La BMW Concept Z4 vista al salone di Francoforte 2017 è importante perché, a differenza della maggior parte dei prototipi elettrici, autonomi e fantascientifici con cui le case hanno asfissiato pubblico e addetti ai lavori, questa è una vera auto, guidabile subito, non avrà bisogno del 2025 per essere pronta.
Infatti la versione di produzione della BMW Z4 di nuova generazione è attesa per il 2018. Di conseguenza il prototipo esposto in Germania non si allontanerà troppo dal modello che poi verrà venduto.
BMW Concept Z4
La novità stilistica principale di questa spider è in realtà un ritorno al passato, cioè l’adozione del tetto in tela al posto di uno rigido e metallico. Il frontale dell’auto invece si stacca in modo abbastanza netto dal design delle ultime BMW a cui siamo abituati. Intanto i gruppi ottici, pur mantenendo la classica struttura a quattro proiettori, vengono notevolmente inclinati e sopraelevati, come la Z8 del 2000; inoltre l’alloggiamento ha linee molto spigolose, in sintonia con la forma della zona paraurti dove le grandi prese d’aria inferiori sono come avvolte dagli elementi esagonali ai lati.
Design
Molto vistoso l’elemento centrale in fibra di carbonio, proprio sotto alla calandra a doppio rene in cui i listelli sono verticali, ci viene ricordato che si ispirano alla BMW 328 Mille Miglia. Molto vistose anche le due profonde feritoie sul cofano, sebbene non è detto che vengano mantenute sul modello di produzione, secondo alcune voci.
Passando al profilo, il primo aggettivo che viene in mente osservando la sagoma di questa spider è: muscolosa. Tale impressione visiva è dovuta alla linea di cintura altissima, alle portiere molto lunghe e alle scolpiture decise lungo le fiancate; anche la rigonfiatura del cofano contribuisce a questa connotazione. Ma la BMW Concept Z4 esprime anche un notevole dinamismo: praticamente non esistono gli sbalzi, tanto sono corti; aggiungendo le ruote dal diametro imponente e la posizione abbastanza arretrata dell’abitacolo, ecco che abbiamo disegnato (va bene, lo ha fatto la BMW) una perfetta forma sportiva.
Lo stesso discorso vale per la coda. L’impressione è quella di trovarsi di fronte ad una sogliola, tanto è piatta. Anche le luci, orizzontali e sottili, “sporgono” poco. Linea mantenuta anche dagli scarichi trapezoidali.
Interni
Gli interni sono assolutamente contemporanei. A partire dal quadro strumenti completamente digitale, soluzione adottata in modo sempre più estensivo dai costruttori, non esclusivamente su modelli di fascia alta. La postazione di guida è ben raccolta e pensata proprio per consentire al conducente il massimo controllo in ogni situazione. Ma questo da BMW siamo abituati ad aspettarcelo, trattandosi di marca sportiva.
Tra l’altro, ancora oggi le BMW sono le uniche auto ad avere un cruscotto leggermente inclinato verso il guidatore, altro segno di attenzione. A centro plancia, alla stessa altezza del cruscotto (non vorremmo ripeterci, ma anche questo testimonia la cura verso le esigenze di chi si siede al volante), troviamo il display per multimedia e comunicazioni.
Più in basso troviamo le bocchette di areazione cromate e i comandi per la climatizzazione. Ci sono ancora diversi pulsanti e una manopola sul tunnel centrale, per selezionare i menu dello schermo. Approviamo caldamente: i touchscreen fanno tanto moda e sono idolatrati dai maniaci dei telefonini, però manovrarli con precisione mentre si guida è sempre un problema. Il volante è decisamente sportivo, gli incavi sulle razze centrali sono progettati in modo evidente per incastrarvi saldamente i pollici, cioè l’unica maniera corretta per impugnare il volante su strada (o pista).
La parte inferiore piatta aiuta chi ha una corporatura robusta. Curioso il cronometro sulla razza verticale. Le due zone, guida e passeggero, sono separate non solo fisicamente tramite il tunnel centrale, ma anche vivisamente, infatti sedili e plancia sono rivestiti in colore diverso; in tinta con la carrozzeria il passeggero, nero il pilota.
Meccanica
Nulla si sa al momento della meccanica della BMW Concept Z4, a parte il cambio automatico che si vede dalle foto. Ma possiamo stare tranquilli, perché certamente verranno scelti motori all’altezza. In casa bavarese non difettano certo nei propulsori. E sanno perfettamente come impostare una vettura in modo sportivo; fa parte del loro codice genetico.