Toyota GR Supra? Cos’è? Dov’è? Si trova al salone di Detroit 2019, per il momento. Arriverà in Europa e in Italia alla fine dell’estate. Per capire di cosa si tratta, leggete questo racconto: “Tornando indietro con la memoria, ricordo quando trascorrevo ore ed ore pilotando una vecchia Supra sul circuito del Nürburgring per diventare un Master Driver. La Supra è come un vecchio amico che avrà sempre un posto nel mio cuore. Mentre alcuni dei nostri competitor stavano progettando prototipi di nuova fattura, che avrebbero poi lanciato sul mercato nel corso degli anni, io ero al volante di una Supra, che per inciso non era neanche più in produzione. Quindi anche se all’epoca non progettavamo il ritorno di questo straordinario modello, e alla stessa idea si erano arresi i moltissimi fan in giro per il mondo, io segretamente covavo tale desiderio. La nuova GR Supra nasce dai test al Nürburgring, e posso assicurarvi che si tratta di una vettura divertente da guidare e dotata di una performance incredibile”.
Toyota Supra
Queste parole non arrivano dal primo che passa. Le ha pronunciate nientemeno che Akyo Toyoda, presidente della Toyota Motor Corporation e figlio del fondatore Kiichiro. Mister Toyota, insomma. Oggi siamo forse abituati a pensare a questa marca solo come ad un’industria che sforna auto a basso consumo e affidabili, la regina dell’ibrido, quella che muove i taxi di mezzo mondo, oppure che produce pick-up e fuoristrada indistruttibili. E’ anche questo. Ma non dimentichiamo che la Toyota ha un passato e un presente sportivo di prim’ordine.
Le manca solo il mondiale di Formula 1 (ci ha provato a lungo), ma non si può avere tutto. Torniamo con la memoria ai mondiali rally degli anni ’90 con la Celica di Carlos Sainz. Ma saltiamo all’oggi con i titoli mondiali nell’endurance WEC coronati con la vittoria di un anno fa alla 24 ore di Le Mans, inseguita per tanti anni e trascinata dal grande Fernando Alonso. Senza dimenticare il titolo costruttori nel mondiale rally WRC 2018.
Tutto questo per dire che la Toyota, quando vuole, sa come si costruiscono ottime auto sportive. Adesso ha voluto, il risultato è la Toyota GR Supra 2019. Il ritorno di una coupé per amanti della guida sportiva vera, fatta non solo di cavalli a perdita d’occhio e brucianti accelerazioni sul dritto: queste cose sono capaci tutti di farle.
La vera sportività si vede in curva, dove serve un telaio rigido al punto giusto che non se ne vada per i fatti suoi, dove le sospensioni devono tenere la vettura incollata a terra (gomme permettendo) senza però massacrare la schiena dei passeggeri, dove i freni non devono alzare la bandiera bianca dopo un paio di affondate; dove, infine, l’elettronica permetta di sfruttare la potenza anche se il proprio cognome non è Vettel o Hamilton ma nel contempo non s’intrometta troppo, castrando ogni possibilità di divertimento.
Quindi non è facile progettare una vera sportiva fatta bene. La nuova Toyota GR Supra promette di essere all’altezza della situazione; la collaborazione con la BMW nello sviluppo di questo modello è un altro elemento a favore. Si tratta di un progetto congiunto che ha portato anche alla nuova BMW Z4. Sulla Supra è bavarese il motore 3.0 turbo a sei cilindri in linea, potenza 340 cavalli e 500 Newton metri di coppia.
Il nome
Due parole sul nome: la sigla GR sta per Gazoo Racing. E’ la squadra corse della Toyota, ora anche marchio per una specifica linea di vetture stradali ad alte prestazioni, inaugurate proprio dalla Supra. Sotto con la scheda tecnica, allora. Motore anteriore e trazione posteriore, come ogni vera gran turismo che si rispetti. Passo corto (2.470 mm su 4.380 di lunghezza) per la massima agilità nelle curve tortuose, ampia carreggiata (1.594 mm anteriore e 1.589 posteriore) per una stabilità ottimale. Peso contenuto a 1.520 Kg, non male per un 3.0. Cambio automatico ad 8 rapporti.
Design
Il design della nuova Supra è ispirato alle sportive Toyota del passato, in particolare la 2000GT, come si nota dal cofano allungato. Per il resto è una moderna coupé che attira l’attenzione. Un occhio all’aerodinamica, tra splitter anteriore, spoiler sulla coda e compatto estrattore. Le prese d’aria ai lati dei fari e dei fanali posteriori conferiscono quel certo aspetto da “baffo di samurai” tipico delle Toyota attuali.
La trasmissione è completata, in Europa, da un differenziale autobloccante a controllo elettronico. Le prestazioni sono all’altezza delle ambizioni: accelerazione 0-100 in 4,3 secondi e velocità massima autolimitata a 250 Km/h. Per avere scatti da fermo da primato è disponibile anche la funzione Launch Control. Il controllo di stabilità comprende la modalità track, in cui l’intervento del sistema viene attenuato per favorire la performance. Impianto frenante Brembo, sviluppato appositamente per la Toyota. Cerchi da 19 pollici con pneumatici Michelin Pilot Super Sport
Per il primo anno solo 900 fortunati in Europa potranno prenotare una Toyota GR Supra. In Italia il prezzo di listino è di 67.900 euro. (visita il sito ufficiale della Toyota GR Supra)
LEGGI ANCHE: Mercedes CLA: la seconda generazione al CES 2019.