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Spam: Richard Depew e la pessima invenzione di Gary Thuerk

Spam Spamming Phishing
Tutti odiano lo Spam. Ma sappiamo da dove deriva questo termine? Ecco le origini, il primo caso datato 1978 e la deriva che ha portato al Phishing.

Lo Spam non piace a nessuno. O almeno a nessuno di noi che passa molto tempo al computer e su internet. Ma sappiamo da dove deriva questo termine? Lo spamming è l’invio di messaggi indesiderati, generalmente commerciali o offensivi. Viene anche definito junk mail, cioè pubblicità spazzatura.

Pochi sanno che che il primo caso di spamming è datato 3 maggio 1978: La possibilità di raggiungere più destinatari con un solo messaggio fece scattare un’intuizione nella mente di Gary Thuerk, dipendente della Dec (Digital Equipment Corporation, confluita più tardi nella multinazionale Hewlett-Packard), azienda produttrice di computer. Partendo dall’idea che gli utenti di Arpanet rappresentassero i potenziali clienti dei dispositivi che era incaricato di promuovere, Thuerk pensò di raggiungerli tutti quanti in un colpo solo. Preparò un messaggio pubblicitario standard e il 3 maggio 1978 lo inviò a 393 recapiti di posta, premendo un solo tasto. (fonte mondi.it)

L’azione decisamente innovativa permise alla azienda di vendere diversi computer, ma nel complesso venne vista come fastidiosa dalla maggior parte dei destinatari. Oggi è ormai usanza comune, purtroppo.

Spam o Junk Mail (Photo free Pixabay)

Spam o Junk Mail (Photo free Pixabay)

Ma quali origini ha il nome Spam?

Questa pratica si chiama Spam dal 1993: creatore del nome fu Richard Depew, moderatore di un newsgroup, che per un bug del software postò duecento messaggi di fila, tutti uguali. L’idea nacque prendendo spunto da uno sketch della serie televisiva inglese “Monty Python” (1972), in cui una coppia si trova a pranzare in un bar, accanto a un tavolo di vichinghi. Alle richieste della donna sui piatti del menu, la cameriera elenca una serie di pietanze che contengono tutte la “spam” (noto marchio di carne in scatola, che abbrevia l’espressione “spiced ham”, cioè carne speziata) e ogni volta i vichinghi intonano in coro «Spam spam spam…», impedendo alla donna di ordinare. Lo sketch prendeva di mira la campagna pubblicitaria invasiva di quell’alimento.

Dallo Spamming al Phishing

Purtroppo lo spamming ha anche preso una deriva molto negativa finalizzata alla truffa informatica. Si chiama phishing. Il phishing è un tipo di truffa effettuata su Internet attraverso la quale un malintenzionato cerca di ingannare la vittima convincendola a fornire informazioni personali, dati finanziari o codici di accesso.
Si tratta di una attività illegale che sfrutta una tecnica di ingegneria sociale: il malintenzionato effettua un invio massivo di messaggi di posta elettronica che imitano, nell’aspetto e nel contenuto, messaggi legittimi di fornitori di servizi; tali messaggi fraudolenti richiedono di fornire informazioni riservate come, ad esempio, il numero della carta di credito o la password per accedere ad un determinato servizio. Per la maggior parte è una truffa perpetrata usando la posta elettronica, ma non mancano casi simili che sfruttano altri mezzi, quali i messaggi SMS.

Sai quanti minuti al giorno sprechi per pulire la tua email dallo spam? Circa 15. Prova a contarli.

[Photo free Pixabay]

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