Ricordate il film Bullitt, interpretato dal grande Steve McQueen? Se non lo avete mai visto, fatelo al più presto. Non solo è un’ottima pellicola d’azione: soprattutto, per noi appassionati d’auto, contiene una delle più lunghe scene d’inseguimento mai realizzate; circa 10 minuti di corsa mozzafiato sui saliscendi di San Francisco tra una Ford Mustang GT (guidata da McQueen) e una Dodge Charger RT, entrambe modelli del 1968, anno di produzione del film.
Ford Mustang Bullitt per festeggiare 50 anni
Oggi, 50 anni dopo, nei tranquilli padiglioni del Cobo Center, il Salone di Detroit 2018 propone una specie di “remake”. Ecco la Ford Mustang Bullitt. Si tratta di una serie speciale, un’edizione limitata della Mustang GT. Naturalmente verde, come quella del film. Il motore V8 5.0 è stato potenziato, ora raggiunge 475 cavalli.
Trasmissione manuale, la leva del cambio ha un pomello bianco, un altro richiamo al film. L’impianto di scarico è stato modificato per accentuare il classico ruggito dei V8 sportivi americani. La configurazione è ripresa direttamente da quella della Shelby GT350.
Stile senza eccessi e forzature
Il design è l’essenza del “cool” naturale, un modo di esserlo senza eccessi e forzature. Esattamente come i tanti personaggi portati sullo schermo da Steve McQueen. Questa Mustang non ha bisogno di spoiler, targhette o strisce colorate. La tinta della carrozzeria, oltre alla classica Dark Highland Green del film, è disponibile anche in nero (Shadow Black).
Altri richiami alla Mustang di McQueen sono alcuni non vistosi dettagli cromati intorno alla griglia frontale nera e ai finestrini. Troviamo poi moderne ruote da 19 pollici con cerchi in alluminio, pinze freni Brembo verniciate in rosso. L’unico segno identificativo è un piccolo logo al centro della coda.
Gli interni
Gli interni comprendono rivestimenti in pelle con cuciture verdi. Ci sono anche il volante riscaldato e rivestito in pelle e il quadro strumenti digitale da 12 pollici. L’animazione di benvenuto sul display multimediale non mostra un pony come sulle Mustang di serie, bensì una schermata verde con un’immagine dell’auto.
Disponibili come optional: pacchetto elettronico con navigatore, comandi elettrici per i sedili, audio premium, avviso angolo cieco e avviso traffico posteriore in attraversamento; sospensioni semi-attive Magneride; sedili Recaro in pelle nera.
Per la lavorazione del film vennero usati due esemplari di quella Mustang. Quello impiegato per le scene più dure (tutti i salti) venne rottamato; l’altro fu venduto ad un privato nel 1974. Si chiamava Robert Kiernan. Suo figlio Sean ha ereditato l’auto tre anni fa e ha posto fine alla segretezza contattando la Ford.
Così quel celebre veicolo è tornato ad essere visibile al pubblico, in metallo e gomma, non attraverso la celluloide della pellicola cinematografica. Infatti è in mostra in questi giorni proprio al salone di Detroit, accanto alla Ford Mustang Bullitt. Ma anche quello destinato alla demolizione esiste ancora, ed è stato ritrovato in Messico, a Baja, lo scorso anno. La Ford Mustang Bullitt, per quei pochi che potranno comprarla, arriverà in estate (sito ufficiale).
Molly, la nipote di Steve McQueen
Nel video promozionale svelato da Ford, la Mustang Bullitt sfida una Dodge Charger: solo una delle due conquisterà l’ultimo posto in un parcheggio. A guidare l’auto è Molly McQueen, nipote del grande attore.
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