La splendida tavola rotonda “La visione di una mobilità connessa” organizzata nel corso della due giorni del FORUMAutoMotive di Milano ha regalato una visione generale molto interessante: un settore che occupa un milione e duecentomila lavoratori in Italia, per un PIL nazionale pari all’11%. Un settore, però, che paradossalmente è trascurato dalla politica. Anche se passi in avanti ne sono stati fatti.
La visione di una mobilità connessa
Al dibattito, moderato da Pierluigi Bonora, giornalista e promotore dell’iniziativa, e che ha visto la presenza importante di Gion Baker, CEO di Vodafone Automotive, hanno preso parte tutte le associazioni di categoria ma anche due esponenti della politica.
Su tutti Alessandro Cattaneo, neo deputato di Forza Italia e già vicepresidente di Anci: “La politica, spesso, invece di essere colei che ha una visione guida per il cambiamento si trova a governare un processo – le sue parole – passi avanti se ne sono fatti, siamo in cammino verso una direzione di marcia precisa, l’obiettivo è avere dei processi il più governabili possibili; il politico moderno deve confrontarsi con chi sta sul terreno, senza sedersi a due parti diverse del tavolo”.
Un’esigenza rilanciata anche da Simonpaolo Buongiardino, Presidente Federmotorizzazione: “Abbiamo tentato di mettere in fila tutti quelli che rappresentano interessi nel mondo dell’auto perché la politica non s’interessa, è totalmente lontana dalle problematiche”.
Il fattore umano
Gli fa eco Toni Purcaro, Executive Vice President DEKRA SE con responsabilità diretta per Central East Europe & Middle East: “Il primo problema, rimane, oggi più di ieri, il fattore umano, visto che il 90% degli incidenti derivano da comportamento errato del conducente. Auspichiamo la realizzazione di un processo comune tra organi competenti per la produzione e l’utilizzo delle informazioni inerenti la sicurezza stradale. E questo non può che farlo la politica”. Gianfranco Soranna, Direttore di Federauto ha sostenuto “l’importanza strategica del tema mobilità connessa per la filiera dell’automotive”.
Esigenza di intervento della politica auspicato anche da Marco Siragusa di UNRAE: “Il 40% del parco circolante oggi è composto da vetture ante Euro 4, quindi più vecchie del 2003. Cosa potrebbe fare la politica per promuovere il rinnovamento del parco? Si potrebbe lavorare su detrazioni fiscali per la rottamazione. I veicoli a combustione alternativa giocano un ruolo fondamentale in questo ricambio, ma il mio consiglio alla politica è di prevedere questa rivoluzione e accompagnare la gente verso la nuova mobilità”.
Pietro Teofilatto di ANIASA ha evidenziato come il tema della mobilità connessa sia un fattore strategico per le flotte e il settore del noleggio veicoli, che grazie ai dispositivi a bordo dei veicoli posso generare saving e gestione più efficace del parco auto per la clientela e per il drive.
Il tema delle risorse
Claudio Lubatti, Rappresentante Anci all’Osservatorio ministeriale nazionale del trasporto pubblico locale (TPL) ed esponente del PD, ha rilanciato: “Il tema delle risorse è strategica ed essenziale, se non si parte con una scelta netta noi non possiamo neanche iniziare a discutere su nuove tecnologie e rinnovamento delle nostre città. Mi sembra di cogliere dal punto di vista della politica una maggiore consapevolezza di strumenti conoscitivi approfonditi, del doversi confrontare e ascoltare. E anche le associazioni fanno un pò più sintesi rispetto alle priorità che necessitano; e per la politica è un vantaggio. Questi sono due elementi che mi fanno pensare che si stia andando nella direzione giusta”.
Per Corrado Bergagna, Presidente Assoruote “ci troviamo di fronte ad una situazione drammatica, perché il ministro dei trasporti non assume persone da 20 anni e gli ingegneri che operano superano i 50 anni”. Mentre Fabio Bertolotti, Direttore Assogomma, non usa mezze misure: “La politica ascolta il mondo dell’auto? Tiene conto delle esigenze di chi genera fatturati, produzioni, posti di lavoro?”. Per Giorgio Boiani, Vicepresidente AsConAuto, “non è possibile parlare con i diretti interlocutori a Roma e portare a compimento un discorso? È incredibile come non ci sia un esponente dell’automotive nelle commissioni parlamentari”.
Efficienza delle reti
Ma c’è anche chi riconosce delle falle proprie, come Maura Carta, Presidente Milano Serravalle – Milano Tangenziali S.p.A. (“Dobbiamo migliorare l’efficienza delle nostre reti, rendere più fluido il traffico stradale tramite uno sviluppo telematico”) o chi, invece, da meriti alla politica; è il caso di Sara Ogliari, Marketing e Innovazione SAPIO Produzione Idrogeno Ossigeno Srl: “Il decreto legislativo 257 ha istituito l’idrogeno tra le fonti combustibili alternative da prendere in considerazione per il futuro, qualche volta si riesce ad entrare nei processi decisionali della politica”.
La serata è stata animata dalla presenza importante di Gion Baker, CEO di Vodafone Automotive, che ha illustrato ai rappresentanti della filiera la visione di mobilità connessa della propria azienda: “Il nostro lavoro è aiutare le aziende nell’approccio digitale – precisa – le imprese hanno bisogno di supporto per digitalizzare il loro business. In Italia contiamo più di 650.000 clienti e, ad oggi, abbiamo circa 62 milioni di oggetti connessi nel mondo, 7,5 in Italia”.
Presente, presso gli spazi dell’Hotel Enterprise che ospitano la due giorni di ForumAutomotive, la concept bike Vodafone Giga Bike, la rappresentazione di una mobilità connessa più sicura, più sostenibile e più flessibile: “Sono prodotti che portano vantaggi – ha concluso – un’offerta di beni e servizi per la mobilità connessa”.
Tutte le informazioni sull’evento sono disponibili sul sito www.forumautomotive.eu.