvole con 150 cavalli. Potenze non disprezzabili per i tempi, sebbene non al top. In vista delle nuove norme sulle emissioni (nel 1992 sarebbe entrato in vigore lo standard oggi chiamato Euro 1), tutte le motorizzazioni avevano iniezione elettronica e catalizzatore.
Tecnologia raffinata, design di grande bellezza, prezzi competitivi e, naturalmente, ottima abitabilità interna, perché una Opel è sempre e comunque un’auto razionale: infatti pur essendo una coupé, poteva ospitare 4 persone e aveva anche un bagagliaio da 300 litri (ma il sedile posteriore era ribaltabile, quindi volendo diventava una station wagon molto aerodinamica).
Le dimensioni: lunghezza 4.492 mm, larghezza 1.688 mm, altezza 1.320 mm, passo 2.600 mm. Il peso variava da 1.190 a 1.375 Kg, decisamente erano altri tempi. La Calibra venne svelata al salone di Francoforte 1989 e fu accolta con notevole entusiasmo. Interesse confermato dalle vendite: 29.431 unità solo nel primo anno.
Più potente, più veloce
Il successo diede a manager e progettisti l’opportunità di spingere la Opel Calibra nel territorio delle auto molto “hot”. Così arrivarono in rapida successione la trazione integrale, il motore 2.0 turbo 16 valvole da 204 cavalli e, nel 1994, anche un V6 2.5 aspirato da 170 cavalli. Nello stesso anno la versione d’ingresso venne rimpiazzata da un 2.0 16 valvole da 136 cavalli. La motorizzazione di punta era quella turbocompressa. Con una coppia di 280 Newton metri, accelerava da 0 a 100 in 6,8 secondi e raggiungeva una velocità massima di 245 Km/h.
La Opel Calibra vanta un curriculum di tutto rispetto anche nelle corse. Ha esordito nel DTM alla fine del 1993 nelle mani di Keke Rosberg e Manuel Reuter, versione 4×4 con motore V6 da 480 cavalli. Nel 1994 la prima stagione piena, si aggiunse una terza vettura affidata a John Winter.
Una vittoria a Donington con Reuter, il quale si classificò ottavo in campionato (Rosberg 14°, Winter 16°). Nel 1995 vennero schierate 6 macchine fra due team: Reuter, Yannick Dalmas, JJ Lehto e Ni Amorim per il team Joest; Keke Rosberg e Klaus Ludwig per il team del finlandese campione del mondo di F1 nel 1982. Arrivarono due vittorie nell’ultima gara ad Hockenheim, entrambe di Ludwig, il quale si classificò anche terzo nella classifica finale del campionato.
Il 1996 fu la volta buona, nell’anno in cui il DTM si fuse con il campionato internazionale turismo, ITC. Potenza salita a 500 cavalli, la Opel Calibra schierò 6 vetture in tre team differenti, sui sedili si alternarono molti piloti. I principali furono sempre Reuter, Ludwig, Lehto, Dalmas, Hans-Joachim Stuck e Alexander Wurz.
Nove vittorie in totale, Manuel Reuter diventò campione e la Opel vinse il titolo costruttori. Alla fine di quella stagione il campionato venne abolito per ragioni di costi. Sarebbe ripreso solo nel 2000 come solo DTM. La Opel Calibra di serie uscì per l’ultima volta dalla catena di montaggio nell’estate del 1997 dopo la produzione di ben 238.647 esemplari. Un successo non solo industriale, poiché questo modello è un classico di cui ancora oggi si conserva un piacevole ricordo.