Big G ha deciso: sta arrivando il Google Ride Sharing. A breve Google lancerà un servizio di ride-sharing nella città americana di San Francisco e questo servizio sarà costruito partendo da Waze, la nota applicazione di navigazione che per funzionare si serve di connessione internet e di una comunità social che fornisce molte informazioni agli altri utenti.
Google Ride Sharing: apporto di Waze
Non a caso la stessa Waze è stata acquistata da Google circa tre anni fa e adesso sembra che il colosso di Mountain View voglia in qualche modo sfruttare le informazioni raccolte tramite di essa per andare a migliorare le autovetture senza conducente a cui da tempo sta lavorando.
Insomma, l’idea di Google di lanciare un servizio di ride-sharing non sarebbe in qualche modo una risposta al servizio offerto da Uber (l’azienda che mette a disposizione dei clienti autisti con vetture private). In questo senso, dunque, sarebbero da prendere con le pinze tutte quelle previsioni che vertono in tale direzione.
Google contro Uber?
E il fatto che Google punti più sulle autovetture senza conducente che ad un servizio analogo a quello offerto da Uber, sembra avvalorato da più ragioni: che Google stia puntando molto sulle vetture senza conducente non è affatto un mistero, che Google voglia puntare ad un mercato in cui c’è già parecchia offerta e in cui colossi come Uber starebbero arrancando non sarebbe certo la strategia migliore.
Il servizio Google Ride Sharing costruito attorno a Waze e la partenza della sperimentazione dello stesso, dovrebbe permettere a Google di venire in possesso di dati concreti da poter poi sfruttare nell’ottica del miglioramento delle vetture senza conducente. Sarebbe quest’ultimo, quindi, il vero obbiettivo dell’azienda di Mountain View.
Ride Sharing a San Francisco
Tra l’altro, il servizio che a breve dovrebbe partire nella città di San Francisco non sarebbe neppure una novità dato che in passato Google l’avrebbe già testato, sempre nella città americana, ma limitandolo soltanto ad alcune aziende selezionate e quindi ad un ristretto numero di persone coinvolte. La novità odierna è che tale servizio sarà esteso alla totalità della cittadinanza.
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