Mercoledì 13 novembre 1940, nei cinema americani viene proiettato per la prima volta Fantasia, lungometraggio firmato Walt Disney che mette insieme il cartone animato e la grande musica di tutti i tempi. Un evento mediatico, diremmo oggi, accompagnato da pubblicazioni speciali curate dallo stesso Disney e che oggi sono rarità per i collezionisti.
Fantasia: un classico Walt Disney
Si tratta del terzo classico Disney dopo Biancaneve e Bambi. Prese forma alla fine degli anni Trenta, con l’intento di rilanciare Topolino, che era in crisi di popolarità a causa della concorrenza di Paperino, in grande ascesa di audience e di profitti.
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Per riuscire a recuperare posizioni, ci fu un vero e proprio restyling del personaggio da parte dell’animatore Fred Moore: il viso venne rivisto con l’aggiunta delle pupille, diventando così più espressivo. A quel punto, però, bisognava presentare a tutti il nuovo Topolino.
L’apprendista stregone: il rilancio di Topolino
Nacque dunque l’episodio de L’apprendista stregone: Topolino cercava di fare incantesimi e stregonerie, con risultati catastrofici e comici, grazie al cappello prodigioso rubato di nascosto al mago Yen Sid (che, se letto al contrario, diventa Disney).
Il cortometraggio era completamente muto, la colonna sonora affidata al direttore d’orchestra Leopold Stokowski, che per l’occasione riunì i cento migliori musicisti di Los Angeles. Il progetto si rivelò ben presto troppo dispendioso per un cartone animato.
A quel punto, si scelse la versione ampliata in otto segmenti animati, introdotti da una voce narrante e con sinfonie della musica classica firmate Bach, Caikovskij, Stravinskij e Beethoven. Era nato The Concert Feature, che poi diventò Fantasia.
Per fare in modo che il pubblico potesse gustare le sinfonie, in ogni sala furono installate trenta casse acustiche. L’effetto stereo debuttava per la prima volta al cinema. Il film piacque alla stampa, non così ai musicisti, che non apprezzarono un cartone animato vicino alla grande musica classica.
Incassi molto bassi
Non tutti i cinema poterono essere dotati delle casse e dunque gli incassi per la Walt Disney Productions furono bassi. Si profilò una crisi finanziaria, superata poi grazie al successo di Dumbo, realizzato l’anno dopo con pochi mezzi a disposizione.
Fantasia, però, negli anni è diventato un manifesto della filmografia firmata Disney. Nel 1990 è stato fatto un seguito, che mantiene però solo l’episodio de L’apprendista stregone rispetto al film originale.
CARTONI ANIMATI:
Betty Boop: il cartone animato diventato icona sexy.
Candy Candy: un cartone animato icona di una generazione.