Quanto è già stato detto, scritto, visto e sentito sull’Alfa Romeo Stelvio? Mai abbastanza, perché qui siamo in presenza di una vera gran macchina. E al salone di Ginevra 2017 viene esposta l’intera gamma di questo modello, il primo SUV nella storia del biscione.
Alfa Romeo Stelvio
Che l’interesse del pubblico sia intenso lo dimostrano per esempio due numeri: circa 25.000 visitatori e 6.000 test drive prenotati nei concessionari italiani nel recente weekend di porte aperte.
Gli ordini sono già aperti da diverse settimane ma il salone di Ginevra costituisce la prima occasione per vedere riunita nello stesso luogo l’intera gamma della Stelvio. Perché a Los Angeles lo scorso novembre si era vista solo la Quadrifoglio, mentre nei concessionari alla fine di febbraio ci si è concentrati sulla First Edition.
Allora riepiloghiamo le versioni di quella che certamente può recitare il ruolo di star assoluta del salone.
First Edition
Cominciamo dalla First Edition. Ha una motorizzazione 2.0 turbo a benzina configurata nella potenza di ben 280 cavalli, una vera Alfa in tutto e per tutto, nonostante la carrozzeria inedita. Il propulsore è mutuato dalla Giulia Veloce.
Diesel
Passiamo ai diesel, i quali avranno il compito fondamentale di macinare le vendite maggiori. Ce ne sono due, entrambi in allestimento Super, provvisti del motore 2.2, sempre a quattro cilindri. Quello attualmente ordinabile ha la potenza di 210 cavalli, va come un orologio e ha una coppia formidabile.
Si potrà poi vedere una versione che in Italia arriverà fra un paio di mesi, quella con potenza di 180 cavalli. Per tutte e tre c’è il cambio automatico ad 8 marce, insieme naturalmente alla trazione integrale Q4. Fra poco entrerà in gamma anche una versione del 2.0 a benzina da 200 cavalli.
Alfa Romeo Stelvio Quadrifoglio
Lo stand di Ginevra si completa col nonplusultra: l’Alfa Romeo Stelvio Quadrifoglio, animata dall’incredibile V6 2.9 biturbo da 510 cavalli che ne fa il SUV più potente in assoluto del segmento D; per andare oltre si deve andare nei segmenti superiori, che hanno dimensioni maggiori e prezzi che difficilmente questo modello andrà ad avvicinare.
Certamente non è la potenza l’unico elemento di valutazione in un SUV, benché molto importante. La Stelvio ha comunque parecchie altre frecce al suo arco che conducono tutte verso un denominatore comune: la sportività.
Perché Stelvio è Alfa Romeo e Alfa significa vero piacere di guida. Prima ancora che le qualità tecniche, è il design a comunicare tali doti. Intanto la compattezza: lunghezza di 468 cm, solo 167 di altezza e invece ben 216 di larghezza. Proporzioni che consentono agilità, stabilità ed efficienza aerodinamica, relativamente al tipo di carrozzeria.
Look da vera sportiva
Poi il look è indubbiamente da vera sportiva, a cominciare dall’anteriore dove domina il celebre trilobo (scudetto e prese d’aria orizzontali ai lati), insieme ai fari che somigliano a quelli della Giulia ma non sono proprio uguali. La firma luminosa dei Led regala un marchio riconoscibile mentre lo si guarda arrivare dallo specchietto retrovisore. Il profilo è assolutamente dinamico, la coda bella cattiva ma senza quelle asperità nordiche.
C’è molto altro ancora. Soprattutto, la Stelvio privilegia il guidatore, non gli rompe le scatole con mille gadget buoni solo per chi scambia l’automobile per uno smartphone. C’è tutto ma non è invasivo. Lo spazio è eccellente anche dietro. Tenuta di strada e comportamento stradale? E’ una vera Alfa Romeo, non serve aggiungere altro.
Finalmente ci incontriamo. È la prima volta… non sarà l’ultima. Promesso. 😎 #Stelvio @AlfaRomeoIT #GenevaMotorShow pic.twitter.com/G6yJFVsXR4
— Silvio De Rossi (@silvioderossi) 8 marzo 2017