Il 6 ottobre del 1889 è un giorno importante per la Francia e per tutto il mondo: viene inaugurato infatti il Moulin Rouge, tuttora una delle attrazioni turistiche di Parigi. È il simbolo della Belle Epoque, ma in principio è un vecchio mulino sito nella parte alta di Montmartre, nel quartiere di Pigalle, a ispirare le successive trasformazioni.
Moulin Rouge diventa icona
Nel 1870 il mulino diventa il ristorante Moulin de la Galette e viene adibito pure a sala da ballo. Questa caratteristica lo rende unico, al punto che i proprietari dell’Olympia, teatro storico di Parigi, decidono di fare cabaret sullo stesso stile del Moulin de la Galette, a Pigalle. Stiamo parlando di Joseph Oller e Charles Ziedler.
Il Moulin Rouge viene dunque inaugurato in quel mese di ottobre del 1889 e suscita subito scandalo, il che fa crescere ulteriormente la sua popolarità. Vengono eseguiti balli come il can-can, ritenuto licenzioso all’epoca dai benpensanti. Nel Novecento, su questo palco, si sono esibiti i principali interpreti della canzone transalpina, da Edith Piaf a Yves Montand.
Moulin Rouge e l’arte
I balli e il Moulin Rouge ebbero tra gli assidui frequentatori pure il ritrattista Henry de Toulouse-Lautrec, nel 1898. Qui, l’artista trovò molti spunti per le sue opere, facendo ritratti a chi faceva del locale il luogo dove passare la maggior parte delle serate e delle nottate. Tra loro, pure la ballerina Louise Weber, soprannominata La Goulue, ossia la golosa. (sito ufficiale)
Come detto, nel Ventesimo secolo, il Moulin Rouge perde gradatamente la fama di locale licenzioso. Grande spazio venne dato all’operetta, aprendo la strada al successo di Mistinguett, ancora oggi conosciuta come la più grande vedette del locale di Parigi.
Se con la nascita del cinema, il Moulin Rouge parve andare sempre di più nel dimenticatoio, nel secondo dopoguerra riprese vigore, grazie ai divi della musica francese che decisero di venire qui a cantare. Oggi proseguono gli spettacoli di intrattenimento e di danza.