Fuori, dentro e sotto: dal design ai motori, passando per la tecnologia attualmente racchiusa nella categoria dell’assistenza alla guida. Tra i molteplici aspetti che “fanno” un’automobile, è indubbio che quelli elencati rivestano un’importanza oggi sempre maggiore, sia per i costruttori che per il pubblico. Un SUV come Opel Grandland X sa dire la sua in questi e molti altri aspetti.
OPEL GRANDLAND X: DESIGN SPORTIVO E DI CLASSE
Partiamo dal design, ponendoci alcune domande. Come deve essere una Opel? Pratica. Come deve apparire un SUV? Energico. Come deve mostrarsi un’automobile oggi per essere venduta, tipo di carrozzeria a parte? Bella. Grandland X asseconda in scioltezza queste prerogative. Il look è certamente elegante senza difettare in muscolosità. All’anteriore il “family feeling” rispetta in pieno i canoni estetici elaborati a Rüsselsheim, quindi firma luminosa dei LED a doppia ala a “scortare” il classico stemma del Blitz, il fulmine Opel.
L’eleganza dell’insieme non trascura la natura potenzialmente avventurosa del veicolo, ce lo ricordano l’assetto rialzato, il cofano dall’aspetto energico e la protezioni dai colpi al sottoscocca. Perché la Opel Grandland X è un SUV.
Qualora non fosse abbastanza chiaro, è sufficiente osservare il profilo della vettura, in particolare le altrettanto vistose protezioni sui parafanghi e sotto le portiere, tipiche del mondo fuoristrada; così come l’ampio spazio tra i passaruota e le ruote stesse, in modo da poter montare cerchi di diametro fino a 19 pollici.
Ma Grandland X è una Opel, quindi un’auto che nel DNA ha impresse le parole ragionevolezza ed equilibrio. Anche a livello estetico; ecco allora che la zona superiore accentua i tratti eleganti, adatti alla guida urbana. Quindi cromatura tra i montanti, la linea del tetto che scorre verso la coda in modo dolce, infine i vetri oscurati. La parte posteriore invece torna ad evidenziare i tratti SUV, dal bordo deciso del portellone e dall’altra protezione sottoscocca che ingloba i due terminali di scarico.
La praticità è uno dei più autentici marchi di fabbrica della Opel, soprattutto per quanto riguarda gli interni. La Grandland X non fa eccezione; tutto è collocato dove è più utile che si trovi e la facilità d’uso non viene sacrificata alle mode. Equilibrio, dicevamo: certo, il display touch controlla molte funzioni; però le principali, i comandi che vanno azionati rapidamente senza nemmeno dover guardare la plancia, adottano ancora le classiche manopole, sempre la soluzione più efficace per queste esigenze.
La connettività, racchiusa nel sistema Opel OnStar, è completa e aggiornata, dalle funzioni di chiamata d’emergenza alle prenotazioni di alberghi e parcheggi, diagnostica, hotspot wi-fi e l’immancabile compatibilità con gli smartphone Apple e Android. Chi vuole il massimo in termini di audio non ha che da scegliere l’impianto Denon, una garanzia nel settore dell’alta fedeltà.
I sedili estremamente comodi (certificati dall’ente tedesco AGR, una delle massime autorità europee in fatto di valutazione dell’ergonomia), il grande spazio davanti e dietro e i rivestimenti in tessuto elegante con possibilità di pelle optional completano il quadro. Il bagagliaio con un volume da 514 a 1.652 litri permette di sbizzarrirsi. Ricordiamo che Grandland X appartiene al segmento C: un tale spazio di carico in una lunghezza vettura di 4.477 mm (poco per un SUV medio) è certamente un risultato di rilievo.
ASSISTENZA ALLA GUIDA, PACCHETTO COMPLETO
Oggi l’assistenza alla guida è una componente molto importante nelle automobili; negli ultimi anni questi preziosi equipaggiamenti sono usciti dall’ambito ristretto dei modelli di lusso per arrivare anche alle vetture a prezzi accessibili. Cominciamo da due optional di peso. Innanzitutto il parcheggio semiautomatico avanzato, che inserisce l’auto nella piazzola grazie alla telecamera a 360°.
Poi, per chi ama avventurarsi occasionalmente in fuoristrada, un sistema che fa le veci della trazione integrale pur mantenendola anteriore: Intelligrip. Abbinato a pneumatici M+S quattro stagioni è in grado di controllare l’erogazione della coppia in modo così preciso da assicurare motricità su terra, fango o neve, senza bisogno delle 4 ruote motrici.
Passiamo ai sistemi ADAS, cioè assistenza avanzata alla guida, molto importanti nell’aver fatto conseguire a questa Opel le 5 stelle, il massimo, negli impegnativi crash test di EuroNcap. Perché la sicurezza raggiunge un livello molto elevato, caratteristico di fasce di prezzo ben più impegnative. Segnaliamo alcuni esempi. Intanto l’avviso pre-collisione con frenata automatica di emergenza che include il rilevamento dei pedoni.
Poi il sistema per la prevenzione dei colpi di sonno (cioè rileva segni di forte stanchezza del guidatore tramite sensori che individuano specifici movimenti del corpo e segnali biometrici trasmessi dalle mani al volante, quindi viene emesso un avviso sonoro che invita ad effettuare una sosta). Il cruise control adattivo, optional, è in grado di mantenere la distanza di sicurezza alla velocità impostata, adeguandola a quella del veicolo che precede fino all’arresto completo.
Dal punto di vista dei fari, troviamo l’illuminazione delle curve (cioè il fascio luminoso si sposta seguendo la traiettoria curvilinea), quindi l’autolivellamento e l’assistenza degli abbaglianti, sempre utilizzando le luci Full LED.
MOTORI EFFICIENTI PER OGNI ESIGENZA
Potrebbe sembrare strano, ma anche alla soglia della terza decade del terzo millennio i motori restano fondamentali per un’automobile. Provate ad andare da qualche parte senza.
Opel Grandland X dispone di diverse motorizzazioni per coprire ogni esigenza di trasporto, da chi usa l’auto solo nel weekend ai pendolari, dalle famiglie ai viaggiatori professionali. Tutti i propulsori sono turbocompressi; rispondono alle norme sulle emissioni di livello Euro 6.2, note anche come Euro 6d-Temp; dispongono inoltre di serie del sistema stop/start.
Per chi ha percorrenze annue contenute, un’ottima scelta è il 1.2 a tre cilindri a benzina da 130 cavalli e 230 Newton metri di coppia massima, disponibile sia con cambio manuale a 6 rapporti che con l’eccellente trasmissione automatica AT8.
Prestazioni, consumi ed emissioni, tra parentesi l’automatico se il valore è differente: accelerazione 0-100 10,1 secondi (10,4), velocità massima 188 Km/h (196), consumo combinato 5,1-5,3 l/100 Km (5,2-5,3), emissioni CO2 119-121 g/Km.
Chi desidera una sportività consistente oppure necessita di viaggiare prevalentemente a pieno carico, sempre nell’ambito di chilometraggi contenuti, troverà un compagno ideale nel quattro cilindri a benzina 1.6 da 180 cavalli e 250 Nm, questo solo con cambio automatico AT8. Accelerazione 0-100 8,8 secondi, velocità massima 220 Km/h, consumo combinato 5,7-5,8 l/100 Km, emissioni CO2 130-132 g/Km.
Passiamo ai motori diesel, ottimi per chi prevede lunghe percorrenze annuali. La linea Ecotec dispone di due unità a quattro cilindri. Si parte dal 1.5 da 130 cavalli e 300 Nm di coppia, cambio manuale a 6 marce o automatico AT6.
Accelerazione 0-100 10,9 secondi, velocità massima 192 Km/h, consumo combinato 4,2-4,3 l/100 Km, emissioni CO2 111-113 g/Km. Troviamo poi il motore 2.0 da 177 cavalli e ben 400 Nm di coppia, questo solo con cambio AT8. Accelerazione 0-100 9,5 secondi, velocità massima 211 Km/h, consumo combinato 4,8-4,9 l/100 Km, emissioni CO2 126-128 g/Km. Come si può notare, tutti i motori sono al di sotto del limite di 161 g/Km, quindi non pagano l’ecotassa. (per saperne di più visita il sito ufficiale)
OPEL GRANDLAND X HYBRID4, L’IBRIDA PLUG-IN
Al top di gamma sta per entrare in listino e arriverà nei concessionari all’inizio del 2020 Opel Grandland X Hybrid4. Dispone di una motorizzazione PHEV, cioè ibrida plug-in.
Il motore a benzina 1.6 turbo da 200 cavalli è abbinato a due motori elettrici da 109 cavalli complessivi; la potenza di sistema della vettura è di 300 cavalli. Il consumo medio di carburante, dati provvisori, è calcolato in 2,2 l/100 Km, mentre le emissioni di CO2 ammontano a 49 g/Km. La batteria ha una capacità di 13,2 kWh che consente un’autonomia in modalità solo elettrica di 50 Km misurati secondo lo standard WLTP, 60 secondo il NEDC. Per un SUV non è certo male.
Se si considera che la maggior parte degli spostamenti quotidiani non raggiunge quella distanza, è possibile per un ampio numero di clienti viaggiare quasi sempre a zero emissioni; oppure sempre, sfruttando al meglio in città la frenata rigenerativa per ricaricare la batteria durante la marcia.
Collegata invece ad una wallbox da 7,4 kW, la batteria si ricarica completamente in un’ora e 50 minuti. Si chiama Hybrid4 perché ha la trazione integrale. Ma elettrica, senza albero di trasmissione: infatti il primo motore elettrico è collocato sull’asse anteriore, accanto a quello termico e collegato alla trasmissione automatica (elettrica anche lei) ad otto velocità. Invece il secondo motore elettrico e il relativo differenziale sono integrati nell’asse posteriore. L’asse posteriore viene attivato selezionando l’apposita modalità di guida.
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