Il nostro viaggio #Giuliabeats è terminato. Un lungo viaggio che ci ha portato dal Museo Storico dell’Alfa Romeo fino a Modena, dove si trova la nuova sede del marchio italiano (e dove è nato il progetto della nuova auto). Un viaggio a bordo della nuova Alfa Romeo Giulia, che abbiamo raccontato su Facebook, Twitter e Instagram con foto, post e uno Speciale Video.
Chiudiamo oggi con questa clip che ripercorre i chilometri fatti e ringrazia virtualmente i blogger che ci hanno accompagnato in questa splendida avventura. I punti chiave del nostro progetto raccontano perfettamente il nuovo gioiello di casa Alfa Romeo: tradizione, bellezza, forza e design. (Ripercorri #Giuliabeats guardando i video con Roberta Castrichella, Elisa Bellino, Andrea Schiavina e Raffaele Romeo Arena)
#Giuliabeats: nuova Alfa Romeo Giulia
Ma andiamo più a fondo. Analizziamo il momento d’oro della nuova Giulia. L’Alfa Romeo Giulia sta penetrando nel mercato europeo. I primi dati sulle vendite in Europa alla fine di novembre dicono che il marchio Alfa in questi undici mesi è salito del 14,3% a livello continentale rispetto al 2015.
E’ proprio l’effetto Giulia l’artefice di questo balzo sostenuto. Il modello che ha riportato la casa del biscione sulla carta geografica delle berline medio-grandi premium non è ancora entrato nelle top ten della categoria, poiché è nei concessionari solo da maggio. Tuttavia ha ingranato la marcia giusta, infatti a novembre le sue vendite sono salite del 25% rispetto ad ottobre.
Ancora più importante è il fatto che allo stabilimento di Cassino, dove la Giulia viene costruita, la produzione sta ora aumentando i ritmi. E’ recente la notizia di un piano d’inserimento di altri 1.800 lavoratori entro il 2018, naturalmente anche per il SUV Stelvio, che rivestirà un peso primario, forse anche superiore a quello della berlina. Entro febbraio tutti gli attuali 4.300 dipendenti verranno riassorbiti dai recenti contratti di solidarietà.
Un’altra data chiave sarà il 17 gennaio. Nel pieno del salone di Detroit partirà la commercializzazione dell’intera gamma Giulia sul mercato nordamericano, la vera chiave della scommessa Alfa Romeo. Invece a marzo, dopo Ginevra, si apriranno gli ordini per la Stelvio.
Tradizione
Oltre a tutti questi fatti concreti aggiungiamone anche uno suggestivo, legato alla tradizione. Infatti a metà dicembre sono stati consegnati due esemplari di Giulia Veloce alla Polizia di Stato. Insieme alla Quadrifoglio assegnata qualche mese fa ai Carabinieri, il cerchio ora si chiude.
Perché fin dalla ricostruzione dopo la seconda guerra mondiale, le forze dell’ordine italiane hanno sempre avuto in dotazione le migliori berline Alfa Romeo. Le pantere della Polizia, le gazzelle dei Carabinieri o i grifoni della Guardia di Finanza non avrebbero lo stesso significato senza un biscione al loro fianco.
Al di là dei dettagli di costume, può la nuova Giulia effettivamente compiere la sua difficile missione, cioè rilanciare il marchio Alfa? E’ in grado questo modello di sottrarre significative quote di mercato ad una concorrenza formidabile, in particolare (ma non solo) tedesca? Soprattutto, saprà farlo anche fuori dall’Italia? Se osserviamo le caratteristiche tecniche della vettura, la risposta è certamente positiva.
Alla Giulia non manca niente
Al di là della Quadrifoglio, sublime ma solo una show car, la serie normale possiede tutte le carte giuste: design affascinante, motori potenti, soluzioni meccaniche sofisticate, interni raffinati, equipaggiamenti in linea con la concorrenza. Le numerose prove effettuate dalla stampa di tutto il mondo sono concordi nel definire il comportamento stradale della nuova Giulia all’altezza della sua tradizione e delle aspettative che gravano su tale modello.
Anche i prezzi sono in linea con quanto propongono le marche avversarie. Nessuno regala niente, tanto meno nella categoria premium, alla quale la vettura italiana appartiene di diritto. Se l’apparato produttivo e la rete vendita riusciranno ad accompagnare la domanda senza ritardi, se il marketing userà i messaggi giusti per convincere i potenziali clienti che la Giulia 2016 è un’Alfa Romeo dello stesso livello di quelle che hanno costruito la leggenda di questa casa, se l’affidabilità si mostrerà in linea con le aspettative, allora il celebre scudetto potrà ritrovare la brillantezza che gli compete.
[Photo by Andrea Schiavina – Stylology.it]