“Un mondo tutto nuovo”: con questo slogan la Ferrari ha annunciato al mondo la nascita della Ferrari GTC4Lusso, una delle star del Salone di Ginevra 2016. Si scrive proprio così, la parola “Lusso” attaccata alla sigla GTC4. Un po’ come accadde nel 2013 con laFerrari. Un altro dettaglio curioso sul nome è la sigla GTC. Di per sè il significato è intuitivo: Gran Turismo Coupé; più interessante l’analogia con un’altra prestigiosa vettura del passato (ma tutte le Ferrari sono prestigiose): vale a dire la 330 GTC, prodotta dal 1966 al 1968. Anche l’appellativo “Lusso” richiama un modello storico, vale a dire la 250 GT Lusso, prodotta nel 1962, disegnata da Pininfarina e aggiornata successivamente da Scaglietti. (sito ufficiale della nuova nata di casa Ferrari)
Ferrari GTC4Lusso: 2+2 comoda anche dietro
Torniamo di corsa al presente. La Ferrari GTC4Lusso è una coupé shooting brake 2+2, cioè a 4 posti (da qui il 4 nel nome della vettura). Generalmente quando si usa la definizione 2+2, riservata alle vetture molto sportive, significa che i due posti dietro sono molto stretti, difficilmente sfruttabili da due adulti. Ma la casa di Maranello assicura che in questo caso i posti sono comodi anche dietro. Per quanto riguarda la definizione shooting brake, questo termine indica una carrozzeria senza coda e dotata di portellone, simile ad una station wagon, ma derivante da una coupé invece che da una berlina.
Questo modello è un’evoluzione della Ferrari FF, a cui somiglia molto e che sostituisce nella gamma. Ne riprende le scelte tecniche di base. Ha quindi il motore collocato davanti e la trazione a quattro ruote motrici, a differenza dei modelli pensati soprattutto per la pista, dove rigorosamente il motore è centrale, subito davanti l’assale posteriore, mentre la trazione è posteriore. Anche il motore della GTC4Lusso deriva da quello della FF. Si tratta quindi ancora di un V12 aspirato, la soluzione più apprezzata da chi ama anche ascoltare il suono delle macchine sportive.
La novità che più solleticherà la curiosità degli appassionati è l’adozione della tecnologia a quattro ruote sterzanti. Si tratta di un sistema complesso collegato alla trazione integrale. La Ferrari lo ha introdotto per la prima volta sul finire del 2015 nella F12 TDF. Per chi non ha la testa immersa nei motori, TDF significa Tour de France, un’antica competizione su strada, a tappe come la corsa ciclistica, che si svolse dal 1951 al 1986. Oggi sopravvive come esibizione di auto storiche. Tramite una sofisticata gestione elettronica, le ruote posteriori sterzano in una misura adeguata alle condizioni della marcia, dell’angolo di curva e del fondo stradale, in modo da assicurare una tenuta di strada superiore e un’agilità ancora maggiore.
[st-gallery id=”56da9f44c3f4f”]Ferrari GTC4Lusso: esperienza di guida entusiasmante
La Ferrari GTC4Lusso, come la FF prima di lei, è pensata per offrire le migliori prestazioni e l’esperienza di guida più entusiasmante e sicura anche in un territorio non proprio consueto per le supersportive di Maranello: cioè quello dei percorsi sconnessi e dei fondi stradali sdrucciolevoli. Perché il gran turismo non è solo in autostrada o nei solitari percorsi di campagna o al massimo di collina. Chi ha disponibilità economiche tali da permettersi una Ferrari vuole raggiungere a bordo della sua sportiva preferita anche le prestigiose località di montagna, non vuole necessariamente farlo a bordo di un Suv o di un fuoristrada.
Perché questa vettura non è un’auto estrema che solo in pista trova la sua destinazione. Gran turismo, un’espressione inventata dagli italiani che anche le case straniere usano in italiano per i propri modelli, significa proprio questo: viaggiare ad altissimo livello nelle strade normali, che non sono sempre lisce e perfette. L’altissimo livello si vede anche negli interni, di qualità e completezza sopraffina, non la replica dell’abitacolo di una macchina da corsa. Ma non prendiamo lucciole per lanterne: la GTC4Lusso è una Ferrari in tutto e per tutto. Lo testimonia il motore V12 6.2 aspirato da 690 cavalli; lo affermano i 335 Km/h di velocità massima, così come i 3.4 secondi per accelerare da 0-100. Qui il Cavallino è sempre più rampante.
[Photo Stylology.it by Andrea Schiavina]