Un carattere tipografico ad alta leggibilità, per permettere a chiunque di poter usufruire di uno dei piaceri della vita senza troppi sforzi: leggere. EasyReading è questo ma anche molto altro. (sito ufficiale)
Dietro la creazione di quello che può sembrare un semplice font tipografico c’è molto di più. C’è uno studio, una preparazione, un cercare di venire incontro e risolvere i problemi della gente normodotata ma anche e soprattutto di chi ha problemi di dislessia.
Abbiamo avuto il piacere di intervistare Federico Alfonsetti, il creatore del font e colui che, assieme a Enzo Bartolone e Nino Truglio, ha dato i natali a questo nuovo prodotto il cui obiettivo è migliorare la vita di tutti. Li abbiamo incontrati a margine della conferenza stampa di presentazione del progetto espositivo milanese che celebra il 90° compleanno di Arnaldo Pomodoro.
Siamo a Palazzo Reale, mostra Arnaldo Pomodoro. Cosa c’entra EasyReading?
“La domanda è lecita e la risposta è molto semplice: la comunicazione visiva, anche all’interno delle mostre, passa principalmente attraverso la parola scritta. Il carattere con cui la comunicazione è scritta risulta dunque fondamentale, perché deve essere accessibile a tutti. Motivo per il quale, per la prima volta, un carattere tipografico diventa partner di una mostra d’arte”.
EasyReading è un font che serve per leggere, perché la lettura non è una fatica…
“Leggere non deve diventare, una fatica. EasyReading è un font intanto dedicato e studiato appositamente per affrontare alcune problematiche di lettura per i dislessici; inoltre è stato realizzato seguendo la metodologia del “design for all” e le indicazioni che ci ha lasciato Bruno Munari, grande designer italiano, utilizzando la creatività della logica. Non più l’estetica in primo piano, ma una risposta ad una domanda precisa, l’alta leggibilità”.
E’ corretto dire che EasyReading è un carattere “normale” ma che proprio nella sua normalità trova il suo valore aggiunto?
“Certamente. Abbiamo avuto persone che, interessandosi a EasyReading, hanno voluto effettuare delle ricerche scientifiche; e queste certificano che il nostro font è uno strumento compensativo per i lettori con dislessia; e che, nel contempo, offre alta leggibilità ed è agevolante per tutte le categorie di lettori. Questo è proprio il risultato della realizzazione di tutto un percorso attraverso l’approccio del “design for all””.
Avete avuto riscontri dal punto di vista dell’editoria?
“Abbiamo editori, in particolare di scolastica, che hanno utilizzato il font nei libri di testo. Questo perché la dislessia la si ricollega molto ai ragazzini. E il motivo è presto detto: l’essere dislessici lo si scopre quando si inizia a leggere. E questo avviene nei primi anni di scuola. Pensiamo però che la dislessia non sia una difficoltà sorta negli ultimi anni. È congenita, tanto è vero che non è una malattia legata alla conformazione del sistema nervoso. Chissà quanti dislessici, nel passato, hanno dovuto impiegare per studiare il doppio o il triplo del tempo di un normo lettore per raggiungere, poi, gli stessi obiettivi”.
E le istituzioni, hanno mostrato interesse per EasyReading?
“Abbiamo presentato il progetto del font al Ministero dell’innovazione, il quale ci ha concesso incentivi per sviluppare il programma; quindi, almeno per questa volta, possiamo dire che anche il Governo è stato presente in questo tentativo di lavoro innovativo”.
Cinque anni di progettazione, il terzo di vita di EasyReading: per il futuro cosa dobbiamo aspettarci?
“Noi stiamo cercando di dialogare con diversi attori sia in Italia, sia all’estero. Un font può avere tutti gli utilizzi possibili e immaginabili: dal biglietto del tram fino ai i piloti di jet con le informazioni proiettate sul visore del casco. Quindi gli spazi su dove poter agire sono molto ampi; stiamo cercando di raggiungere clienti sul mercato internazionale”.
In una parola, come possiamo definire EasyReading?
“A noi piace definirlo un font democratico. Parola molto utilizzata, spesso anche a proposito. Ma riteniamo che il poter leggere, il poter formare la propria cultura, il proprio sapere, sia un diritto di tutti. E dunque EasyReading, che agevola la lettura di tutti, è democratico proprio in questo senso”.
[Photo di copertina by ufficio stampa EasyReading – Altre foto by Stylology.it]