Il top di una casa che produce normalmente auto al top può essere solo un modello ancora più top. Perché l’Audi R8 Spyder V10 rappresenta il massimo che la casa degli anelli sa offrire. Presentata lo scorso marzo a New York, in questi giorni la versione scoperta di questa belva arrivata alla seconda generazione ha cominciato il suo percorso commerciale, aprendo le ordinazioni. Non è certo un’auto per tutti, dall’alto della bellezza di 179.000 euro (e questo è solo il prezzo per la Germania, da noi le tasse sono più alte).
Audi R8 Spyder V10: un sogno di auto
Del resto i sogni costano cari e l’Audi R8 Spyder V10 è un’auto da sogno, perché rientra a pieno titolo nella categoria delle supercar. Accanto alla perfezione tecnica di ogni Audi infatti questo modello incorpora il cuore di una Lamborghini; si ripete l’abbinamento della generazione precedente, in cui il motore era derivato dalla Gallardo. Oggi il propulsore è una versione addomesticata ma non troppo del V10 5.2 aspirato che anima la Huracán.
Nella R8 la potenza è di “soli” 540 cavalli, invece dei 580 del modello d’ingresso prodotto a Sant’Agata Bolognese. Sono sempre abbastanza per ottenere performance straordinarie, come l’accelerazione da 0 a 100 Km/h in 3.6 secondi e la velocità massima di 318 Km/h.
Il progetto
Merito anche degli sforzi compiuti dai progettisti per contenere il peso in ordine di marcia a 1.795 Kg (il peso a secco, senza liquidi e guidatore, è di 1.612 Kg), nonostante i rinforzi alla struttura per compensare l’assenza del tetto. Il telaio, chiamato Audi Space Frame, è in materiali compositi, alluminio e fibra di carbonio. Per chi ama le cifre, la rigidità torsionale è aumentata del 50% rispetto alla prima generazione: significa un netto miglioramento nel comportamento stradale, maggiore precisione di guida, quindi più sicurezza e/o prestazioni più elevate.
Il quadro meccanico è completato dalla canonica trazione integrale che, nel linguaggio della casa tedesca, si chiama quattro, con la q minuscola. Il tutto è abbinato ad un velocissimo cambio automatico a doppia frizione e sette rapporti, nome in codice S Tronic.
Poiché la Spyder è una spider (la lettera Y è facoltativa, sempre di “ragno” si tratta. Perché? Magari un giorno ne parleremo), il tetto assume una certa importanza. Per questo modello l’Audi ha scelto la costruzione in tessuto fin dall’inizio. La copertura sparisce completamente in un apposito vano dietro l’abitacolo, compreso il vetro del parabrezza. Il meccanismo elettro-idraulico consente di eseguire le operazioni di apertura e chiusura in 20 secondi alla velocità massima di 50 Km/h.
Il design
Il design è sempre da far girare la testa. Rispetto alla serie precedente le dimensioni sono leggermente variate; l’attuale R8 Spyder è più corta (14 millimetri) e più larga (36 millimetri), mentre l’altezza non è cambiata, così come il passo. Davanti notiamo i caratteri che la distinguono come un’Audi anche mentre la vediamo dallo specchietto avvicinarsi a tutta velocità, soprattutto la griglia del radiatore di forma esagonale e dal disegno a nido d’ape.
I fari a Led sottili completano l’idea dinamica del frontale. In particolare questi proiettori non sono solo un dettaglio estetico: il gruppo ottico è costituito oltre che da 37 diodi luminosi, anche da una sezione laser (optional) per una perfetta illuminazione anche ad alta velocità.
Il profilo esprime la consueta fluidità della grande sportiva, mentre la sezione posteriore prende molto in prestito dalla cugina Lamborghini, con quelle mastodontiche prese d’aria sotto i fanali (motore centrale, ricordiamolo) e il vistoso estrattore che qui non è un gadget estetico ma ha il vero compito aerodinamico di dirigere verso l’esterno il flusso d’aria a bassa pressione che scivola attraverso il fondo, in modo da migliorare la deportanza (lo schiacciamento a terra della vettura).
Sportività e comfort
Un’Audi, anche un modello esasperato come la R8, deve saper regalare ai suoi passeggeri la migliore esperienza possibile. Significa che il comfort è importante anche in una vettura così sportiva. Per questo gli ingegneri hanno lavorato molto nella riduzione dei rumori nell’abitacolo, quelli non voluti. Quindi quando la capote è abbassata, le turbolenze all’altezza della testa sono state significativamente ridotte.
Quando invece è chiuso, l’entusiasmante suono del V10 aspirato si libera in tutta la sua bellezza. Infine abbiamo tutta la tecnologia di bordo che ci aspettiamo da un’Audi di alto livello, compreso l’impianto audio Bang & Olufsen a 13 altoparlanti.
Nella scheda tecnica si legge anche della riduzione dei consumi e quindi anche delle emissioni, sempre rispetto alla prima serie. Perché questo è il vero motivo per cui si compra un’Audi R8 Spyder da 179.000 euro: i consumi. Strano mondo.
[Photo by Audi Mediacenter]
LEGGI ANCHE: Audi A4 Avant, classe e tecnologia.