Un crossover ibrido di medie dimensioni e fascia di prezzo? Kia Niro. Altri? Al momento nessuno. La casa coreana lancia una sfida al mercato e propone un prodotto già oggi orientato al modo di vivere la mobilità nel futuro immediatamente prossimo. Questo futuro si chiama alimentazione ibrida, in attesa che la propulsione totalmente elettrica possa diventare una realtà concreta.
Kia Niro: l’abbiamo provata
Esistono altri Suv ibridi sul mercato, ma sono tutti molto grossi e molto costosi. Kia Niro invece si pone esattamente a metà strada. Appartiene al segmento C, quello della Cee’d, per restare in casa. Leggermente più alta e lunga della cugina berlina, leggermente più bassa e corta della Sportage, Suv vero e proprio. La Niro quindi risponde perfettamente alla definizione di crossover. Soprattutto, è ibrida e basta. La Kia Niro è nata per questa propulsione e nessun’altra.
Consumi ed emissioni
Partiamo quindi dal dato che più contraddistingue le auto di questa categoria: consumi ed emissioni, riferendo i dati diffusi dalla casa. Si tratta di 3.8 litri di benzina per 100 Km, vale a dire 26.3 Km con un litro; le emissioni di CO2 ammontano invece ad 88 grammi per chilometro. I test di omologazione sono stati condotti su vetture con cerchi da 16 pollici. Se si usano i cerchi da 18 il consumo sale a 4.4 litri, sempre un valore molto basso; le emissioni salgono a 101 g/Km.
Kia Niro: auto ibrida
Non vorremmo insistere troppo ma la Kia Niro è un’auto ibrida. Dobbiamo e vogliamo parlarne, perché si tratta della caratteristica di gran lunga più importante. Il motore a benzina 1.6 ad iniezione diretta da 105 cavalli è abbinato ad un motore elettrico da 44 cavalli (32 kilowatt). La potenza combinata disponibile è di 141 cavalli.
La Niro è una “full hybrid”. Significa che la ricarica delle batterie è automaticamente eseguita attraverso il motore termico e la rigenerazione dalle decelerazioni. Non esiste la spina. Il pacco di batterie, come sempre a polimeri di litio, ha una capacità di 1,56 kilowattora. Si tratta di un buon compromesso fra autonomia e peso, misurato in 33 Kg.
Ai motori è abbinato un cambio automatico a doppia frizione e sei rapporti, particolarmente leggero e compatto, tarato per offrire una risposta pronta.
Il motore elettrico è montato sulla trasmissione; anche questo accorgimento contribuisce ad aumentare l’efficienza del sistema meccanico. Il sistema ibrido della Niro trasferisce alle ruote la potenza dei due motori in modo parallelo; ciò rende minime le perdite di energia.
Le sospensioni seguono i classici schemi McPherson all’anteriore e Multilink al posteriore, in una configurazione che privilegia il comfort di marcia. L’impianto frenante, poiché deve anche fornire energia per ricaricare le batterie, è calibrato per dare decelerazioni più morbide e progressive, rispetto ad altri modelli ibridi.
La guida
E’ morbida anche la guida. La Niro non è pensata per essere un’auto sportiva, però tutto sommato lo spunto non le manca. Si tratta soprattutto di un’auto molto confortevole. Ma anche dal comportamento sicuro in ogni situazione; il controllo è sempre sicuro, nessuna sbavatura. La coppia tipica dei motori elettrici aiuta nelle accelerazioni.
La richiesta di efficienza è stata tenuta nel massimo conto anche nel design della carrozzeria. Infatti la Kia Niro ha un Cx (coefficiente di penetrazione aerodinamica) pari a 0,29. Si tratta di un valore decisamente interessante per un’auto di questa categoria. L’estetica è accattivante, come tutte le Kia da qualche anno a questa parte. Sul frontale troviamo l’ormai immancabile griglia a “naso di tigre”, invenzione di Peter Schreier. I profili sono scolpiti ed è alta la linea di cintura, cioè la posizione in cui finisce la lamiera e cominciano le superfici vetrate. Questo conferisce un tono deciso alla vettura. Fari e fanali in posizione anch’essa rialzata completano l’aspetto abbastanza grintoso.
Gli interni
Passando agli interni la cosa che più si nota, e anche la più importante ai fini pratici, è il notevole spazio dell’abitacolo. Nella Niro si sta comodi, davanti e anche dietro. Lo spazio per le gambe e la testa dei passeggeri posteriori è decisamente ampio. Perché questa è nata come auto per la famiglia e ne ha tutte le caratteristiche. Anche il bagagliaio, il cui volume varia da 427 a 1.425 litri, offre tutto lo spazio di carico che si vuole; siamo quasi ai livelli di una station wagon.
Comandi e sistema multimediale sono ben disposti e hanno un aspetto accattivante. I materiali di rivestimento sono abbastanza soffici al tatto e conferiscono un tono elegante all’abitacolo. Il silenzio di marcia è intenso. Per riuscire a percepire il rumore del motore termico si deve spegnere la radio, oppure tirarlo ai massimi regimi, ma anche qui il brontolio è appena percepito. Rumori esterni e vibrazioni sono sapientemente filtrati. Anche qui si tratta del risultato di uno studio attento. Perfino il rumore di rotolamento, maggiormente percepibile durante la marcia in modalità elettrica, è stato ampiamente contenuto applicando diversi materiali isolanti al sottotelaio.
Tecnologia
Chiudiamo con l’apparato multimediale. Il centro è un display touchscreen da 7 pollici che integra il navigatore. Troviamo tutto quello che serve: impianto audio a sei altoparlanti, collegamento bluetooth e radio digitale DAB. Sono di serie i Kia Connected Services, che prevedono l’aggiornamento gratuito delle mappe di navigazione e dei servizi d’informazione sul traffico (TomTom) per sette anni. Per quanto riguarda la duplicazione degli smartphone, i dispositivi Android da 5.0 in poi sono coperti dal software Android Auto. Alla fine dell’anno arriverà anche l’interfacciamento per l’iPhone da 5 in su.
Infine il servizio Kia Remote Assistant permette di inviare costantemente e automaticamente ad una centrale operativa la posizione del veicolo in ogni momento. Se serve assistenza, c’è sempre un operatore disponibile. Consueta garanzia Kia di sette anni o 150.000 Km. Tutto al prezzo di partenza di 24.900 euro. (qui le info sul sito Kia Italia)
[Photo by Kia Italia]