Una supercar capace di mettere in riga molte altre supercar ma venduta ad un prezzo di gran lunga inferiore: è la storia della Nissan GT-R. Sei generazioni di potenza devastante e sportività allo stato puro. Una storia lunga 48 anni di tecnica all’avanguardia: si cominciò dall’introduzione delle 4 valvole per cilindro su un motore bialbero a larga diffusione nella prima serie del 1969; si è arrivati alla generazione attuale con l’impiego di spray al plasma invece di acciaio fuso nei rivestimenti interni dei cilindri per ridurre attrito, peso e consumi, oltre a migliorare l’erogazione della potenza.
Nissan GT-R: piacere di guida estremo
Ma soprattutto la Nissan GT-R è sempre stata sinonimo di piacere estremo di guida. Che si traduce in quella difficile arte di combinare potenze molto elevate ad un perfetto comportamento stradale; perché tutti sono capaci di andare forte in rettilineo ma è nelle curve che si vede la bravura. Vale per i piloti come per le auto.
In questo periodo sta arrivando sulle strade la versione 2017 presentata lo scorso marzo a New York. I progettisti avevano il difficile compito di migliorare una macchina già prossima alla perfezione; un lavoro di affinamento certo non semplice.
In cosa è quindi diversa la nuova GT-R dalla precedente? In sintesi: si guida ancora meglio. Gli interventi degli ingegneri sono stati numerosi. La scocca e la carrozzeria sono più rigide, le sospensioni ottimizzate, la trasmissione aggiornata, gli interni meglio isolati da rumori e vibrazioni. Inoltre il motore ha guadagnato potenza e coppia grazie ad interventi sulla pressione di sovralimentazione e alla distribuzione. Tutti questi ritocchi contribuiscono a rendere ancora più avvincente l’esperienza di guida della Nissan GT-R.
Il design
Tuttavia non di sola meccanica vive un’auto. Il design gioca una parte molto importante. Però non si deve dimenticare che in una vettura sportiva la forma va totalmente asservita alla prestazione. Per cui quando parliamo di design esterno in una supercar, dobbiamo riferirci all’efficienza aerodinamica e al raffreddamento delle componenti meccaniche più influenzate dal calore, cioè motore, freni e relativi liquidi.
La griglia frontale è più grande; ci guadagna l’estetica ma soprattutto la respirazione del possente motore, senza però che la nuova forma aumenti la superficie esposta a drag, cioè resistenza all’avanzamento. Insieme al nuovo disegno del cofano, il risultato è una migliore prestazione aerodinamica nella zona anteriore del veicolo quando la velocità supera i 200 Km/h.
Altri dettagli apparentemente estetici: sono stati ridisegnati il profilo dello spoiler anteriore e il bordo dei longheroni laterali. In questo modo è stata ridotta la quantità d’aria che passa sotto la scocca, migliorando quindi la stabilità della vettura senza doverne modificare l’altezza da terra.
Idem per i montanti posteriori: la nuova forma evita la generazione di piccoli vortici d’aria dietro le ruote, migliorando lo smaltimento del calore. La storia non cambia osservando la coda. Troviamo delle nuove prese d’aria laterali in prossimità degli scarichi e un paraurti che ora riprende il disegno di quello della Nismo. In questo modo è diminuita l’interferenza tra i gas di scarico e il flusso d’aria, migliorando anche qui lo smaltimento del calore. L’unica licenza estetica è data dal nuovo disegno delle razze dei cerchi in lega.
Gli interni
Negli interni troviamo soluzioni più aggiornate e maggiore qualità nella scelta dei materiali. Meno plastica e più lega d’alluminio e fibra di carbonio per la plancia, elegante pelle Nappa per i sedili. Più semplicità nel controllo dei sistemi multimediali: si è passati da 27 interruttori a 11; inoltre i display sono in una posizione migliore per la leggibilità. Non ci si è dimenticati del guidatore: ora i paddles (le levette) del cambio sono montati direttamente sul volante e non più sulla colonna dello sterzo. Significa che il pilota può evitare di staccare le mani dal volante se è necessario cambiare marcia in fase di sterzata.
La Nissan GT-R è simpaticamente (o perversamente) soprannominata “Godzilla“, è facile intuire perché. Allora parliamo della belva, cioè il motore. Un V6 3.8 biturbo da 565 cavalli, 20 in più della serie precedente. La differenza potrebbe sembrare piccola ma va ricordato che, più alto è il livello da cui si parte, più complessi e ridotti diventano i miglioramenti possibili. La potenza massima viene raggiunta a 6.800 giri. Brutale l’accelerazione 0-100, registrata in 2.8 secondi. Il tutto viene scaricato a terra da una trazione integrale sempre maledettamente sofisticata. Il sistema si chiama Attesa E-TS. In condizioni normali è una trazione posteriore; però la coppia viene elettronicamente trasferita alle ruote anteriori fino al 50% a seconda di velocità e condizioni di aderenza.
Nissan GT-R Nismo
A qualcuno tutto questo potrebbe non bastare. Allora c’è sempre la GT-R Nismo, anch’essa aggiornata come modello 2017. Qui ci sono 600 cavalli e una speciale taratura delle sospensioni; in più l’abitacolo presenta maggiori dettagli lussuosi con Alcantara a profusione. Godzilla con l’abito della festa. (visitate il sito ufficiale Nissan)