Tutto pronto per Isola Design District, progetto di marketing territoriale patrocinato dal Comune di Milano. Dal 4 al 9 aprile i protagonisti saranno artigiani, designer di giovane età e marchi emergenti. Tutti coinvolti, insieme alle attività commerciali del quartiere meneghino, per esaltare il patrimonio artistico e storico dell’area.
Isola Design District
Non mancano i nomi famosi, come Kensaku Oshiro, che esporrà nel suo nuovo studio in via della Pergola la sedia realizzata per il rinomatissimo ristorante Keisuke Matsushima Nice, in cui lavora l’omonimo chef pluristellato. Il Giappone vedrà pure la presenza dei designer Tomova Tabuchi e Tomoyuki Sakakida, con prodotti realizzati per e’interiors, azienda di contract con sede principale a Tokyo.
L’Europa terrà alta la bandiera con l’Olanda. Allo Spazio O’, Dutch Invertuals ospiterà Harvest, progetto costituito da lavori creati appositamente per il Fuorisalone. Dieci i designer che interverranno, esplorando fattori estetici e complessità di un mondo in transizione. Questo rappresenteranno gli artisti, con scenari tutti differenti e ambientazione futuristica.
Work Concept
Si guarda anche al sociale, con Social Label, iniziativa che @Studio Boot e C-mone presentano da Crud; work concept dedicato a persone che non lavorano, pensato per coinvolgere designer, aziende impegnate nel sociale e organizzazioni sanitarie e governative. Verranno invitati altri soggetti a partecipare per colmare la distanza di alcuni di noi dal mondo del lavoro. Le aziende potranno entrare in contatto con designer e prodotti di alta qualità, diffondendo allo stesso tempo valori socialmente utili.
Designer
A Frida Isola. Source organizza una mostra dal tema: Obstacles and Solutions, curata da Valia Barriello. Una riflessione sui problemi che i progettisti devono affrontare mentre realizzano i loro prodotti. Ci saranno opere di designer ancora poco conosciuti al fianco di chi invece ha già un nome, come Paolo Ulian, Lorenzo Damiani, Donata Paruccini, Carlo Contin, Federico Angi, Francesco Faccin, Massimo Barbierato.
Altri designer giovani e rampanti alla seconda edizione di Milan Design Market, nello studio fotografico Gianni Rizzotti. In un loft di 400 metri quadrati, in via Pastrengo, ci saranno 35 designer provenienti da tutto il mondo, un robot a sei assi, che è il progetto di ricerca e sviluppo di Caracol Design Studio, insieme a We Make.
Il robot produrrà oggetti con la stampante 3D durante tutto l’arco della settimana. Imperdibili le lampade tedesche Junit dell’azienda Schneid Lightning & Furniture, che ha ricevuto il German Design Award. Così come Patrick Palcic che, grazie al suo atomizzatore Odor per imbrem e con l’orologio Copper Clock, porterà i visitatori dentro un’esperienza olfattiva unica al mondo.
Lighted
E ancora: Lighted, installazione di lampade di cemento di Zup Design, progettate da Marco Williams Fagioli, Compasso d’oro ADI 2016. All’ex Galleria Ostrakon troveranno posto Haigo e gli otto designer di Svezia, Belgio, Danimarca, Norvegia, Israele e Finlandia. Con loro, pure un collettivo universitario. Saranno visitabili complementi d’arredo di ispirazione nordica e giapponese.
Al DotBox di via Confalonieri 11, l’iraniana Sogand Nobahar esporrà la capsule collection My City, pezzi unici che rappresentano elementi della sua città, utilizzabili giornalmente. Coinvolti molti artigiani locali, come Pietro Algranti, che aprirà lo studio via Pepe, dove realizza arredi partendo da materiali riciclati come legno, ferro, rame e alluminio.
Il quartiere Isola sarà totalmente coinvolto, con altri artigiani che realizzeranno totem informativi, da distribuire lungo le vie principali con mappe e guide. Molte attività commerciali ospiteranno installazioni ed esposizioni. Un esempio? Il ristorante Capra e Cavoli Milano ospiterà il progetto Tatuare gli spazi – La nuova decorazione nell’interior design.
Ecologia
Non mancherà l’ecologia, con l’installazione di Offfi Milano Isola nel laboratorio botanico di via Carmagnola, o il Suspended Garden di Bici&Radici al Milan Design Market. E ancora: il progetto @Green Island, con tre tappe alla ricerca delle sculture vegetali di Emilio Faro. dalle vetrine di Tiger nella stazione di Porta Garibaldi, passando per l’Algranti Lab, fino ad arrivare allo showroom di eco-arredamento Riva Viva, dove verrà esposta un’inedita installazione dal nome Botanik.
Il distretto vedrà pure la partecipazione degli studenti in collaborazione con il Politecnico di Milano – Scuola di Design. Promuoverà il concorso Isola Is, per studenti universitari e neolaureati, che dovranno sviluppare un progetto di elementi segnalatori che migliorino la percezione del quartiere e l’orientamento in esso.
Chiudiamo con gli eventi e i workshop organizzati durante la settimana. A Yoroom, in via Pastrengo, giovedì 6 aprile lo studio creativo Superficial Studio darà vita a un talk per parlare della cultura dei concorsi in Italia e all’estero. Parleranno progettisti e aziende, raccontando le rispettive esperienze sul tema dei contest progettuali che hanno lasciato un segno.
Più di 50 le location del circuito, identificate da bandiere realizzate da Tele e Visioni, startup di Isola, sponsor del progetto, che basa la sua attività sulla lavorazione di tessuti di alta qualità, che vengono stampati digitalmente con una gamma infinita di colori e pattern.
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