154 milioni di euro di investimento e 11 interventi su condotte fognarie e impianti depurativi a partire dalla seconda metà del 2013. Sono questi i numeri fondamentali che restituiscono l’idea di quanto sia importante il Piano di Salvaguardia della Balneazione Ottimizzato – detto PSBO – realizzato da Hera (sito ufficiale) con Comune di Rimini, Romagna Acqua e Amir. Nello specifico, il PSBO è attualmente il più grande intervento di risanamento fognario in corso nel nostro Paese e in tutta Europa.
Gruppo Hera
Per capire esattamente di cosa si sta parlando, si potrebbe sintetizzare l’intero piano come un grande intervento volto a separare le reti fognarie (acque bianche e nere) e a realizzare imponenti vasche di prima pioggia. Tutto ciò con enormi benefici dal punto di vista dell’impatto ambientale (uno degli obiettivi principali è infatti quello di eliminare tutti gli scarichi a mare entro il 2020), della qualità della balneazione ma anche economico, su un territorio a fortissima vocazione turistica, come quello riminese, che ogni anno deve far fronte ad almeno 16 milioni di pernottamenti.
#HeraSostenibile
A che punto sono i lavori di attuazione dell’intero Piano di Salvaguardia della Balneazione a Rimini? Al momento 10 interventi sugli 11 previsti risultano completati oppure in corso di realizzazione. Fra quelli già ultimati, ad esempio, il risanamento fognario del quartiere Isola, terminato nel mese di luglio 2014. Nei primi mesi del 2016 è stata invece portata a termine la realizzazione della dorsale Nord e del raddoppio del depuratore di Santa Giustina mentre nei mesi successivi dello stesso anno è stata completata la costruzione della vasca di laminazione dell’Ospedale.
Fra le opere in corso di realizzazione, invece, si annoverano il completamento della dorsale sud, con il terzo e ultimo stralcio dei lavori; il completamento della separazione delle reti fognarie nei bacini Roncasso e Pradella; la realizzazione della condotta sottomarina e delle vasche del bacino Ausa; la riconversione in vasca di accumulo del depuratore Rimini Marecchiese.
Per quanto riguarda invece la separazione delle reti fognarie presenti nella zona Nord di Rimini, il primo stralcio del lavori è in fase di conclusione mentre il secondo sarà cantierato a breve. In fase di progettazione, infine, i lavori relativi ai bacini Rodella, Colonnella I e Colonnella II.
Depuratore Santa Giustina
All’interno del Piano di Salvaguardia della Balneazione del Comune di Rimini, il nuovo depuratore potenziato di Santa Giustina (tra le opere già completate) offre più di un motivo di orgoglio. Si tratta infatti, attualmente, del più grande depuratore d’Europa che presenta tecnologia di ultrafiltrazione a membrane ma anche dell’intervento tecnologicamente più importante del piano di risanamento fognario di Rimini promosso dal Comune, dal Gruppo Hera, da Romagna Acque e Amir.
Grazie alla presenza e poi al raddoppio del depuratore di Santa Giustina, è oggi possibile servire 560 mila abitanti durante la stagione estiva e 370 mila nel resto dell’anno (il nuovo depuratore è andato infatti ad affiancarsi al vecchio, in modo tale da servire un numero di persone maggiore). L’intervento previsto all’interno del PSBO ha consentito la realizzazione di una nuova linea depurativa con membrane a ultrafiltrazione ma anche di una vasca di accumulo da circa 26 mila mc e di un impianto di disinfezione finale in grado di eliminare virus e batteri. Scopo dell’opera, entro 5 anni dalla realizzazione, è principalmente quello di centralizzare tutti i reflui del territorio, che comprende, oltre al Comune di Rimini, quelli di Coriano, Santarcangelo, Verucchio, Poggio Torriana, Bellaria Igea Marina, San Leo, Borghi (della provincia di Forlì-Cesena) e i reflui dello stato di San Marino.
Per garantire la massima sicurezza e per intervenire in modo più efficace in potenziali situazioni di emergenza, Hera ha installato all’interno del depuratore un sistema di telecontrollo e telegestione, utile per prestare attenzione ai meccanismo che consentono di proteggere l’ambiente in ogni momento. Tale sistema di controllo prevede l’utilizzo di due CPU – unità di elaborazione centrale -, una di riserva all’altra, e permette di tenere sotto controllo, da un unico punto, le reti di collettamento delle acque reflue dell’area di Bellaria – Igea Marina e della parte nord di Rimini. In questo modo si può intervenire tempestivamente in caso di guasti o situazioni particolari.
Piazzale Kennedy
Tra gli altri interventi simbolo del Piano di Salvaguardia della Balneazione, sia per impatto sia per complessità, anche i lavori che interessano piazzale Kennedy, attualmente completati per circa l’80%. L’intervento mira a offrire alla città di Rimini un complesso che prevede la presenza di un nuovo presidio idraulico sotto il manto stradale e di un belvedere nella parte superiore. Si tratta, dunque, di un’opera che non rappresenta solo il fulcro del PSBO ma anche un’operazione di riqualificazione architettonica e ingegneristica di rilevante spessore.
L’impianto di accumulo di Piazzale Kennedy è costituito da una prima vasca di 14.000 metri cubi di volume che raccoglierà le acque di prima pioggia, da una seconda vasca di 25.000 metri cubi che avrà la funzione di vasca di laminazione (con lo scopo, cioè, di limitare, attraverso un processo di laminazione della piena, le portate bianche che saranno eventualmente convogliate a mare), e da un impianto di sollevamento con una capacità di pompaggio di 18.000 litri al secondo. Oltre alla realizzazione dei nuovi volumi di accumulo e dei relativi impianti di sollevamento, sarà riservata particolare attenzione al contenimento degli odori. Il progetto, infatti, prevede un sistema basato sulla ventilazione forzata che convoglierà l’aria aspirata dalle vasche (sia quella di prima pioggia, sia quella di laminazione) ad un sistema di trattamento che utilizza una specifica tecnologia con carboni attivi.
La nuova piazza sarà fruibile entro il 2018 e prevederà la presenza di giochi d’acqua, fruibili e attraversabili, e di sedute, che daranno la possibilità di sfruttare tale area centrale anche come spazio di sosta o per eventi. Rampe di collegamento con pendenze inferiori all’8% raccorderanno i vari dislivelli, rendendo le zone percorribili anche da diversamente abili.
in collaborazione con Gruppo Hera