Susan Sarandon, nata il 4 ottobre del 1946 a New York, si impone presto come attrice ma pure come produttrice cinematografica. Il punto più alto della sua carriera è l’Oscar conquistato nel 1996 per la perfetta interpretazione nel film Dead Man Walking – Condannato a morte. Ma in casa sua ci sono pure altri trofei: un Bafta e un Sag Award, tra gli altri.
Ci sono state anche altre candidature all’Oscar per Atlantic City, Usa (1980), Thelma e Louise (1991), L’olio di Lorenzo (1992) e Il Cliente (1994). Ha ottenuto pure otto candidature al Golden Globe e cinque agli Emmy.
Susan Sarandon: gli inizi
Frequentando la Catholic University of America si innamora della recitazione e pure del futuro attore Chris Sarandon, con cui si sposa nel 1968. Pure dopo il divorzio, Susan ha deciso di tenere il cognome come suo pseudonimo. Il 1968 è un anno particolare nella vita dell’attrice: partecipa infatti alla convention del Partito democratico, schierandosi con gli studenti che sono in rivolta contro la società. In Italia, diventa famosa recitando nel film La mortadella di Mario Monicelli, nel 1971.
Ignorata da Hollywood
Hollywood per molti anni la ignora, tanto che Sarandon è costretta a partecipare a film minori per lavorare. Il regista Billy Wilder la vuole però per la sua pellicola Prima Pagina, in cui può duettare con attori di grande calibro come Walter Matthau. La critica non potrà non riammetterla nel gotha delle migliori nel 1975, dopo il cult-movie britannico The Rocky Horror Picture Show.
Le scene di nudo di Pretty Baby
Nel 1978 è la protagonista di Pretty Baby, in cui interpreta una prostituta che cerca di avviare alla stessa carriera la figlia (interpretata da una giovanissima Brooke Shields). Il film fa scandalo per le numerose riprese di nudo completo e di scene di sesso di Susan, che si cerca di far diventare un sex-symbol del cinema americano. Proprio lei, però, si opporrà alle scene in cui si vorrebbe far vedere pure Brooke Shields senza vestiti.
Gli anni Ottanta sono il periodo in cui Sarandon si trasferisce a vivere a Roma. Con Tim Robbins intreccia una relazione che durerà dal 1986 al 2009 (lui ha 12 anni in meno), che le frutterà l’Oscar, visto che a dirigerla è proprio lui in Dead Man Walking.
LEGGI ANCHE:
Gloria Gaynor: la Regina della disco music.
Beyoncé: da bambina prodigio a superstar.