Prima di scrivere questo post devo fare una premessa fondamentale. Sono anche io, come molti, un mobile addicted, una di quelle persone che (quando non dormo) controlla il proprio smartphone ogni 10 minuti (spesso più di frequente) per verificare la presenza di eventuali notifiche, per guardare l’orario, senza motivo molte volte.
NoPhone Air: rivoluzione o provocazione
Non voglio assolutamente criticare chi utilizza lo smartphone in maniera professionale o chi ci sta “incollato” per motivi di produttività, ma semplicemente raccontare un’idea che trovo concettualmente fantastica, se contrapposta alle decine di compagnie che ogni giorno presentano lo smartphone da avere assolutamente, il super mega top gamma. L’idea è molto semplice: anziché un iPhone (o qualsiasi altro smartphone), restituiamo a noi stessi le interazioni con il mondo reale, comprando un NoPhone Air.
Il tutto è un luogo comune, ma in fondo dietro a tutti i luoghi comuni c’è un fondo di verità. Altro fattore da tenere in considerazione, portato all’estremo, ogni comportamento è sbagliato. E, nella vita di tutti i giorni, mi capita spesso di vedere persone (per esempio e soprattutto giovani, ma non solo) gruppi seduti al bar a bere una birra nel silenzio dei volti chini ognuno sul proprio display.
È ovvio che poi questa non è la norma, e ci mancherebbe altro, ma sono situazioni che in ogni caso mi fanno molto riflettere, e pensare che se, io per primo, lasciassimo di più il telefono in tasca, non sarebbe male. Anzi.
Smanettoni e analfabeti digitali
Dall’altra parte ci sono quelli che non sempre cazzeggiano quando hanno lo smartphone in mano. Non sempre, ma a volte sì. Quelli che quando vanno a comprare il dispositivo sanno già anche i trucchetti per farlo funzionare al meglio, oltre alle caratteristiche che sarebbe utile conoscessero e scegliessero meglio tutti.
Insomma, sto parlando degli smanettoni, un altro gruppo di utenti che tendono ad utilizzare molto gli smartphone, conoscono le (probabili) specifiche dei dispositivi in uscita, e non vedono l’ora esca il nuovo dispositivo per comprarlo anche solo per una determinata caratteristica (vedi la doppia fotocamera, per esempio, che è in grande diffusione).
Anche questo tipo di persone, come le precedenti, e tra le quali rientro anche io – di nuovo – passano parecchio tempo davanti allo schermo dello smartphone. Qualche settimana fa è uscito il nuovo iPhone 7 (affiancato da iPhone 7 Plus con, appunto, la doppia fotocamera), ed è partita la corsa all’acquisto.
Se però siete come me tra le tipologie di utente descritte in precedenza, dovreste considerare, anziché di acquistare un iPhone, di acquistare un NoPhone. Il nome completo è in realtà NoPhone Air, e si tratta di un dispositivo che in realtà non è un dispositivo. L’idea è di un “non smartphone”, sostanzialmente un pezzo di plastica che ricordi a tutti noi di riprenderci le interazioni con il mondo reale, anziché dare troppa attenzione al “virtuale”, nonostante questo possa essere considerato in diversi casi come un’estensione del nostro corpo fisico e delle relazioni, appunto, reali.
NoPhone: il “non” telefono
Il telefono meno avanzato di sempre. Niente schermo, niente batteria, niente telefono. Resistente alle cadute nel water. 0 MP, 0 GB di memoria, 0% telefono. Cosa è, insomma, che andiamo a comprare? Il niente. Per 12 dollari puoi comprare un pezzo di plastica e ricordarti che lo smartphone (e per diretto collegamento tutto il mondo sociale, virtuale, tecnologico) non è tutto, anzi, c’è un sacco di roba bella da fare e vedere.
È paradossale ma può essere un modo molto simpatico per regalare a qualcuno che ha sempre lo smartphone in mano un momento di riflessione, un attimo per pensare a come restituire a lui e a noi più in generale le interazioni con il mondo reale che ci circonda, lasciando la tecnologia al compito per cui è concepita, facilitare le nostre operazioni, ma non essere presente in tutte con una grande pervasività.
Se volete comprarlo o regalarlo a un amico vi basta andare sul sito ufficiale.
[Photo www.thenophone.com]