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AsConAuto: ecco il primo Contratto Nazionale di Lavoro Settore Automotive

Contratto Nazionale di Lavoro Settore Automotive
AsConAuto ha sottoscritto il primo Contratto Nazionale di Lavoro Settore Automotive. Una nuova importante risorsa è messa a disposizione dall'Associazione.

Durante l’Automotive Dealer Day di Verona abbiamo avuto modo di seguire il workshop di AsConAuto, che ha sottoscritto il primo Contratto Nazionale di Lavoro Settore Automotive. Una nuova importante risorsa è messa a disposizione  dall’Associazione, non soltanto per i componenti della rete AsConAuto, ma a favore di tutto il mercato automotive: il primo contratto di lavoro  specifico per il settore auto. (Guarda tutti i tweet #CCNLAutomotive)

Contratto Nazionale di Lavoro Settore Automotive

Il progetto ideato dall’Associazione di un nuovo contratto di lavoro dedicato al settore automotive ha l’obiettivo di definire un contratto di lavoro specifico, capace di stimolare una maggiore responsabilizzazione di tutte le professionalità interne e in grado  di utilizzare in maniera strutturaleincentivazioni, flessibilità e merito.

Un altro grosso impegno portato a termine per AsConAuto, l’Associazione che fa innovazione: il 21 dicembre 2016 a Roma nella sede di CFC – Confimea, è stato sottoscritto il CCNL – Contratto Nazionale di Lavoro per il Settore Automotive che, dopo un breve iter di registrazione presso i canali istituzionali (ministero del Lavoro, Cnel …), è diventato a tutti gli effetti operativo dal marzo  2017.

Fabrizio Guidi, presidente AsConAuto

“L’Associazione in poco più di 15 anni di attività è diventata una realtà che coinvolge il 60% delle concessionarie italiane nel sistema AsConAuto – Rileva Fabrizio Guidi, presidente di AsConAuto – La creazione di un contratto di lavoro ideato per il settore automotive e da offrire, in primis, alla rete dei concessionari, è stata identificata come obiettivo fortemente voluto e strategico per la nostra Associazione. Il raggiungimento di questo nuovo importante traguardo tende a recuperare efficienza e fornire servizi in grado di allinearsi alle richieste differenti del mercato”.

AsConAuto, insieme a CFC-Confimea, ha collaborato alla individuazione della struttura del contratto di lavoro per il settore automotive. Lo scopo è quello di permettere di lavorare  meglio e, soprattutto, in modo più  adeguato alla realtà di un mercato che è cambiato profondamente e che presenta comportamenti e richieste diversi da parte della clientela.

UGL-Unione Generale del Lavoro è la controparte sindacale che ha discusso con Federmobilità – la Federazione del settore di CFC di cui AsConAuto fa parte – la negoziazione del contratto.  Consulenti esperti hanno curato definizione e stesura del documento, mentre esponenti della rete associativa hanno rappresentato la parte imprenditoriale e i presidenti dei consorzi dell’Associazione hanno sostenuto il progetto. Dal lavoro comune e complesso si è arrivati a formulare un contratto ad hoc: una vera pietra miliare che ridisegna un sistema retributivo e premiante alla luce delle nuove necessità del mercato. Una formula innovativa in grado di conciliare tutti gli interessi delle parti.

Dinamicità e condivisione

Nel rapporto con CFC già Confimea e nel confronto con il Sindacato UGL-Unione Generale del Lavoro, l’impegno si è concentrato non tanto sul come creare risparmio sul costo del lavoro dipendente, ma su come conferirgli dinamicità e condivisione.

Un passaggio necessario per un capitolo che pesa intorno al 10% sul fatturato della concessionaria. Dove, se costituisce solo il 4 per cento o il 5% della spesa nel bilancio della parte vendita, può rappresentare fino al 70% del capitolo “spesa” nel bilancio del post-vendita (fonte: stima AsConAuto).

“La volontà di  lavorare per creare un contratto specifico, per dare valutazione al merito, verificare i risultati, incentivare e adottare un sistema provviggionale, con una specificità di attenzione sugli orari in vigore nelle concessionarie e un maggior utilizzo di strumenti detassati, quali benefit o altri in ambito assicurativo, sanitario e previdenziale, ha fatto da volano – osserva il presidente di AsConAuto, Guidi – per chiudere il percorso  di lavoro avviato dall’Associazione in tempi brevi”.

La promessa di avere un contratto ad hoc, infatti, fatta dal presidente dell’Associazione nel 2015 durante l’Automotive DealerDay, a Verona, diviene da quest’anno una concreta opportunità per tutto il settore automotive e non soltanto per gli aderenti al sistema AsConAuto.

AsConAuto rappresenta gli interessi del mondo Automotive, all’interno di CFC-Confimea e può così accedere ai fondi e finanziare progetti attraverso FondItalia, cioè il Fondo Paritetico Interprofessionale Nazionale per la Formazione Continua promosso da CFC-Confimea. Questa modalità permette all’Associazione di gestire in prima persona i servizi associativi e sindacali, finora affidati in outsourcing e di avere accesso alla formazione, utile per sostenere i concessionari attraverso i finanziamenti derivanti dall’utilizzo dello 0,30% dei cedolini dei dipendenti.

Il gruppo di lavoro che ha seguito l’elaborazione del nuovo contratto ha prodotto una definizione specifica dei ruoli del personale che opera all’interno di una concessionaria o di un service, personale che è stato inquadrato in 7 livelli. Specifiche mancanti in precedenza in quanto i contratti utilizzati nell’automotive erano quelli, più generalisti, in vigore nel commercio o nella industria.

Fino a oggi, in qualsiasi tipologia di contratto in uso nel settore, la definizione del ruolo del personale in funzione degli incarichi non sempre è possibile, come ad esempio, per le attività di call center all’interno di una concessionaria. Invece, nel nuovo contratto elaborato e dedicato all’automotive, è inserito un Allegato descrittivo che si rifà alla esperienza maturata nei call center: si è trovata così una soluzione normativa coerente con la nuova realtà del lavoro, da sviluppare ora e nel futuro.

Il nuovo contratto prende atto anche della specificità degli orari collegati al lavoro in concessionaria e consente di recuperare, a livello della concessionaria, una più diretta programmazione della flessibilità oraria.

Responsabilità e incentivazione

Responsabilità e incentivazione sono importanti pilastri del nuovo contratto specifico per il comparto automotive dove, garantendo la tutela dei diritti acquisiti, sono collegati al raggiungimento di obiettivi e di target di vendita, con un peso diversificato delle provvigioni e della parte variabile all’interno della retribuzione.

Nell’ambito della formazione e della incentivazione si è offerta la possibilità di ampliare la tipologia dei costi che concessionari e service sostengono per la formazione del personale, lasciando un maggior spazio di manovra all’interno delle aziende a incentivazioni e benefit.

Nella definizione del contratto ad hoc si è anche prevista la tipologia del salario di ingresso, per quelle figure neo assunte che devono essere formate. Ma si è andati oltre, prevedendo come offrire a chi sceglierà di usare il nuovo contratto di lavoro, una consulenza dedicata che illustri come si possa utilizzare al meglio il nuovo contratto, non soltanto per i nuovi assunti, ma per il personale già in forza all’azienda, che, attraverso correttivi dedicati, mantiene tutele e condizioni già in essere nel momento che un concessionario dichiari di volere adottare il nuovo contratto dedicato.

Promozione della vendita di ricambi originali

AsConAuto, in via prioritaria, continua a incentivare l’attività di promozione della vendita di ricambi originali, a ottimizzare il progetto associativo, a potenziare il numero dei consorzi attivi nella rete, a sostenere la cultura del post vendita, a studiare nuove sfide.  Recenti ipotesi di ristrutturazione di alcune reti di concessionari, infatti, inducono ad approfondire il progetto di magazzini di prossimità delle varie concessionarie.

Nell’intento di supportare con un maggiore vigore operativo, oltre che di elaborazione, nuovi progetti così come quelli consolidati, si è scelto di dare uno sviluppo separato alle nuove sfide costituendo nel 2016 una nuova Associazione: Ascodealer proprio per dare servizi dedicati alle aziende del settore automotive, in modo da riuscire a incidere su regole e costi che riguardano le aziende del comparto, a integrazione del ruolo di Federauto. (sito ufficiale)

[Photo by Silvio De Rossi – Stylology.it]

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