The Swatch Group, celebre società svizzera produttrice di orologi di classe, nasce nel 1983 in seguito alla fusione di ASUAG e SSIH e presenta la prima collezione di “Swatch” il 1° marzo 1983 a Zurigo, capoluogo del cantone omonimo: tramite la partnership fra le due aziende leader del settore, capaci di riunire Omega e Tissot con altri dieci prestigiosi marchi, è presentata una rivoluzionaria serie di dodici pezzi (tra i 39,90 e 49,90 franchi ciascuno) caratterizzati da colori sgargianti e personalità fuori dal comune. Una campagna di marketing aggressiva, attuata per concorrere prepotentemente contro l’avanzata industria nipponica, consente agli svizzeri di registrare oltre un milione di vendite nel solo 1983: il successo di Swatch, tuttavia, è permesso anche dalla propria qualità/prezzo ineguagliabile per via di un assemblaggio completamente automatizzato e riduzione del numero di parti da una cifra normale (da 91 a soli 51 componenti).
Moda, innovazione e resistenza all’acqua: il successo continua
Swatch è anche sinonimo d’impermeabilità, cioè grande resistenza alla forza dell’acqua, e persino moda, a partire dagli anni 80’, quando in America aprono diversi “Swatch Stores” e diventa di uso comune indossarne due, utilizzarli per legarsi i capelli a coda di cavallo e persino attaccarli direttamente sui propri vestiti (gamma Pop Swatch). In seguito alla diffusione dei primi cellulari TACS, è rilasciato il modello BeepUP: una speciale tipologia di orologi con sistema di cercapersone Telendrin e display a LCD, troppo costosa e di scarso successo per via degli eccessivi contributi al servizio, gestito all’epoca da SIP. Per poter mantenere la propria popolarità ed affermarsi con un nuovo spessore negli anni a seguire, Swatch introduce il concetto di collaborazione fra azienda e artisti famosi: tra i grandi volti selezionati dagli svizzeri, figurano Keith Haring, Jean-Michel Folon, Sam Francis, Pierre Alechinsky e Mimmo Paladino. (qui il sito ufficiale)
Lo Swatch di oggi si connette anche ad internet
Dopo essere diventato cronometro ufficiale delle Olimpiadi estive del 1996, 2000 e 2004, Swatch si dedica anche alla produzione di orologi in metallo, subacquei, sottili e piatti e persino in grado di connettersi ad internet per scaricare quotazioni azionarie, titoli di notizie e previsioni del tempo. Ad oggi, la società è tra le più grandi al mondo del proprio settore con circa il 25% delle vendite mondiali di orologi, conta ben 23.600 dipendenti e si rifornisce di parti meccaniche principalmente presso Valjoux, Fredric Piguet e Nivarox, principale produttore mondiale di spirali.
Perché Swatch?
La denominazione “Swatch” è spesso correlata erroneamente alle parole “Swiss” e “watch”. Secondo Nicolas Hayek, patron dello Swatch Group, il significato originale della parola deriva da “second” e “watch”, in quanto la prima tipologia di orologi è introdotta con lo scopo di stabilire un nuovo concetto dallo stile casual, divertente e relativamente economico.
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