Una domanda mi gira in testa da settimane: devo usare Snapchat? Lo dico da blogger, con un ragionamento chiaro: è utile per il mio lavoro? Ho discusso con molti amici, mi sono confrontato con addetti ai lavori e colleghi, ma le idee sono ancora confuse. La verità è che tutti i social network meritano di essere usati, bisogna solo capire in che modo e se vanno a toccare un target che ci interessa.
Abbiamo una certezza: l’Italia è un paese di elefanti digitali, che arriva sempre tardi alla festa dei più bravi. Non a caso nel mondo Snapchat è usato da 200 milioni di persone e lo spicchio italiano è di sole 256.000 unità. Piccolo bacino, piccola resa. Ma è davvero così? Ricordo quando in Blogosfere decidemmo di aprire un blog sul rugby con il mitico Duccio Fumero (Rugby 1823 è oggi il sito/blog di riferimento italiano per il rugby). Gli appassionati italiani di rugby erano pochi, ma colpendoli praticamente tutti si raggiungevano numeri paragonabili a un blog di calcio che doveva combattere con tantissimi altri concorrenti. L’ho sempre detto e lo ripeto: il segreto del successo sta nelle nicchie. E in questo momento Snapchat è una nicchia, una fetta di popolazione dal forte connotato teen.
Chi usa Snapchat
I numeri che si trovano sono lampanti: il 5% della popolazione internet (tra i 16 e i 64 anni) utilizza Snapchat. Ma la percentuale si alza fino al 15% se prendiamo in considerazione solo i ragazzi tra i 16 e i 19 anni (Attenzione: in UK il 46% dei teen usa Snapchat, negli States il 43%, in Svezia il 57% – Su Juliusdesign altri numeri interessanti). Questo significa che Snapchat è il posto giusto per parlare con questa fascia d’età. I brand dal forte impatto teen sono avvisati. Ma la piazza virtuale è destinata a crescere? La storia dei social ci dice che internet è sempre in costante mutamento e i contenuti “ephemeral” possono conquistare un popolo sempre maggiore. (qui il report Digital 2016 by We Are Social, che merita di essere imparato a memoria)
Perché piace il social “ephemeral”?
(Ephemeral – Effimero: che ha breve durata, fugace, transitorio, inconsistente)
Una cosa molto semplice: che non restano online per sempre. L’utente medio può liberare la propria creatività e permettersi di sbagliare, di pubblicare contenuti a volte demenziali, per il semplice fatto che dopo poche ore non saranno più visibili. E perché saranno visti solo dagli amici che conoscono il tuo account Snapchat. Uno splendido modo di lasciarsi andare con le persone più care. Non nella piazza del paese.
Dall’altra parte i contenuti ephemeral hanno grande appeal. Perché spariscono. Perché devo guardarli subito, non avrò un’altra occasione. Se il backstage del videoclip di una star viene pubblicato su Snapchat io vorrò assolutamente vederlo. Se il backstage di una campagna pubblicitaria sarà condiviso su Snapchat in tanti metteranno la sveglia sul cellulare per seguire la pubblicazione in diretta. Due aspetti molto diversi, ma che ottengono lo stesso risultato: una crescita sicura di Snapchat.
Ma cosa ne pensano gli addetti ai lavori?
Nicolò Altizio, Senior Account Executive presso We Are Social: “Snapchat è sicuramente una piattaforma di contenuti super utilizzata in America. Funziona benissimo anche per le news. Ho visto collegamenti a bordocampo durante match sportivi, questo ne mostra la potenzialità. Credo che in Italia non sia ancora decollata e sinceramente la dinamica di coinvolgimento degli utenti non mi eccita più di tanto. Sicuramente il target under 26 è molto legato a questo tipo di interazione”.
Danielantonio Di Palma, Social Media Marketing Manager presso Blue Hive: “4 miliardi di video views al giorno. Che è lo stesso numero di Facebook. Sì, di Facebook. Un social dinamico, divertente e che permette ai brand soluzioni creative molto interessanti”.
Emanuela Zaccone, Digital Entrepreneur: “Lo adoro! Sfondi una porta aperta: basta vedere come viene usato dai Publisher. Diciamoci la varietà: usarlo vale la pena eccome, per l’immediatezza e la verità degli elementi che compongono le stories, per il suo linguaggio “ephemeral” perfetto per il tipo di consumo che facciamo dei social”.
Raffaele Romeo Arena, founder Buzznews.it: “Il mio approccio a Snaptchap è avvenuto solo per la curiosità di scoprire cosa spingesse molti giovani d’oltreoceano, e dalle statistiche scopro anche britannici, ad utilizzare questo social. Sinceramente lo trovo poco utile per il tipo di target a cui mi rivolgo, e troppo lontano dalla mia concezione di vivere i social. Trovo senza senso un video di 10 secondi o una foto, destinati all’autodistruzione. La domanda che sorge nella mia mente quando ne parlo è: “E quindi?”. Concludo con questa considerazione: se ci fermiamo per un istante a riflettere, siamo sicuri che in Italia ripeterà il successo degli States? Premesso che, non tutti i social riscuotono lo stesso successo in ogni paese”.
Buzzfeed è la prova che Snapchat è utile
Qualche tempo fa Buzzfeed ha dichiarato che il 21% del traffico al sito è garantito da Snapchat. A seguire Mashable ha registrato un’impennata del 24% in termini di visitatori unici a seguito del lancio sull’applicazione. Insomma, i risultati sono tangibili.
Resta la domanda: devo usare Snapchat? Io ho deciso di usarlo per capire maggiormente il mondo teen e per tenere la mente aperta. Ogni social permette di fare ragionamenti da sfruttare in futuro su nuove piattaforme. Tu lo vuoi usare? La risposta è dentro di te. Ciao.
(Grazie a tutte le persone citate per aver partecipato con il loro pensiero alla stesura di questo post. E grazie a Barbara Vellucci per la parte sul “come usare Snapchat” che trovate qui sotto)
Snapchat che cos’è
Snapchat è un’applicazione di messaggistica istantanea disponibile sia per smartphone sia per tablet (piattaforme iOS e Android). La sua principale caratteristica, che la distingue da altre applicazioni simili, è quella di permettere di pubblicare una serie di contenuti – messaggi di testo, foto e video della durata massima di dieci secondi – che solitamente si cancellano dopo la visualizzazione o dopo un breve arco di tempo. Questo ha fatto sì che Snapchat ottenesse un certo successo, soprattutto fra i giovanissimi, ma la caratteristica di eliminare i contenuti dopo la visualizzazione può essere comunque superata attraverso la funzione “cattura schermo” che ogni smartphone possiede. Gli stessi creatori di Snapchat mettono in guardia in merito a questa possibilità: se è vero che i contenuti postati sull’applicazione si autoeliminano, è anche vero che ci sono modi per catturarli e per salvarli (un monito per dire: occhio a cosa pubblicate, sempre e comunque). (Post molto interessante by We Are Social)
Installazione e registrazione
L’applicazione può essere scaricata su App Store se si dispone di device iOS oppure su Google Play Store se si dispone di un device con sistema operativo Android. Una volta scaricata, occorre registrarsi, scegliendo anche un nome attraverso cui essere identificati dagli altri utenti e dai propri amici. Nel corso della registrazione è necessario indicare il proprio numero di cellulare: questo permette a Snapchat di capire che si è utenti reali (la verifica avviene attraverso l’invio di un codice con SMS da inserire all’interno dell’app oppure con il ricevimento di una telefonata). Una volta completata la registrazione, Snapchat segnala gli amici già registrati e permette di iniziare a seguirli, se lo si desidera. Gli amici possono essere aggiunti anche in un secondo momento, seguendo la procedura che verrà illustrata a breve.
Come funziona Snapchat
A questo punto è tutto pronto per iniziare ad usare l’applicazione, il cui utilizzo, in realtà, è davvero molto semplice. La prima cosa che si può fare è quella di scattarsi un selfie da utilizzare come foto del profilo. Quest’ultima può poi essere modificata cliccando prima sull’icona del fantasmino che appare in alto, al centro dell’app, e cliccando poi sull’icona del fantasmino più grande che appare nella schermata successiva. In questa stessa schermata, oltre alla foto del profilo, è possibile controllare anche gli amici che hanno aggiunto il proprio profilo, si possono aggiungere altri amici (aggiunta per nome utente, aggiunta da rubrica, aggiunta da Snapcode e aggiunta da amici che sono nelle vicinanze e per cui occorre attivare la funzione di localizzazione) e infine si può controllare la lista di amici con cui si è già in contatto. Nella schermata del profilo, cliccando sul trofeo in alto, al centro dell’app, è inoltre possibile controllare tutti i trofei che si sono conquistati di volta in volta, durante l’uso di Snapchat.
Per tornare alla schermata iniziale dell’app basta far scorrere il dito dal basso verso l’alto del display. In questa schermata principale è possibile: scattare una foto o registrare un video, sia con fotocamera frontale sia con fotocamera posteriore; cliccare sul numero in basso a sinistra per avere a disposizione la lista degli amici e scegliere con quali avviare una chat facendo scorrere il dito sul nome da sinistra verso destra; cliccare sul menu in basso a destra per accedere alla sezione Storie e Discover, in cui sono presenti i contenuti pubblicati dagli amici (che si possono visualizzare e commentare attraverso le chat).
Pubblicare foto e video
Una volta scattata la foto o registrato il video che si desidera pubblicare, è possibile aggiungere emoticons, testo oppure scrivere direttamente sulla foto o sul video attraverso l’opzione matita (per cui sono impostabili anche diversi colori) grazie alle tre icone che si trovano in alto a destra di Snapchat. Le tre icone in basso a sinistra permettono invece di impostare il tempo massimo di visualizzazione della foto (o l’eventuale presenza di audio nel video), salvare l’immagine o il video nel rullino fotografico dello smartphone e infine di aggiungere il contenuto nella sezione Storie, affinché sia visibile agli altri utenti per ventiquattr’ore. Per applicare eventuali filtri, occorre invece far scivolare il dito da sinistra verso destra sullo schermo. Quando l’immagine o il video sono pronti per essere pubblicati, si può cliccare sulla freccia in basso a destra.