Nella storica data del 23 novembre 1992 Ibm presenta il primo smartphone, dispositivo in grado di eseguire diverse funzioni quali spedire e ricevere mail e fax, aggiungere contatti, gestire file attraverso un vero e proprio file manager. Il telefonino si trasforma per sempre. Ci sono pure la calcolatrice, il blocco notte e alcuni giochi. Per gestire il tutto, si usa un pennino, da muovere direttamente sullo schermo touchscreen.
Il primo smartphone della storia
Il primo Simon Personal Communicator viene presentato al Comdex di Las Vegas, una delle fiere informatiche più importanti fino al 2005. Si tratta in pratica di un telefono cellulare con funzioni di palmare. Nessuno ancora lo chiamava smartphone all’epoca, ma successivamente il Simon venne riconosciuto come il primo cellulare intelligente della storia. (qui potete approfondire su Wikipedia)
Il progetto Ibm diventerà commerciale grazie alla BellSouth, un’azienda di Atlanta che ci mise due anni per portare nei negozi il Simon, a un prezzo di novecento dollari.
Dopo sei mesi, e dopo averne venduto cinquantamila unità, il prodotto andò esaurendosi e il prezzo scese fino a seicento dollari. Le sue caratteristiche principali erano il display in bianco e nero, una risoluzione 160×293 pixel, 1 MB di Ram e una batteria che si scaricava troppo velocemente a causa dell’alto consumo di energia per il funzionamento.
Se agli occhi di oggi queste caratteristiche appaiono irrisorie, nel 1994 questa era senz’altro un’enorme innovazione tecnologica, destinata a cambiare per sempre la storia della telefonia mondiale e non soltanto di quest’ultima.
Curiosità
Una piccola curiosità: Il primo videogioco installato su un telefono fu Scramble, o gioco del quindici. Le applicazioni principali presenti erano un calendario, una rubrica, un orologio mondiale. Oltre a quelli già citati. Come porte aveva una PCMCIA, che permetteva la connessione input e output. L’antenna era esterna.
[Photo free by Pixabay]