Una nuova Alfa è sempre un evento, soprattutto quando non esisteva niente prima, quando il modello in questione fa entrare la marca in un settore mai esplorato in precedenza. Alfa Romeo Tonale è un SUV compatto, mostrato a livello di concept al salone di Ginevra 2019.
Alfa Romeo Tonale
Per la prima volta dunque un’auto che porta lo stemma del biscione si dota di una carrozzeria di tale forma e dimensione. Non finisce qui, c’è un’altra “prima volta”: Tonale ha una motorizzazione ibrida plug-in. Potrebbe trattarsi di un fatto epocale: come la Giulietta degli anni ’50 trasformò l’Alfa in un’industria moderna e adatta alla produzione di massa, così oggi Tonale avrebbe la possibilità di traghettare questo storico marchio verso un futuro elettrificato alla portata relativamente di molti.
Tonale è un passo alpino come lo è Stelvio, il fratello maggiore. Tuttavia sgombriamo il campo dagli equivoci: il SUV Tonale non è uno Stelvio in miniatura. I due veicoli sono parenti abbastanza alla lontana, per struttura, meccanica e design. Spingendoci oltre, potremmo addirittura concludere che Stelvio ha più rapporti con la Giulia, una berlina, che con Tonale, un collega SUV.
Lo stile
Partiamo proprio dallo stile. I gruppi ottici del Tonale racchiudono tre fari separati incassati in un vano molto sottile, mentre Stelvio è un corpo unico piuttosto imponente; cercando riferimenti col passato, i fari del Tonale ricordano vagamente quelli della spider SZ e un po’ anche della berlina 159 e la coetanea coupé Brera.
Osserviamo il trilobo; ricordiamo che nel linguaggio stilistico Alfa Romeo si tratta della composizione di tre elementi (lobi, appunto): lo scudetto al centro il cui vertice inferiore separa due forme orizzontali ai lati, dal dopoguerra si tratta delle prese d’aria sopra al paraurti o integrate in esso.
Nel Alfa Romeo Tonale è molto meno accentuato che nello Stelvio, qui c’è proprio un distacco abbastanza deciso dalla tradizione, le prese d’aria nel paraurti sono un blocco unico, appena visivamente spezzato dallo scudettone.
Passando alla fiancata, le maniglie delle portiere anteriori sono un altro balzo in avanti, sottilissime integrate nella carrozzeria, quindi saranno a sfioramento (touch, come uno smartphone), ammesso che tale soluzione arrivi anche sul modello di produzione. Mentre quelle posteriori vanno a riprendere il sistema d’apertura all’angolo del finestrino, quello inaugurato dalla sempre splendida 156. Su Stelvio sono invece di tipo tradizionale.
Anche la coda presenta pochi punti di contatto, praticamente solo lo stemma del biscione. I fanali full LED riprendono lo schema a tre elementi dell’anteriore, oltre ad essere uniti da una lunga linea orizzontale che attraversa il portellone. Stelvio anche qui è più tradizionale. Infine i terminali di scarico sono incavati e in tinta col paraurti, quasi nascosti.
Appare quindi evidente che abbiamo a che fare con due modelli pensati per tipologie di pubblico abbastanza diverse, anche anagraficamente: giovane e aggressivo Tonale, più maturo e compassato Stelvio.
La struttura
Per quanto riguarda la struttura del veicolo, Alfa Romeo Tonale si appoggia ad una piattaforma differente da quella di Stelvio; condivide infatti quella usata dalla Jeep Compass, studiata per trasmissioni a trazione integrale convenzionale o anteriore. Invece Stelvio nasce dalla Giorgio, sviluppata a partire dalla Giulia, a trazione posteriore o integrale.
Arriviamo così al motore. Dobbiamo anzi parlare di “powertrain”. Alfa Romeo Tonale ha una motorizzazione ibrida plug-in. Dati tecnici non ne sono stati ancora forniti. Non conosciamo potenza né prestazioni né tantomeno capacità di batteria o autonomia elettrica. Dovremo attendere la versione di serie.
Viene specificato che il motore elettrico è montato sull’asse posteriore; di conseguenza la trazione integrale viene garantita accoppiando direttamente tale motore alle ruote posteriori, senza la necessità di un convenzionale albero di trasmissione (e nemmeno di un differenziale centrale) che parte dall’asse anteriore dove si trova il motore a benzina.
Dual Power
La casa mette in evidenza le modalità di guida dell’Alfa DNA, che preservano la sportività doverosa di ogni Alfa che si rispetti, traghettandola verso l’epoca dell’elettrificazione. Quella che si chiama normalmente Dynamic ora prende il nome di Dual Power, in cui i due motori vengono sfruttati contemporaneamente al massimo, per le migliori prestazioni. Se poi si preme sul display multimediale touch il tasto “E-mozione”, la risposta di acceleratore, freni e volante diventa più diretta. Quando si guida ad andatura tranquilla c’è la modalità Natural, per il miglior compromesso tra consumi e performance.
La modalità risparmiosa Advance Efficiency ora si chiama “Advance E”, vale a dire il funzionamento del solo motore elettrico per la marcia a zero emissioni nei centri urbani. Tra l’altro, in questo caso Tonale diventa una sportivissima auto a trazione posteriore. Non ci resta che attenderne la produzione. (Visita il sito ufficiale)
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