Una supercar americana dal prezzo “accessibile”. In termini relativi, è ovvio. Tuttavia centomila dollari non sembrano nemmeno troppi per la Saleen S1, vettura che ha debuttato al salone di Los Angeles 2017. C’è chi chiede di più offrendo meno. Poiché si tratta di un nome non precisamente celebre alle nostre latitudini, riepiloghiamo di che si tratta.
Saleen S1
La Saleen Autosport è stata fondata nel 1984 da Steve Saleen, un ex pilota americano del decennio precedente, mai arrivato alla notorietà. La sua specialità è stata la modifica delle Ford Mustang per farle competere in pista. Saleen fu il primo a dotare la Mustang di una sovralimentazione volumetrica, un supercharger. Alcuni successi nelle competizioni americane inaugurarono un vero e proprio filone di Mustang da corsa elaborate da questa azienda.
Nel nuovo millennio arrivò il capolavoro di questa azienda, la Saleen S7. Una supercar a motore centrale (un V8 7.0) prodotta per l’omologazione ai vari campionati endurance in classe GT. La versione da corsa, la S7-R, vinse nel 2010 la 24 ore di Le Mans nella sua classe.
Il motore
Saltiamo al presente. Oggi l’azienda si chiama Saleen Automotive ed è stata acquisita dalla cinese Jiangsu Joylong, Steve Saleen è ancora al timone. La Saleen S1 è una nuova supercar, dicevamo. Il motore è stato sviluppato internamente, si tratta di un quattro cilindri 2.5 turbo da 450 cavalli. Inizialmente era circolata la voce che il propulsore derivasse dal Ford EcoBoost 2.3, quello della Mustang attuale; ma pare che così non sia.
L’auto è molto compatta: lunghezza 4 metri esatti, altezza 1,20 m e peso di 1.220 Kg. Il telaio è in alluminio, la carrozzeria in fibra di carbonio. Tramissione manuale a sei rapporti ma è stato annunciato l’arrivo di un’automatica a doppia frizione. Dunque la caratteristica principale di questa Saleen è proprio l’agilità: prestazioni basate sulla leggerezza più che sulla forza bruta. Insomma, nel mirino sembra esserci la Lotus Exige Cup 430.
Il design
Il design è abbastanza convenzionale, molta attenzione all’efficienza aerodinamica, appendici ridotte al minimo, giusto quello che serve per avere un’accettabile stabilità alle velocità più elevate. Gli interni sono invece molto “giocattolosi”, colori da pugno nell’occhio e forme quasi cinematografiche. E’ pur sempre un’auto californiana, dove l’influsso di Hollywood è inevitabile.
Le prestazioni
Le prestazioni sono comunque notevoli: accelerazione 0-96 Km/h (sarebbe 0-60 miglia orarie) in 3,5 secondi e velocità massima di 290 Km/h. Gli obiettivi di mercato sono ambiziosi, si parla di almeno 1.500 o 2.000 unità all’anno negli USA, altrettante per l’Europa e qualcosa in più (non è stato precisato quanto) per la Cina. Le vendite americane cominceranno la prossima estate. Non specificate le altre. (tutte le info sul sito ufficiale)
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