Un breve momento negli annali, ormai dimenticato, dal quale ha però preso il via una delle storie più importanti nell’industria automobilistica mondiale. E’ il 6 maggio 1889; in un padiglione dell’Esposizione universale di Parigi i visitatori possono osservare la prima automobile Peugeot, che oggi conosciamo come Type 1.
Sono dunque trascorsi 130 anni da quel giorno; agli occhi del pubblico, si trattava solo di una curiosità: erano esposti quattro prototipi di carrozza senza cavalli, un mezzo di trasporto individuale ancora nella fase pienamente pionieristica, infatti solo tre anni prima Karl Benz aveva costruito in Germania la sua Patent Motorwagen, un triciclo che la storia oggi riconosce universalmente come la prima automobile in senso moderno, perché dotata di motore a scoppio.
Era un triciclo anche la Peugeot Type 1, però montava ancora un motore a vapore con tanto di caldaia, lo aveva costruito Léon Serpollet, altro pioniere del settore. L’iniziativa di produrre un’automobile fu di Armand Peugeot, proprietario dell’azienda di famiglia insieme al cugino Eugène. A quel tempo le industrie Peugeot, fondate nel 1810, costituivano già una delle più importanti realtà produttive della Francia, però in settori molti diversi della meccanica: ad esempio in quel periodo andavano molto forte la loro macchinetta per rasare i capelli e le biciclette. Dei due cugini, Armand era il più attratto dalle novità; egli vedeva nell’automobile il futuro del trasporto, invece Eugène non credeva in questo veicolo. Successivamente essi avrebbero sdoppiato l’azienda in rami indipendenti, il resto è storia.
I 130 anni della prima Peugeot
E’ proprio dalla bicicletta che Armand Peugeot decise di partire per l’evoluzione che aveva in mente. Voleva installarvi un motore, di conseguenza si sarebbe reso necessario aumentare le ruote a tre o quattro. Un progresso naturale e noto a tutti, infatti molti inventori in Europa stavano lavorando allo sviluppo del motore a combustione interna, la nuova frontiera del trasporto. Ma parecchi ingegneri ed imprenditori stavano parallelamente ottimizzando l’ormai vecchio motore a vapore, cercando di renderlo sempre meno ingombrante per poterlo montare anche su veicoli stradali, non solo su navi e treni. Altri ancora invece si stavano gettando su ciò che appariva il futuro assoluto dell’industria: l’elettricità. Infatti ad inizio Novecento sarebbero apparse su strada anche le prime automobili elettriche, le quali per inciso in quel momento funzionavano molto meglio di quelle a benzina.
Armand Peugeot si teneva bene al corrente sui progressi tecnologici ma in quel periodo non aveva un’idea chiara su quale forma di energia orientarsi, se verso il petrolio, il vapore o l’elettricità. Essendo amico di un grande specialista di caldaie a vapore (Amédée Bollée), egli mosse i primi passi in quella direzione. Incontrò l’ingegnere Léon Serpollet, il quale aveva inventato una caldaia a serpentina con un sistema d’iniezione dell’acqua attraverso una pompa. Armand Peugeot era certamente un imprenditore molto dinamico. Fece subito costruire un triciclo e lo portò nell’officina di Serpollet per fargli installare la sua caldaia: ecco nata la Peugeot Type 1, la prima automobile in assoluto prodotta dalla casa francese. L’energia per la combustione proveniva non dal carbone ma dall’olio combustibile; il motore aveva due cilindri, erogava una potenza di circa 4 cavalli, il triciclo poteva spingersi alla velocità da brivido di 25 Km/h.
Armand Peugeot e Gottlieb Daimler
Definire “automobile” la Type 1 è un po’ una forzatura, perché convenzionalmente s’intendono automobili i veicoli dotati di motore a combustione interna (e successivamente elettrico). Era un esperimento, probabilmente destinato a fallire perché il vapore partiva sconfitto. Ma si rivelò fondamentale la decisione di Armand Peugeot di mostrarlo all’Esposizione di Parigi del 1889. (Scopri quando nacque il Leoncino francese)
Perché proprio visitando quella fiera egli incontrò l’imprenditore tedesco Gottlieb Daimler, il quale esponeva il proprio motore a combustione interna alimentato a benzina, progettato dal socio Wilhelm Maybach sulla base dell’invenzione di Nikolaus August Otto, col quale i due avevano lavorato negli anni ’70. Questo motore, sul mercato da diversi anni principalmente utilizzato su imbarcazioni e piccoli veicoli ferroviari, aveva fama di affidabilità e potenza.
Daimler a Parigi strinse un accordo con la Panhard-Lévasseur per produrre un veicolo dotato di quel motore; durante l’esposizione fu avvicinato anche da Armand Peugeot, per lo stesso motivo. I due quindi si accordarono rapidamente: Daimler avrebbe fornito a Peugeot il suo motore per un nuovo veicolo a quattro ruote.
I primi esemplari vennero fabbricati nel 1891: era la Peugeot Type 2, un’automobile a tutti gli effetti. Cilindrata di 565 cc, potenza massima di 2 cavalli, spingeva quel calesse da due posti striminziti alla terrificante velocità di 18 Km/h, senza bisogno di biada o riposo. Il triciclo Type 1 invece venne ceduto a Serpollet il quale ne proseguì lo sviluppo, ma ormai si trovava dalla parte sbagliata della storia. Armand Peugeot invece aveva capito al volo in quale direzione stava soffiando il vento: la corsa della Peugeot come costruttore automobilistico era cominciata e non si fermò più. (La storia di Peugeot sul sito ufficiale)
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