La Infiniti QX50 Concept, presentata ufficialmente al Salone di Detroit 2017, non solo anticipa molto da vicino il modello di produzione dalla quale deriverà direttamente ma anche lo stile di design generale che accomunerà i prossimi SUV progettati dalla casa giapponese. Il prototipo mostrato al NAIAS a sua volta s’ispira ad un altro concept, il recentissimo QX Sport Inspiration che ha esordito lo scorso ottobre a Parigi.
Infiniti QX50 Concept al NAIAS 2017
Design, innanzitutto. L’elemento che più cattura l’attenzione si trova sul frontale ed è l’ormai celebre calandra con griglia a doppio arco. Da qui parte tutto il resto. Il cofano, dalla forma a conchiglia, fa da punto di partenza di una linea accentuata che attraversa l’intero profilo della vettura.
Tale elemento ottiene due risultati estetici: aumenta l’effetto imponente dell’auto e la fa anche apparire più lunga. La sezione laterale evidenzia un carattere massiccio, obbligatorio per un SUV, però senza esagerare nell’aggressività, perché le auto di Infiniti devono essere ed effettivamente sono soprattutto eleganti. Arriviamo alla coda, dove troviamo un altro elemento nuovo rispetto ai modelli precedenti. Il bordo del montante posteriore, il cui taglio ricorda una mezzaluna, è più accentuato e questo aumenta l’impressione di lunghezza del tetto.
Interni di lusso
Gli interni sono tipici di un modello di lusso. Per la QX50 Concept i designer della Infiniti hanno giocato in particolare sulle combinazioni dei materiali. Soprattutto per quanto riguarda le pelli: troviamo vera pelle, semi-anilina e Nubuck. Anche l’accostamento dei colori ricopre un ruolo importante. Infatti la parte superiore dell’abitacolo mostra un inserto in pelle marrone, abbinato al bianco di sedili, pannello inferiore e portiere; in mezzo c’è una striscia blu in Nubuck.
Va sottolineata la perizia artigianale con cui sono stati preparati i rivestimenti, al punto che Infiniti ha chiesto un brevetto per la particolare tecnica usata per le cuciture della pelle. I rivestimenti dell’abitacolo sono completati da inserti in vero legno di frassino a pori aperti, trattato per mantenere inalterate nel tempo le proprie caratteristiche.
Motore
Tuttavia, per quanto fondamentale, il design non può essere l’unico elemento di forza di un’auto, nemmeno se è di lusso, anzi soprattutto in questo caso. Quindi la Infiniti QX50 Concept anticipa anche una novità tecnica molto interessante. Infatti monta il primo motore turbo a benzina con rapporto di compressione variabile. Ha quattro cilindri, cubatura due litri. Il suo nome è VC-Turbo (la sigla ovviamente sta per Variable Compression).
Cosa significa compressione variabile? In un motore a scoppio il rapporto di compressione indica il rapporto tra il volume della camera di combustione misurato quando il pistone è al fondo della sua corsa e quello esistente quando si trova nel punto più alto. E’ un valore fondamentale per stabilire la miscela aria/benzina. Generalmente tale rapporto non è modificabile. Negli anni ’90 sono apparsi invece motori in cui era possibile alterare questo valore, in particolare i motori a due tempi delle moto. Anche la Saab ha compiuto esperimenti in tal senso.
Variare il rapporto di compressione significa poter modificare la quantità di benzina iniettata nel cilindro a seconda delle diverse esigenze. In questo modo migliora l’efficienza dei consumi, perché in ogni momento viene usata solo la quantità di benzina effettivamente necessaria.
Il gruppo Nissan, proprietario del marchio Infiniti, la scorsa estate è stato il primo a presentare un motore turbo a benzina che adottasse questa tecnica. Gli ingegneri giapponesi ritengono che il VC-Turbo consenta un risparmio del 27% nei consumi rispetto ad un motore V6 di pari potenza. La sua produzione verrà avviata nel 2018.
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