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McLaren Senna: solo 500 esemplari per un gioiello di stile e potenza

McLaren Senna
Ecco la McLaren Senna presentata al Salone di Ginevra. Andiamo a conoscerla meglio. Quando il solo optional costa quanto una discreta villetta, siamo oltre ogni soglia di senso comune.

Una delle auto più incredibili ammirate a Ginevra: la McLaren Senna. Andiamo a conoscerla meglio. Quando il solo optional costa quanto una discreta villetta, siamo oltre ogni soglia di senso comune. Un optional col quale, restando in ambito motoristico, ci si può finanziare quasi un intero campionato nelle categorie secondarie, vettura compresa. Ma d’altra parte a quei livelli di ricchezza la corsa è verso l’unicità: roba che costa.

McLaren Senna al Salone di Ginevra 2018

Quindi può apparire perfino normale (usando un po’ d’immaginazione) spendere circa 350.000 euro per il pacchetto di personalizzazione Carbon Theme della McLaren Senna, una delle star in mostra al salone di Ginevra 2018. Un optional che si aggiunge ai 945.500 euro (prezzo per l’Italia) che 500 miliardari in tutto il mondo hanno sborsato per acquistare tale gioiello, andato esaurito con una velocità degna del nome che porta.

500 pezzi rari

E ora bisogna produrli, questi 500 pezzi rari. Il Carbon Theme è realizzato dalla MSO (McLaren Special Operations), la divisione progetti speciali della casa di Woking. Si tratta di uno dei cinque “temi” proposti ai clienti per “vestire” il bolide da loro acquistato; nel pianeta delle persone dal portafoglio normale li chiameremmo allestimenti. Attualmente il Carbon Theme è l’unico pacchetto in corso di produzione, gli altri verranno mostrati digitalmente al salone.

Ma di cosa si tratta in dettaglio?

Essenzialmente, una serie di componenti ancora più leggeri e dal look ancora più aggressivo, perché evidentemente la McLaren Senna così com’è viene ritenuta troppo tranquilla dai proprietari, non importa se probabilmente meno di un centinaio di persone al mondo siano in grado di guidarla al massimo delle sue possibilità (e qualcosa ci fa supporre che ben pochi di loro siano compresi nell’elenco degli acquirenti). Non importa. Parliamo allora dei cerchi in fibra di carbonio ibrida, del peso di soli 7,5 Kg ciascuno, capaci di ridurre del 10% l’inerzia di rotazione, permettendo un’accelerazione migliore: disponibili in finitura “Diamond Cut” o “Stealth”.

Oppure i bulloni centrali in finitura lucida “Memphis Red” o “Vega Blue”; o anche le pinze dei freni verniciate (pardon, rifinite) in Laurel Green, un tributo ai colori del casco che usava Ayrton; stessa combinazione cromatica per le cuciture a contrasto dei sedili; anche il volante è decorato da una striscia in pelle gialla. Non dimentichiamo nemmeno il logo della S ricamato sui poggiatesta, oltre che impresso sull’ala posteriore.

Un post condiviso da McLaren Automotive (@mclarenauto) in data:

Speciale in tutto: McLaren Senna

La sola carrozzeria, composta da 67 pezzi (peso totale appena 60 Kg), richiede per il trattamento col Carbon Theme quasi 1.000 ore di lavoro. La profilatura di pedane ed elementi aerodinamici ne richiede altre 250; superfluo aggiungere che si tratta di lavoro che definire semplicemente qualificato sarebbe offensivo.

Ora si comincia a capire perché quest’optional costa così tanto. E noi comuni mortali litighiamo col concessionario per farci regalare la vernice metallizzata da mille euro sulla nostra utilitaria.

L’assemblaggio finale (a mano) della vettura invece è piuttosto rapido, relativamente parlando: “solo” 300 ore. Riassumiamo in breve la sostanza della McLaren Senna, modello che sostituisce la celebre P1. E’ una coupé naturalmente progettata per la pista ma omologata anche per uso stradale.

Telaio monoscocca e carrozzeria in fibra di carbonio, alluminio per le sezioni anteriore e posteriore. Il motore è un V8 4.0 biturbo che eroga la bellezza di 800 cavalli a 7.250 giri ed un’altrettanto devastante coppia massima di 800 Newton metri tra 5.500 e 6.700 giri. La trasmissione, applicata ad una trazione posterore, utilizza un cambio a doppia frizione e sette rapporti.

Le sospensioni attive a doppio braccio oscillante sono completate da ammortizzatori adattivi. L’aerodinamica è estrema a dir poco, d’altra parte è indispensabile garantire un’elevata downforce se si vuole evitare che la vettura decolli alle velocità più alte. Da questo punto di vista, 800 Kg di carico aerodinamico a 250 Km/h dovrebbero bastare.

Ricordando che il peso complessivo della McLaren Senna è di 1.198 Kg, i dati sulle prestazioni fanno paura: accelerazione 0-100 in 2,8 secondi, 0-200 in 6,8 secondi, 0-300 in 17,5 secondi; velocità massima 340 Km/h. (Tutte le info sul sito ufficiale)

D’obbligo i freni carboceramici, in grado di arrestare la vettura in 29,5 metri da 100 Km/h, in 100 metri da 200 Km/h e in 215 metri da 300 Km/h. Infine, i proprietari che hanno sborsato ben oltre un milione di euro per comprare questo bolide apprezzeranno il fatto di avere la telecamera di parcheggio di serie. Perché certamente useranno la McLaren Senna per andare al bar in centro dove, si sa, i posti sono stretti…

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