Auto connessa e autonoma. Più che uno slogan, un mantra ripetuto con una frequenza sempre più intensa ormai da tutte le case automobilistiche, chi più chi meno. Praticamente tutti i costruttori stanno investendo cifre sempre più consistenti nello sviluppo dell’auto che, nelle intenzioni, dovrebbe guidare da sola e comunicare con gli altri veicoli intorno a sè e con l’infrastruttura circostante. Durante il recente CES 2018 di Las Vegas, Jaguar Land Rover ha fatto il punto sullo stato delle proprie ricerche in materia.
Connettività ultraveloce
Ad esempio, nei prossimi anni tutti i modelli del gruppo incorporeranno un’apposita piattaforma di comunicazione, sviluppata dalla Qualcomm Technologies, che sfrutta il sistema 5G di trasmissione dati sulla rete mobile. Infatti lo standard su cui gli operatori di telefonia si stanno gettando a pesce non servirà solo allo streaming video superveloce sugli smartphone delle partite di calcio o dei film.
L’alta velocità è proprio una delle necessità delle comunicazioni tra i veicoli, racchiuse sotto la sigla V2V, data l’impressionante quantità di dati da scambiare.
La piattaforma Qualcomm che adotteranno le auto future prodotte dai due marchi di Coventry non riguarda solo le comunicazioni. Infatti anche gli schermi dei veicoli compiranno un importante salto evolutivo, per rendere l’interazione persona-veicolo molto più sofisticata e precisa ma allo stesso tempo rapida e semplice. Con servizi sempre più estesi, che vanno anche oltre l’auto.
Controllo dei dispositivi di casa
Ad esempio un’applicazione, in sviluppo con la Gentex, che permetterà di controllare i dispositivi di casa (connessi in rete) direttamente dal veicolo. L’auto elettrica Jaguar I-Pace sarà la prima a disporre di tale sistema. Per il futuro, si arriverà a sostituire o integrare i classici specchietti retrovisori con un’immagine su schermo, catturata da una telecamera posteriore, per vedere alla perfezione e senza angoli ciechi ciò che accade dietro di noi.
Touch Pro Duo
Interessante anche il Touch Pro Duo, un sistema di Panasonic per le ultime Range Rover, Range Rover Sport e Range Rover Velar. E’ una sorta di “maggiordomo virtuale”, una tecnologia che si avvale delle ultime innovazioni sulle interfacce utente intuitive. Oppure CloudCar, installato a Las Vegas su una Velar; un sistema d’infotainment basato sul cloud che comprende il linguaggio naturale e permette una profonda personalizzazione da parte dell’utente.
Un’era geologica fa, quando non solo non esisteva internet ma nemmeno i modem, le comunicazioni telematiche avvenivano trasformando i segnali elettrici dei dati in onde sonore, trasmesse avvicinando brutalmente una cornetta telefonica all’altoparlante del computer (erano gli accoppiatori acustici, il Videotel della Sip ne era un esempio classico).
Lisnr: start-up di Jaguar Land Rover
Oggi l’idea è stata vagamente ripresa e aggiornata dalla Lisnr, una start-up di Jaguar Land Rover. I dati vengono trasmessi wireless via audio tra i vari dispositivi per comunicazioni offline a cortissimo raggio, come l’accesso all’auto senza chiavi o l’autenticazione utente.
Mycroft AI
Un’altra start-up del gruppo britannico si chiama Mycroft AI (chissà perché l’hanno chiamata come il fratello di Sherlock Holmes…). AI sta per Artificial Intelligence, ovviamente.
Si tratta di un assistente digitale open source, un software per installare assistenti elettronici intelligenti ovunque. Infine la Quanergy, fornitore dei sensori e dei Lidar di Jaguar Land Rover, ha mostrato un avanzato sistema di sensori intelligenti per la guida autonoma, che permetteranno ai veicoli di reagire alle situazioni del traffico in modo simile a come farebbe umano. Il futuro è oggi?
Per saperne di più visitate il sito ufficiale.
[Photo Jaguar Land Rover press]
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