Il 9 agosto del 1930 irrompe nella storia americana Betty Boop, destinata a sconvolgere un Paese puritano. Seppure in versione barboncino, è già sexy e spiritosa nel cortometraggio cartoon Dizzy Dishes. Diventa ben presto il simbolo dei flapper, ossia le ragazze alla moda nel periodo jazz che frequentato locali malfamati pur di procurarsi da vivere.
Betty Boop fece scandalo
Abiti succinti, giarrettiera e ultimo taglio di capelli, riceve critiche e scatena polemiche fin dalla sua prima apparizione nei panni di una femmina (1932).
Un personaggio ispirato a Helen Kane, cantante degli anni ’20. Sono Max e Dave Fleischer a disegnarla così, riuscendo quindi a tenere testa a Walt Disney. Non dura moltissimo però la veste sensuale di Beppy Boop, proprio a causa dei movimenti di protesta da parte degli statunitensi puritani. Trasformandosi in una donna di casa, che fa le faccende domestiche e indossa abiti castigati.
Betty Boop icona sexy
Nel 1939, abbandonerà gli schermi, dopo aver segnato un’epoca insieme a Koko il Clown e a Bimbo, un cucciolo di cane. Con loro anche il vecchio Grumpy, molto sveglio.
Pur sparendo in fretta, Betty Boop è tuttora considerata la prima icona sexy ed emancipata nel mondo dell’animazione cinematografica. A lei si è ispirata Jessica Rabbit nel film Chi ha incastrato Roger Rabbit, in cui compare però pure Betty.
I fratelli Fleischer non sono famosi solo per Betty Boop, ma pure per aver portato per la prima volta sul grande schermo niente meno che Braccio di Ferro. Proprio la sexy Betty sarà la madrina del marinaio dai muscoli d’acciaio in un cortometraggio del 1933.
A dare voce a Betty Boop, nei primi anni Trenta, è stato l’attrice Ann Little. Nella Seconda guerra mondiale, i tedeschi utilizzano il nome Schrapnellmine per la mina antiuomo, che gli inglesi soprannominano Bouncing Betty.
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