Quando mi sono trovata di fronte a Orion Anthony , mente e designer di NORTHERN LIGHTS, sono rimasta colpita dallo scoprire che questo uomo sportivo, dai capelli nero corvino e dal fisico atletico sfiorasse i cinquant’anni.
Eh sì, perché sia l’occhio brillante che la pelle quasi senza rughe fanno pensare ad un uomo di almeno dieci anni di meno. Che il segreto di questo aspetto così giovane risieda nel vivere nel freddo delle montagne canadesi totalmente immersi nella natura?
Ciao Anthony, ci racconti quando è nato Northern Lights?
“Ciao Ilaria, il brand entra nel suo terzo anno di attività ma l’idea è nata nel 2009, quando lasciai Los Angeles – dove lavoravo nel mondo del fashion disegnando e producendo jeans che molte star acquistavano – e decisi di trasferirmi in Canada. Northern Lights è nato come espressione del mio ritorno nelle montagne e gli occhiali raccontano la storia di questi posti”.
Perché hai preso la decisione di vivere lì?
“Perché adoro la neve, la bella neve, e la montagna è il luogo dove mi sento bene, dove mi sento al meglio e quando sto bene riesco a creare meglio. Il mio processo creativo ha bisogno di spontaneità, sentimento e naturalezza e la montagna mi dona tutto questo. Inoltre adoro guidare la mia snowmoto: ho preso una moto del 1979 e al posto delle ruote ho applicato delle lamine da neve così mi posso muovere sulle montagne come fosse una motoslitta”.
La snowmoto può essere presa come emblema di Northern Lights.
“Sì, perché con il brand il mio proposito è prendere qualcosa di vintage e trasformarlo in qualcosa di nuovo, indossabile al giorno d’oggi. Le mie collezioni sono ispirate al mondo della montagna e dell’alpinismo”.
Dove hai preso il nome “Northern Lights”?
“Il nome parla dell’origine del brand. Vivo in un luogo dove è possibile vedere l’aurora boreale e una sera mi trovavo fuori a pensare al nome ed eccola che la vedo, l’aurora boreale! Per me è stata un’illuminazione”.
Northern Lights è il mondo vintage riproposto in chiave moderna.
“Sì, prendo ispirazione dal passato proponendolo in chiave moderna. Sto ricreando il design vintage in qualcosa di nuovo e contemporaneo ma non copio assolutamente dal passato, lo reinvento. Una delle mie collezioni è ispirata dagli occhiali utilizzati nella seconda guerra mondiale dagli aviatori americani: essi non sono indossabili in questa epoca così io offro la mia interpretazione di quella che per me è un’ispirazione”.
Chi compra Northern Lights?
“Per farla breve chi ama la montagna ma non vuole rinunciare al proprio stile e ad un look cosmopolita. Gli occhiali sono un’espressione di un sentire, per me il prodotto è secondario; desidero che chi indossa Norther Lights abbia la sensazione di andare in montagna”.
Parlaci dei materiali e delle linee.
“Io sono cresciuto in una famiglia di architetti e per me è quindi molto importante l’estetica, per questo curo con particolare attenzione le proporzioni, le linee e gli angoli. Per quanto riguarda i materiali utilizzo per lo più acciaio con inserti di vera pelle ai lati per offrire morbidezza a contatto con il viso. Le lenti sono di un qualità ottica molto alta”.
Prima di salutarci, Anthony tende a sottolineare come il suo brand, nonostante sia da due anni sul mercato, abbia già conosciuto numerosi casi di copiatura ma lui non è preoccupato anzi, mi dice che ciò significa che il suo messaggio è arrivato e quindi è riuscito nel suo intento. E se le copie rimangono soltanto copie senza una vera anima, l’originale porta in sé un cuore che è espressione di una creatività potenzialmente infinita.
LEGGI ANCHE:
FAKBYFAK: innamorati del concetto, non del nome.
Tutte le interviste di Stylology.it al Mido 2017.