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La MDW16 con la app Google: il genio della lampada nel mio smartphone

app Google OkGoogle
Durante la Milano Design Week 2016 ho deciso di usare esclusivamente l'app Google sul mio smartphone: ecco come è andata.

Durante la Milano Design Week 2016 ho deciso di usare esclusivamente l’app Google sul mio smartphone per muovermi, ricordarmi appuntamenti e workshop, monitorare il meteo e scegliere il locale più hipster per rilassarmi qualche minuto tra un evento e l’altro. Come è andata? E’ stato incredibile: ho avuto al mio fianco un amico capace di rispondere a tutte le mie domande. Infatti la app Google ti permette, tra le altre cose, di ottenere informazioni, di programmare i vari appuntamenti, di raggiungere i luoghi nel minor tempo possibile e molto altro ancora. (qui il video della mia experience)

Utilizzare l’app Google è davvero semplice: si tratta di un’assistente completa che funziona con il solo uso della voce. Comincia tutto dicendo “Ok Google” e il genio della lampada è pronto a esaudire tutti i tuoi desideri. Se voglio impostare la sveglia, ad esempio, mi basta dire “Imposta una sveglia alle 7:00” oppure “Imposta una sveglia ogni venerdì mattina alle 7” e app Google lo farà per me. Se ho necessità di ricordare qualcosa, il promemoria dell’app Google posso impostarlo così: “Ricordami di chiamare Mario alle 18:00” oppure “Ricordami di comprare il cioccolato belga in piazza Virgilio”.

app Google: Ok Google… e il gioco è fatto

Facilissima anche la creazione di un evento, che può essere ottenuta pronunciando frasi simili a questa: “Crea un evento di calendario. Cena a Milano, sabato alle 19:00”. L’app Google permette anche di comunicare in modo più celere con amici e familiari. Se voglio effettuare una chiamata mi basta dire “Chiama la mamma”, “Chiama Rosalba” e così via. Se piuttosto di una telefonata ho bisogno di inviare un SMS, dirò: “Manda un messaggio a Stefano e avvisalo che sarò in ritardo di cinque minuti”. E ancora, App Google mi consente anche di scrivere e inviare mail attraverso un procedimento simile a questo: “Invia un’email a Mario Bianchi, oggetto, scarpe nuove, messaggio, non vedo l’ora di farti vedere le mie scarpe nuove, punto”. Se invece desidero inviare un messaggio su WhatsApp dirò: “Google invia un messaggio WhatsApp a Luca – Ci vediamo davanti al cinema alle 19:00” poi confermo pronunciando un OK ed è fatta, tutto senza muovere un solo dito.

Se mi trovo in viaggio e ho bisogno di indicazioni stradali, app Google viene in mio soccorso. In questo caso dirò, per esempio: “Navigazione verso supermercato Carrefour” oppure “Indicazione per Viale Certosa numero XXX, Milano, Italia”. Se ho bisogno di trovare un negozio specifico dirò: “Gelateria nelle vicinanze” mentre per conoscere altre informazioni potrei dire: “Orario di apertura Duomo di Milano”.

app Google: tante domande, tutte le risposte

app Google: tante domande, tutte le risposte

Altri esempi ancora? Posso cercare immagini specifiche pronunciando: “Mostrami immagini del Golden Gate Bridge” oppure posso scattare io una foto dicendo: “Scatta una foto” oppure “Fai un video”. Per quanto riguarda invece l’audio, l’app Google ha un riconoscimento sonoro simile a quello di Shazam, per cui basta avvicinare lo smartphone alla fonte sonora per ricevere informazioni sul brano che si sta ascoltando.

L’app Google mi offre risposte veloci a informazioni che mi occorre sapere quali, ad esempio: “Che ore sono a Londra?”, “Che tempo farà domani mattina?”, “Dov’è nato Einstein?”, “Quanto sono quotate le azioni di Google?” e così via.

Come se non bastasse, l’app Google mi consente anche di svolgere operazioni di questo tipo: “Come si dice cetriolo in spagnolo”, “Che cosa significa voracità?”, “A quanti chili corrispondono 16 libbre?”, “Qual è la radice quadrata di 2209?”. Ma la cosa più divertente che ho fatto è stato chiedere “Che cos’è un alchechengio?”. Voi lo sapete? No? Allora provate.

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