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Scopriamo i segreti di Alexander Zverev: “Migliorarsi sempre e vincere”

Alexander Zverev
Abbiamo incontrato Alexander Zverev, astro nascente del tennis, ambassador dell'eccellenza Peugeot nel mondo e portacolori del Team Peugeot Next Gen.

I giovani campioni del tennis, Alexander Zverev e il Leone francese. Splendido tris targato Peugeot al Next Gen ATP Finals, il torneo milanese organizzato alla Fieramilano – Rho.

Dal 7 all’11 novembre 2017, si sfideranno al motto di The Future is now sette dei migliori tennisti dell’ATP World Tour 2017 nati dal 1997 in poi, ai quali si è aggiunto un giovane talento azzurro iscritto con una “wild card”. Presente Alexander Zverev, astro nascente del tennis, ambassador dell’eccellenza Peugeot nel mondo e portacolori del Team Peugeot Next Gen.

Next Gen ATP Finals a Milano con Peugeot

Stylology ha avuto modo di incontrare Alexander Zverev. Ne è uscita una splendida chiacchierata. “Migliorarsi sempre e vincere”. Sono queste le parole di saluto di Alexander Zverev, classe 97, nuovo enfant prodige del tennis, presente alla prima edizione dei Next Gen ATP Finals, torneo per giovanissimi sponsorizzato da Peugeot, su cemento indoor in corso a Rho Fiera dal 7 all’11 Novembre.

A scendere in campo sono i migliori classificati della Emirates ATP Race to Milan, i russi Andrey Rublev, Karen Khachanov, Daniil Medvedev, il canadese Denis Shapovalov, il croato Borna Ćorić, l’americano Jared Donaldson e il coreano Chung Hyeon. L’ottavo posto è riservato ad una wild card italiana, quest’anno Gianluigi Quinzi.

Alexander Zverev con Stylology

Alexander Zverev ha preferito non partecipare per potersi preparare meglio per i Nitto ATP Finals di Londra, ma ha comunque un’agenda fittissima. Tra un’esibizione con il greco Stefanos Tsitsipas, interviste ed incontri con i giovanissimi fan ha trovato comunque il tempo per firmare autografi e fare dei palleggi con molti appassionati.

Come ci si sente ad essere il più giovane tennista tra gli ATP Top 30 e il più giovane solo dopo Nadal ad aver vinto consecutivamente due Master 1000 Tournaments, contro avversari del calibro di Federer e Djokovic?

“Beh, che dire? È fantastico. Sono sicuramente tornei difficili. Battere Djokovic agli Internazionali di Roma e Federer a Montreal è stato pazzesco per me. È qualcosa che ogni tennista sogna e per cui lavora tutta la sua vita: giocare contro i migliori del mondo e ad un certo punto batterli”.

Cosa vedi nel tuo futuro?

“Voglio continuare a migliorarmi, giocare di più e giocare meglio. La determinazione può portare lontano e io voglio metterci tutte le mie forze”.

Quanto ti alleni a settimana?

“Tutti i giorni ovviamente – ride di gusto – 4/5 ore al giorno. Ma è il mio lavoro e lo faccio con passione”.

Come alleni la tua mente?

“Non la alleno! Non mi pongo obiettivi o schemi mentali fissi, gioco per vincere! Penso che sia qualcosa che avviene naturalmente dopo aver giocato un gran numero di match, diversi tornei. Devi per forza attraversare quella fase specifica per poter essere più forte e avere più prospettiva. È qualcosa che, penso, ogni tennista deve trovare per se stesso. Probabilmente sono stato un pochino più fortunato ad averla trovata ed attraversata prima di altri, ma sto ancora lavorandoci”.

Com’è stato avere tuo padre come primo ed unico coach?

“Sta andando molto bene. È una persona molto capace ed intelligente, non è come tutti gli altri padri allenatori, non cerca mai di avere il controllo su di me. Capisce le mie necessità, sa che è giusto che abbia il mio tempo libero, ed è con me in questo al 100%. In campo non ha problemi a dirmi tutto quello che mi può aiutare a migliorare da incoraggiamenti a critiche, ma fuori dal campo lui fa il suo ed io il mio. Abbiamo una relazione stabile e rispettosa dell’altro ed è per questo che funziona così bene”.

Qual è il match in cui hai imparato di più? O quello più importante ed intenso per te?

“Mmm… penso un match perso contro Nadal L’anno scorso. Eravamo al matchpoint. Ero a solo un punto di distanza dalla vittoria. Mi ha spezzato il cuore ma mi ha lasciato un grande insegnamento. Ad un certo punto devi come dimenticartene e continuare ad andare avanti, lavorare duro ed allenarti. Ho perso un altro match molto importante in Australia quest’anno e credo che sia stato fondamentale per arrivare al punto in cui sono ora. Mi ha lasciato molto quell’esperienza ed è probabilmente la ragione per cui sono nei migliori tre!”.

Ultima domanda: quali sono i tuoi obiettivi per il futuro?

“Ora come ora, migliorarmi sempre e vincere”.

Idee chiare, nonostante la giovane età. Un campione lo riconosci subito.

Heading to the last tournaments of the season with the great #SUVPeugeot3008! #NEXTisHERE #DriveToTennis

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Leggi lo Speciale Peugeot su Stylology.it: alla scoperta di 3008 e 5008.

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