Oggi vogliamo dare il nostro caloroso saluto al mitico Jack. Ci ha accompagnato così a lungo che sarà difficile stare senza di lui. E’ come se fosse un nostro grande amico. Ma andiamo a spiegarci meglio.
Addio Jack
Nei giorni scorsi Apple ha introdotto iPhone 7, il suo nuovo smartphone con un sacco di caratteristiche fighissime, per esempio la doppia fotocamera nella versione Plus da 5.5 pollici. La grande rivoluzione inaugurata da Apple è però quella della rimozione del jack audio per le cuffie, uno standard che durava ormai da decenni, per la precisione dal 1878. Le ragioni sono espressamente industriali, ma discutibili (almeno nel breve termine).
Il coraggio di Apple
Come al solito Apple non manca di coraggio. Proprio questa la parola scelta dall’azienda di Cupertino per giustificare la rimozione del jack audio da 3.5 mm, il coraggio. Il coraggio di abbandonare uno standard, un sistema che dura da decine d’anni. Perché? Per passare ad un audio con suono superiore e digitale, in modo da innalzare la qualità della riproduzione. A dirla tutta non è Apple la prima, con iPhone 7, a rimuovere il jack audio da uno smartphone (vedi Moto Z di Lenovo), ma certamente è la più importante in quanto è la Mela a stabilire le tendenze a livello globale.
Jack audio: quando venne inventato
Facciamo un passo indietro. Era fine ‘800 quando veniva inventato il connettore jack, che per lungo tempo verrà utilizzato principalmente per le comunicazioni telefoniche, in particolare dai centralini per lo smistamento delle chiamate. La sua forma – come evidenziato da Repubblica – ne ha favorito fortemente la diffusione, con una punta stretta che poi si riallarga e consente al cavo di entrare ma non uscire con troppa facilità.
Il walkman
Inizialmente da 6.3 mm, con il walkman Sony si è passati ad utilizzare quello che ancora oggi è lo standard da 3.5 mm. In realtà però sui cellulari e sugli smartphone la diffusione è stata forte negli ultimi anni, quando sono stati abbandonati i vari connettori personalizzati Samsung, Nokia, Sony Ericsson, HTC, ecc.
Killer Apple: non solo il jack
Apple non è nuova all’eliminazione di tecnologie adottate in massa: il floppy disc nel 1998, il lettore/masterizzatore per cd/dvd nel MacBook Air nel 2008, nel 2010 con iPad via all’utilizzo del formato video Flash, con iPhone 5 nel 2012 la porta 30 pin con l’introduzione del Lightning nel 2012, l’eliminazione dell’USB con l’USB 3.0 solo lo scorso anno.
Tante le critiche al momento di tali scelte, almeno quanti i complimenti che in seguito sono arrivati per aver anticipato e forse anche dato una spinta alla sparizione di tecnologie utilizzate da milioni di persone.
Quella della rimozione del jack audio potrebbe però essere un’azione più problematica, perché di fatto si fanno fuori quasi tutti gli auricolari e le cuffie in circolazione, non più supportati da iPhone se non con un adattatore in dotazione (e fare attenzione a non perderlo perché presumibilmente sarà abbastanza costoso).
Wireless il futuro (e il presente)
La mossa di Apple per iPhone 7 è sicuramente riconducibile alla volontà di passare all’adozione delle cuffie wireless. Ci vorrà comunque un po’ di tempo, visto che attualmente il prezzo delle AirPods è parecchio alto (179 euro in Italia). Vedremo se la Mela avrà ragione anche questa volta.
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