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Alfa Romeo 4C: lo stile della leggerezza

Alfa Romeo 4C
Ecco la Alfa Romeo 4C. Un'auto pensata per il piacere della guida ad alte prestazioni. Una vettura dallo stile inconfondibile.

Impossibile non amare la Alfa Romeo 4C. Ci sono due metodi principali, due filosofie se vogliamo, per far viaggiare molto velocemente un’automobile: riempirla di cavalli o alleggerirla all’estremo. L’Alfa Romeo 4C appartiene alla seconda categoria. Diceva il grande Colin Chapman, fondatore della Lotus: “Se aggiungi potenza, l’auto sarà più veloce in rettilineo; se togli peso, sarà più veloce ovunque”.

Alfa Romeo 4C

Alfa Romeo 4C – Test by Silvio De Rossi

Alfa Romeo 4C: cosa devi sapere

Non a caso l’Alfa Romeo 4C viene spesso associata alla Lotus Elise, proprio perché ne condivide l’ispirazione costruttiva: un motore molto brillante ma abbastanza ordinario inserito in un corpo vettura leggerissimo. Concentriamo in queste righe pochi numeri, solo per rendere meglio l’idea: la 4C, uscita nel 2013, ha un motore a 4 cilindri turbo da 1.750 cc che eroga 240 cavalli di potenza massima, lo stesso propulsore della Giulietta Quadrifoglio.

Ma il peso della vettura in ordine di marcia è di soli 895 Kg, praticamente nulla. Il rapporto peso/potenza è di 3,7 Kg per cavallo. Per convenzione, quando quel valore è inferiore a 4, siamo di fronte ad una supercar. Tutto ciò permette un’accelerazione 0-100 in 4.5 secondi.

Significa un tempo sul giro sull’infernale tracciato del Nürburgring, quello da 20 Km, di 8’04”, come Audi R8 e Porsche Cayman S, più veloce della BMW M3 E92, solo un secondo in più della Porsche 911 GT3. Basta numeri, il messaggio è chiaro. Anzi, solo un’altra cifra ancora: il telaio interamente costruito in fibra di carbonio pesa solo 65 Kg.

Questa macchina è stata pensata per il piacere della guida ad alte prestazioni, indipendentemente dal fatto che venga mai usata nelle corse. Motore centrale e trazione posteriore, ridottissima altezza da terra, perfetta distribuzione delle masse. Ciò non toglie che il design faccia la sua parte. E’ bella come le migliori Alfa Romeo, cioè un elenco molto lungo di auto bellissime.

Tuttavia in questo caso la bellezza non è fine a se stessa. Come ha sottolineato Alessandro Maccolini, autore del design esterno della Alfa Romeo 4C, prima sono stati definiti tutti i componenti e le necessità tecniche, poi si è pensato allo stile. Questa vettura è un chiaro esempio di forma che segue la funzione. Le linee seguono precisi obiettivi aerodinamici per aumentare le prestazioni; lo spoiler posteriore non è un gadget per fare scena ma svolge un’effettiva funzione di aumento della deportanza; la forma e la disposizione dei fari derivano dai vincoli delle norme americane, essendo gli Stati Uniti il mercato più importante per questa vettura.

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Alfa Romeo 4C: il design

Veniamo alle origini del design. L’Alfa Romeo 4C ha poco a che spartire con la 8C Competizione del 2007, se non la sede produttiva di Modena nello stabilimento Maserati e la collaborazione con Dallara per il telaio; in comune, oltre alla trazione posteriore, c’è l’idea di restituire all’Alfa Romeo l’immagine sportiva, ma la realizzazione ha seguito percorsi differenti. La 8C era una gran turismo a motore anteriore, il V8 4.7 Maserati; massiccia, seguiva la filosofia dei muscoli, inoltre i 500 esemplari prodotti la rendevano inaccessibile.

La 4C invece, oltre ad essere relativamente acquistabile (3.000 esemplari all’anno e prezzo di listino di 65.000 euro), è una piuma ispirata direttamente alla 33 Stradale del 1967, disegnata da Franco Scaglione, essa stessa un capolavoro ancora oggi attuale nelle forme. E’ sufficiente affiancare le due macchine per notare l’aria di famiglia. La 33 Stradale fu l’ultima Alfa a motore centrale prima della 4C. Il cerchio quindi si chiude.

E’ interessante riportare una frase di Lorenzo Ramaciotti, capo del design del gruppo FCA, contenuta nel techno-design book della 4C: “Se abbiamo stabilito dei rimandi tra la 4C e la 33 Stradale è perché hanno lo stesso tipo di architettura, di compattezza. Abbiamo provato ad effettuare alcune sessioni fotografiche mettendo la 4C e la 33 Stradale l’una vicino all’altra; esiste una coerenza in termini di linguaggio che ritengo rappresenti un aspetto determinante”.

I cardini dell’aspetto della Alfa Romeo 4C, seguendo le spiegazioni dello stesso Maccolini, sono una parte anteriore che comincia molto indietro e comprende le fiancate fino alle prese d’aria laterali; da qui partono due lunghe linee curve incanalate dai gruppi ottici ovali, mentre al centro vanno a disegnare quella grande V spiovente che termina proprio nello scudetto, quest’ultimo affiancato dalle prese d’aria inferiori che formano inseme ad esso il classico trilobo Alfa Romeo. La zona posteriore invece esprime energia, perché suggerisce l’idea di muscolosità nonostante la compattezza, anzi in virtù di essa.

Alfa Romeo 4C: gli interni

Le scelte di essenzialità per la forma e la struttura si riflettono anche negli interni. Non c’è niente d’inutile, perché l’unica cosa che conta sono le prestazioni e il piacere di una guida sportiva. Niente servosterzo, seduta rasoterra, volante sportivissimo con le palette del cambio a doppia frizione, quadro strumenti tutto digitale, carbonio a vista. La 4C è una vera Alfa Romeo perché mette al primo posto la guida. Quando avviamo il motore e facciamo un giro capiamo subito quanto sia vero.

[Photo by Stylology.it]

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