Lo ripeto da qualche giorno. E’ iniziata la guerra fredda tra Facebook e Snapchat. Il motivo è molto semplice: Mark il cannibale vuole che tutti gli internauti del mondo restino costantemente sul suo social network. C’è uno strumento che spopola in rete? Se lo compra (vedi Instagram e Whatsapp). Non vogliono venderlo a lui? Lo copia e lo implementa. Facebook Live è la risposta a Periscope, ma l’arrivo delle “faccine” di MSQRD sui video in diretta è un chiaro messaggio di sfida a Snapchat.
Snapchat ha già vinto
Qualcuno continua a non capire, ma ci troviamo di fronte a uno strumento che sta stravolgendo la nostra fruizione social. I numeri di Snapchat sono incredibili: 150 milioni di utenti attivi al giorno, 10 miliardi di video visti (qui un post con tutti i numeri). I teenagers americani usano praticamente solo Snapchat, l’esodo da Facebook è ormai cosa fatta. Lo stesso sta avvenendo nel nord Europa. Come al solito gli unici a non avere ancora capito la strada da prendere siamo noi italiani. Siamo un popolo di analfabeti digitali, inutile nasconderlo. Internet non copre nel migliore dei modi il territorio, le wifi free sono una chimera, la banda ultralarga una favoletta che ci raccontano i politici e le persone che davvero conoscono lo strumento internet sono poche. Pochissime.
Il quadro è chiaro: stiamo tutti su Facebook a condividere video divertenti, gattini pucciosi e frasi celebri. E lo stesso fanno molte aziende, che ancora adesso osservano con ansia il crescere degli iscritti alla propria fanpage. Cosa ormai inutile da quando Zuckerberg ha deciso di smontare il giochino dei fan e puntare tutto sulle sponsorizzazioni. Mi permetto una battuta: l’Italia è un elefante che ha paura del mouse. Mai una scelta coraggiosa.
La guerra fredda di Facebook
Ma torniamo a parlare del “piano” di Mark per combattere Snapchat. L’acquisto di MSQRD fu una conseguenza delle migliaia di video postati su FB. Il ragionamento non fa una piega: le persone condividono Instagram su Facebook: quindi lo compro, così è tutta roba mia. Le persone condividono i video di MSQRD su Facebook: lo compro così dormo sereno la notte.
Il problema è che quei tre geniacci di Evan Thomas Spiegel, Reggie Brown e Bobby Murphy non hanno nessuna intenzione di vendere Snapchat. Anche perché, forse non lo sapete, ma Spiegel ha un patrimonio di 2,1 miliardi di dollari. Ed ha solo 26 anni. Ripeto, 26 anni.
Facebook Live Snapchat: come andrà a finire?
Io la butto lì: presto vedremo un upgrade di Facebook Live. Si potranno fare video brevi, condividerli solo con alcuni amici, aggiungere gli stickers (arrivati già su Twitter!) e postarli in storie attivate per seguire eventi o altro. Insomma, vedremo nascere Snapbook. Oppure Facechat. Oppure Snapgram, perché Mark coinvolgerà anche Instagram. E magari lo modificherà in Instachat. Il nome poco importa. Conta solo la voglia di Mark di comandare il mondo social. Lui è un cannibale. Spietato. Questa è la sua forza: capisce i cambiamenti e li asseconda per restare al passo. Non come l’Italia. Ma questa è un’altra (triste) storia.
LINK UTILI:
Snapchat: ecco perché e come usarlo.
MSQRD: che cos’è e come si usa.
Twitter introduce gli stickers.
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